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  • Sabato 11 dicembre 2021

Cosa farà ora Angela Merkel?

Si trasferirà in un ufficio nel centro di Berlino con nove collaboratori, ma nessuno sa esattamente cosa se ne farà

Angela Merkel
Angela Merkel alla cerimonia militare di saluto in suo onore, il 2 dicembre (Bundeswehr)

Durante una visita negli Stati Uniti a luglio, Angela Merkel disse che dopo la fine del suo mandato da cancelliera, che si è concluso questa settimana, avrebbe «cercato di leggere qualcosa» e recuperare un po’ di ore di sonno. In molti però dubitano che si ritirerà definitivamente dalla vita pubblica. Quando di recente il Parlamento tedesco le ha concesso di mantenere un ufficio e uno staff da nove collaboratori dopo la fine del suo incarico, «qualcuno ha notato che nove persone sono un numero mica male per una che vuole limitarsi a stare sul divano a leggere», scrive il New York Times.

Eppure, nessuno ha esattamente idea di come passerà le giornate nei prossimi anni. Forse nemmeno la stessa Merkel, che in più occasioni ha ribadito di non avere dei piani precisi. «Voglio scrivere? Voglio parlare in pubblico? Voglio girare il mondo? Voglio rimanere a casa? È per questo che ho deciso che all’inizio non farò nulla, e poi vedremo cosa succederà», ha detto in un’altra occasione a settembre.

Ormai da mesi i giornali tedeschi ed europei avanzano le ipotesi più varie sul suo futuro, parlando di incarichi istituzionali europei o nella comunità internazionale, senza nessun riscontro. Qualcuno ha persino parlato della possibilità che tornasse a lavorare come chimica: magari a fianco di suo marito, Joachim Sauer, che di recente è diventato socio dell’Accademia delle scienze di Torino e ha esteso fino al 2022 il suo contratto da chimico quantistico con l’università Humboldt di Berlino. Merkel ha smentito anche questa ipotesi: «posso immaginarmi parlare in pubblico con regolarità dei legami fra la nostra prosperità, la ricerca e l’innovazione, ma sono sicura che non farò alcun lavoro di tipo scientifico», ha detto a Reuters a novembre.

La scelta più naturale per un personaggio politico del suo calibro sarebbe quella di intraprendere una carriera da conferenziere, come peraltro ha fatto il suo predecessore Helmut Schmidt, socialdemocratico e cancelliere fino al 1982, che in un’intervista del 2012 raccontò di non chiedere mai «meno di 15mila euro» per un intervento. La scelta più controversa per un ex cancelliere rimane invece quella compiuta da Gerhard Schröder, anche lui socialdemocratico, che nel 2005 pochi mesi dopo la fine del suo incarico fu assunto come lobbista da Gazprom, la società statale russa che controlla le forniture di energia verso i paesi esteri.

Se davvero Merkel volesse diventare una lobbista, dovrebbe comunque aspettare un po’ di tempo: una legge del 2015 proibisce ai politici di ottenere un incarico del genere per almeno un anno dopo la fine del proprio incarico. Almeno per qualche tempo dunque frequenterà l’ufficio che le ha messo a disposizione il Parlamento a Berlino, nella centrale Unter den Linden, che peraltro apparteneva a un altro suo predecessore: Helmut Kohl della CDU, cancelliere fino al 1998.

Merkel potrà comunque scegliere cosa fare nei prossimi anni senza farsi problemi di soldi: da cancelliera guadagnava circa 25mila euro al mese, a cui si aggiungevano i circa 10mila della sua carica da parlamentare. Deutsche Welle ha fatto un po’ di conti e stimato che la sua pensione sarà di circa 15mila euro al mese.