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  • Sabato 1 gennaio 2022

Le grosse notizie del 2021 dal mondo, oltre il coronavirus

L'assalto al Congresso degli Stati Uniti, la caduta dell'Afghanistan e l'estate d'oro dello sport italiano, tra le altre cose

La nave portacontainer Ever Given incagliata nello stretto di Suez (Suez Canal Authority via AP, File)
La nave portacontainer Ever Given incagliata nello stretto di Suez (Suez Canal Authority via AP, File)

Anche se a un certo punto, soprattutto dopo l’inizio delle vaccinazioni di massa, abbiamo sperato che nel 2021 si sarebbe parlato sempre meno di coronavirus, la pandemia globale è rimasta per il secondo anno consecutivo la cosa più importante e significativa per le vite di tutti gli abitanti del mondo.

E anche se il 2021 è stato un anno in cui sono successe parecchie cose epocali, di cui ci ricorderemo per decenni, queste notizie hanno dovuto contendersi gli spazi sulle pagine dei giornali con la pandemia. Abbiamo raccolto qui le più grosse e memorabili, tra quelle che non fossero legate in qualche modo al coronavirus.

L’assalto al Congresso americano (gennaio)
Il 6 gennaio, un gruppo di alcune centinaia di sostenitori dell’ex presidente Donald Trump ha attaccato l’edificio del Congresso degli Stati Uniti, con l’obiettivo di fermare il voto di certificazione della vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali. Poco prima, non lontano dal Congresso, si era tenuto un evento in cui Trump stesso aveva incitato i partecipanti a fermare quelli che lui aveva descritto falsamente come brogli elettorali.

La Capitol Police, la polizia deputata alla protezione del Congresso, è stata rapidamente sopraffatta dai molti assalitori che sono entrati nell’edificio, costringendo deputati e senatori ad asserragliarsi nei loro uffici o a nascondersi negli scantinati. Negli scontri sono morte cinque persone, e ci sono volute diverse ore per recuperare il controllo della situazione. Diversi assalitori sono poi stati arrestati e condannati, ma le indagini sulle responsabilità politiche sono ancora in corso, tra molte divisioni tra Democratici e Repubblicani.

L’assalto all’edificio del Congresso (AP Photo/Jose Luis Magana)

Perseverance su Marte (febbraio)
Il 18 febbraio 2021, il rover Perseverance della NASA ha raggiunto il suolo di Marte, concludendo un viaggio iniziato 203 giorni prima e coprendo una distanza di oltre 470 milioni di chilometri. Per la prima volta l’agenzia spaziale statunitense ha registrato un video dell’atterraggio, che mostra in grande dettaglio le parti salienti di una manovra complessa realizzata autonomamente dal rover.

Nei mesi successivi Perseverance ha avviato l’esplorazione di Marte e nei prossimi anni raccoglierà dati per rispondere a molte domande sul pianeta, compresa la più importante: c’è mai stata vita su Marte? Il suo arrivo è stato accompagnato da Ingenuity, un piccolo elicottero che ha compiuto il primo volo a motore nella storia su un pianeta diverso dalla Terra. Nel 2021 Marte è stato al centro di altre esplorazioni, con la missione spaziale cinese Tianwen-1 e la sonda Hope degli Emirati Arabi Uniti.

Un render di Perseverance su Marte (NASA/JPL-Caltech)

Il colpo di stato in Myanmar (febbraio)
Il colpo di stato compiuto dall’esercito birmano contro il governo civile e democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi, avvenuto il 1° febbraio, è stato in buona parte improvviso: c’era stata qualche avvisaglia nei mesi precedenti, ma in pochi credevano che l’esercito avrebbe messo fine al processo di democratizzazione iniziato pochi anni prima proprio dai militari, e che era stato indicato come un successo internazionale.

L’esercito, nel giro di poche ore, ha arrestato Aung San Suu Kyi e altri membri del suo governo (che lei guidava di fatto, senza incarichi di rilievo), ha dichiarato un anno di stato di emergenza e ha instaurato un regime militare guidato dal capo delle forze armate, il generale Min Aung Hlaing. Sono seguiti mesi di proteste da parte della popolazione birmana, che sono state però represse con la violenza. A dicembre, Aung San Suu Kyi è stata condannata a quattro anni di prigione.

Un blocco stradale militare nella capitale Naypyitaw il giorno del colpo di stato in Myanmar (AP Photo)

La Ever Given bloccata a Suez (marzo)
L’incagliamento della gigantesca nave portacontainer Ever Given su una delle sponde del canale di Suez è durato per meno di una settimana, dal 23 al 29 di marzo. Ma è stato sufficiente per creare un gigantesco ingorgo di navi portacontainer e di altre imbarcazioni in uno dei passaggi marittimi più importanti e fondamentali del mondo, provocando danni per milioni di dollari e destando molta attenzione in tutto il mondo.

La piccola ruspa che inizialmente fu impiegata per sbloccare la Ever Given (Suez Canal Authority via AP)

La Superleague di calcio (aprile)
Dopo anni di voci e indiscrezioni, le dodici squadre di calcio europee tra le più famose, ricche e titolate – tra cui Juventus, Inter e Milan – hanno infine proposto di abbandonare la Champions League organizzata dalla UEFA per una nuova competizione internazionale, chiamata Superleague. Nel nuovo torneo, 15 posti dovevano essere riservati alle squadre più tifate e famose, mentre gli altri cinque sarebbero stati in palio a seconda delle prestazioni sportive della stagione precedente.

I dodici club fondatori erano attratti dal progetto soprattutto per la possibilità di giocare più partite internazionali rispetto a oggi, e quindi di incassare molti più soldi dai diritti televisivi e dai biglietti allo stadio: dopo le critiche compatte di quasi tutto l’ambiente del calcio e della politica internazionale, la proposta è stata rapidamente accantonata.

Un pallone usato per una partita di UEFA Champions League (Richard Heathcote/Getty Images)

Una nuova guerra tra Israele e la Striscia di Gaza (maggio)
È cominciata il 10 maggio, ed è stata preceduta da molti giorni di proteste e di scontri prima nel quartiere di Gerusalemme di Sheikh Jarrah, dove alcune famiglie palestinesi avevano protestato contro uno sfratto forzato, e poi sulla Spianata delle Moschee, dove il confronto tra alcune migliaia di palestinesi e le forze dell’ordine israeliane era diventato violento.

I primi ad agire sono stati i gruppi armati della Striscia di Gaza, che hanno sparato razzi contro Israele. Israele ha risposto con bombardamenti mirati. La crisi è rientrata il 21 maggio, quando entrambe le parti hanno accettato un cessate il fuoco che di fatto ha riportato la situazione allo status quo. Sono stati uccisi almeno 256 palestinesi e 12 israeliani. Le infrastrutture civili e militari della Striscia di Gaza sono state gravemente compromesse dai bombardamenti israeliani.

Un lancio di razzi su Israele dalla Striscia di Gaza (Fatima Shbair/Getty Images)

Il governo bielorusso fa dirottare un aereo di linea (maggio)
Il 23 maggio un aereo di linea della compagnia low cost Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius, in Lituania, con 171 persone a bordo, ha ricevuto una comunicazione secondo cui c’erano esplosivi a bordo, mentre stava sorvolando lo spazio aereo della Bielorussia. È stato affiancato da un aereo da guerra e costretto a tornare indietro e atterrare all’aeroporto di Minsk. Lì si è scoperto che in realtà non c’era nessun allarme bomba e che l’aereo era stato deviato per arrestare l’oppositore bielorusso Roman Protasevich, che si trovava a bordo e che era stato tra i leader delle proteste contro il governo dei mesi precedenti.

Quello del regime bielorusso è stato definito «un dirottamento ordinato dallo stato», e ha spinto l’Europa a imporre dure sanzioni contro il paese. In reazione alle sanzioni, la Bielorussia ha provocato negli ultimi mesi una grave crisi migratoria al confine con la Polonia.

Una manifestazione in Germania per la liberazione di Roman Protasevich (AP Photo/Markus Schreiber)

La grande crisi dei commerci globali
A partire dalla metà del 2021 (e in alcuni luoghi anche prima), un po’ in tutto il mondo sono cominciati a scarseggiare vari prodotti: dalle automobili ai microchip per gli apparecchi elettronici alla carta per stampare i libri, fino ai generi alimentari. Queste carenze sono state il frutto di una delle più gravi crisi del sistema mondiale di produzione, trasporto e rifornimento dei beni, prodotta a sua volta da varie crisi messe assieme: la pandemia da coronavirus, che ha messo in subbuglio le rotte commerciali globali, una crisi delle materie prime, una crisi energetica e una crisi della manodopera, tra le altre.

Le cose stanno continuando ad andare male anche a mesi di distanza, e la crisi dei commerci potrebbe proseguire ancora per gran parte del 2022, forse perfino fino al 2023.

Il porto di Los Angeles (David McNew/Getty Images)

I 100 anni del Partito comunista cinese (luglio)
Il 1° luglio il Partito comunista cinese, che governa la Cina come una dittatura dal 1949, ha celebrato i 100 anni dalla sua fondazione con cerimonie imponenti, che hanno glorificato sia la permanenza al potere del Partito sia la figura del presidente Xi Jinping, che è diventato il leader cinese più potente da vari decenni a questa parte. Per gli Stati Uniti e l’Occidente la Cina è diventata in questi anni non soltanto un avversario strategico, ma anche ideologico.

Una performance per il centenario del Partito comunista cinese (Lintao Zhang/Getty Images)

L’estate d’oro dello sport italiano
In poche settimane gli atleti e le squadre italiane hanno ottenuto successi difficilmente ripetibili in varie competizioni internazionali: la Nazionale di calcio ha vinto gli Europei, e le Olimpiadi estive sono andate benissimo (in tutto sono state vinte 40 medaglie, il più alto numero di sempre), in particolare con la vittoria di un atleta italiano nella finale 100 metri maschili, Marcell Jacobs, cosa mai successa prima. Anche alle Paralimpiadi la Nazionale ha ottenuto uno dei suoi migliori risultati di sempre, mentre a settembre sono arrivate le vittorie agli Europei di categoria della Nazionale di pallavolo maschile e femminile, e quella del ciclista Filippo Ganna nella gara a cronometro dei Mondiali di ciclismo.

I festeggiamenti dell’Italia dopo la vittoria a Euro 2020 (Laurence Griffiths/Getty Images)

I talebani conquistano l’Afghanistan (agosto)
Il 15 agosto Kabul, la capitale dell’Afghanistan, è stata conquistata dai talebani, dopo una riconquista del paese eccezionalmente rapida, durata appena pochi mesi. L’esercito afghano, nonostante 20 anni di addestramento da parte delle truppe internazionali, si era sgretolato rapidamente. La conquista è stata così rapida che il contingente internazionale, nel paese dal 2001, non ha fatto in tempo a completare le operazioni di ritiro, in particolare dei moltissimi afghani che avevano collaborato nel ventennio precedente con le truppe occidentali.

Con Kabul già sotto il controllo dei talebani, le truppe soprattutto americane hanno a fatica mantenuto il controllo dell’aeroporto della capitale, dove hanno completato in fretta e furia le procedure di evacuazione di migliaia di persone, lasciandone però indietro tantissime. Il 26 agosto, inoltre, un attentato devastante ha colpito l’aeroporto, nel pieno delle operazioni di evacuazione. È stato poi rivendicato dall’ISIS-K.

Un volo di evacuazione americano dall’aeroporto di Kabul (U.S. Air Force photo by Senior Airman Taylor Crul)

I primi voli privati nello Spazio (luglio-settembre)
Il 12 luglio il miliardario britannico Richard Branson ha raggiunto per la prima volta lo Spazio a bordo dello spazioplano SpaceShipTwo (VSS Unity) di Virgin Galactic, l’azienda che ha fondato per il turismo spaziale. Una settimana dopo, il miliardario statunitense Jeff Bezos ha raggiunto brevemente lo Spazio nel corso del primo lancio con equipaggio della sua azienda spaziale Blue Origin. Il 12 settembre SpaceX, l’azienda spaziale di Elon Musk, ha portato per la prima volta in orbita un equipaggio di soli privati cittadini.

In un certo senso, il 2021 è stato l’anno dei miliardari nello Spazio e la prima dimostrazione dei grandi progressi raggiunti dalle loro aziende, con opportunità che vanno oltre quelle del turismo spaziale. I viaggi oltre l’atmosfera sono ancora molto costosi, ma i viaggi orbitali riguarderanno sempre più persone e aziende private.

Il primo lancio di SpaceX con equipaggio civile (Joe Raedle/Getty Images)

L’annuncio del metaverso di Facebook (ottobre)
Il 28 ottobre l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha annunciato che la sua azienda si trasformerà in un conglomerato chiamato Meta, che conterrà tutti i gruppi controllati da Facebook (il social network omonimo, Instagram, WhatsApp) e che si porrà un nuovo obiettivo strategico: costruire un metaverso, cioè uno spazio virtuale in 3D in cui sarà possibile lavorare, giocare e interagire con altre persone. L’annuncio è stato accolto con un certo interesse ma anche con un discreto scetticismo.

L’annuncio di Mark Zuckerberg sul cambio di nome di Facebook (AP Photo/Eric Risberg)

La COP26 a Glasgow (novembre)
La COP26, cioè l’annuale conferenza dell’ONU sul clima che quest’anno si teneva a Glasgow, nel Regno Unito, si è aperta il 31 ottobre con enormi aspettative. L’obiettivo, tra le altre cose, era quello di approvare politiche sufficienti per tenere l’aumento delle temperature globali medie sotto 1,5 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Nonostante un certo numero di accordi di rilievo, e vari passi avanti e promesse di miglioramenti alla COP dell’anno prossimo, a Glasgow non si è assistito a nuovi annunci di grande portata da parte dei leader, cosa che ha portato alcuni attivisti a considerare la conferenza un fallimento.

Il primo ministro britannico Boris Johnson e il divulgatore David Attenborough alla COP26 (Chris J Ratcliffe/Getty Images)

Fine del cancellierato di Angela Merkel (dicembre)
Dopo sedici anni, Angela Merkel ha concluso il suo mandato da cancelliera della Germania. Il suo successore è il Socialdemocratico Olaf Scholz, sostenuto da una maggioranza formata anche dai Verdi e dai liberali dell’FDP. Merkel è stata congedata con una partecipata cerimonia di fine mandato, in cui fra l’altro è stata suonata la canzone di una nota cantante punk tedesca, e non ha ancora deciso cosa fare nei prossimi anni.

Angela Merkel e Olaf Scholz (Sean Gallup/Getty Images)

Menzioni speciali
Tra le altre notizie che saranno ricordate nel 2021: a febbraio Ngozi Okonjo-Iweala, nigeriana, è diventata la prima donna a capo dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), mentre Mario Draghi è stato nominato presidente del Consiglio italiano. In Israele a giugno, dopo 12 anni, è finito il governo conservatore di Benjamin Netanyahu, che era stato la figura più influente del paese per oltre un decennio: l’ha sostituito un altro conservatore, Naftali Bennett. Nel corso dell’autunno si è sviluppata tra Bielorussia e Polonia una gravissima crisi migratoria, provocata dal regime bielorusso come ritorsione per le sanzioni europee. A fine novembre in Svezia, dopo qualche difficoltà, è stata nominata per la prima volta una donna come prima ministra: Magdalena Andersson.

La prima ministra svedese Magdalena Andersson (Johanna Geron, Pool Photo via AP)

Passi avanti e indietro sull’aborto
Non è stato un anno buono per i diritti riproduttivi delle donne, nel mondo. Nel 2021, negli Stati Uniti, sono state introdotte 106 restrizioni all’aborto, mentre in Polonia è entrata in vigore la contestatissima norma che in pratica sancisce il divieto quasi totale di aborto. Buone notizie, o piccoli passi passi in avanti, sono stati fatti invece a Gibilterra, in Ecuador, in Thailandia, nel Benin, nello stato di Coahuila, nel nord del Messico e proprio al confine con il Texas, e a San Marino, dove grazie ai movimenti femministi si è tenuto un referendum in cui una larghissima maggioranza ha scelto di permettere l’aborto, fino a quel momento del tutto vietato e punibile.