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  • Lunedì 24 maggio 2021

L’incredibile storia del volo Ryanair fatto deviare dal regime bielorusso

Cosa sappiamo del dirottamento avvenuto domenica con l'obiettivo di arrestare l'oppositore Roman Protasevich, in ordine

(AP Photo/Mindaugas Kulbis)
(AP Photo/Mindaugas Kulbis)

Domenica pomeriggio le autorità bielorusse hanno costretto un aereo della compagnia low cost irlandese Ryanair in volo da Atene a Vilnius (in Lituania) a deviare il proprio percorso e ad atterrare nella capitale bielorussa Minsk con l’obiettivo di arrestare Roman Protasevich, blogger e giornalista di opposizione bielorusso che si trovava a bordo. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale bielorussa Belta, sarebbe stato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko a dare l’ordine di deviare l’aereo.

Nel pomeriggio di lunedì il padre di Protasevich ha detto a BBC che temeva che il figlio potesse essere torturato ed erano circolate alcune voci secondo cui sarebbe stato ricoverato con problemi cardiaci.
In serata le autorità bielorusse hanno detto che Protasevich si trova in un centro di detenzione a Minsk, in buone condizioni di salute. Su Telegram e sui media governativi bielorussi, inoltre, è circolato un video in cui Protasevich dice che lo stanno trattando “con correttezza” e “secondo la legge”, e dice di trovarsi nel Centro Detentivo n. 1 di Minsk. Nel video Protasevich dice di essere in buona salute e che le voci sui problemi cardiaci sono infondate: molti osservatori hanno però sottolineato che alcuni segni sul suo volto e sul collo potrebbero essere risultato di violenza fisica.
Nel video, infine, Protasevich ammette di aver commesso crimini punibili con 15 anni di detenzione.

Protasevich era stato accusato dal regime bielorusso di atti di terrorismo per il suo ruolo nell’organizzazione delle enormi proteste dello scorso anno contro Lukashenko, che a sua volta era stato accusato di aver manipolato le elezioni di agosto per ottenere il sesto mandato presidenziale consecutivo.

L’incredibile storia del volo deviato di Ryanair, con pochissimi precedenti e con diverse cose ancora poco chiare, ha provocato una forte reazione da parte dell’Unione Europea e di diversi leader dei paesi membri, che hanno chiesto l’immediata liberazione di Protasevich e nuove sanzioni contro il regime bielorusso.

Stando alle ricostruzioni dei maggiori giornali internazionali, l’aereo di Ryanair trasportava 171 passeggeri ed era quasi entrato nello spazio aereo della Lituania quando i controllori di volo bielorussi hanno avvisato i piloti di presunti esplosivi a bordo. L’aereo è stato così costretto a compiere una deviazione di circa 200 chilometri rispetto alla meta originale, a cui era piuttosto vicino, affiancato da un jet militare MIG-29 bielorusso.

In un comunicato diffuso domenica sera, Ryanair ha detto che il volo ha ricevuto «l’ordine di deviare verso l’aeroporto più vicino, quello di Minsk», a causa di una «potenziale minaccia per la sicurezza a bordo», e che dalle ispezioni effettuate all’aeroporto di Minsk non è poi emerso «niente di imprevisto». Lunedì mattina l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha detto alla radio irlandese Newstalk che la deviazione forzata del volo è stata «un dirottamento ordinato dallo stato» bielorusso e che le autorità ritengono che a bordo dell’aereo ci fossero anche alcuni agenti dei servizi di sicurezza bielorussi (KGB, come i servizi segreti dell’Unione Sovietica).

Ci sono comunque diversi aspetti poco chiari su quanto successo: sembra infatti che quando l’aereo ha cambiato rotta, dirigendosi verso Minsk, fosse in realtà molto più vicino a Vilnius rispetto alla capitale bielorussa, contrariamente a quando detto dalla compagnia aerea. Non è chiaro se i piloti avessero ricevuto l’ordine di dirigersi verso Minsk prima di quando sia stata effettivamente cambiata la rotta. Secondo alcune ipotesi che stanno circolando in queste ore – ma che sono da prendere con assoluta cautela anche perché non sostenute da alcuna prova –, i piloti avrebbero provato a ritardare la discesa del volo per uscire in fretta dallo spazio aereo bielorusso, ma poi sarebbero stati costretti a invertire la rotta, forse per la minaccia dell’aereo militare mandato dal regime di Lukashenko.

Al momento comunque non si hanno altri dettagli e diversi aspetti della storia devono essere ancora chiariti.

Protasevich ha 26 anni, gestisce il canale Telegram di opposizione “Belamova” ed era andato in Grecia per documentare una conferenza a cui partecipava anche Svetlana Tikhanovskaya, la principale oppositrice politica di Lukashenko e candidata alle elezioni presidenziali dello scorso agosto, secondo molti “rubate” da Lukashenko. Anche Protasevich, come molti altri oppositori bielorussi, era scappato all’estero per evitare ritorsioni dal regime e dal 2019 abitava tra Polonia e Lituania, paese che aveva respinto una precedente richiesta di estradizione da parte delle autorità bielorusse.

La Bielorussia aveva inserito Protasevich nella lista dei terroristi per il suo ruolo nell’organizzare le proteste antigovernative dopo le elezioni; tra le altre cose, era stato accusato di avere «incitato l’odio» attraverso internet. Era diventato piuttosto noto per essere stato uno dei fondatori di “Nexta”, un canale Telegram fondamentale per la circolazione delle informazioni indipendenti in Bielorussia e il racconto di quello che succedeva durante le proteste, ma soprattutto per l’organizzazione delle stesse manifestazioni di massa contro il regime, considerate illegali dal governo.

Nei giorni successivi alle elezioni, infatti, il governo di Lukashenko aveva bloccato internet in gran parte del paese e fatto disabilitare le app più popolari nel tentativo di boicottare il coordinamento delle proteste. Malgrado i rallentamenti, tuttavia, Telegram aveva continuato a funzionare grazie agli appositi «strumenti anti-censura» impiegati dalla società, che aveva sviluppato la piattaforma per aggirare le restrizioni imposte dal governo bielorusso, e Nexta era quindi diventato il canale di informazione indipendente più influente in Bielorussia.

– Leggi anche: Il canale Telegram dietro alle proteste in Bielorussia

Prima di salire sull’aereo, Protasevich aveva detto ai suoi colleghi di aver notato alcune persone sospette che lo seguivano e lo fotografavano all’aeroporto di Atene, che poi sarebbero salite sul suo stesso aereo. Un passeggero del volo Ryanair ha raccontato a Reuters che dopo l’annuncio della deviazione né i piloti né gli assistenti di volo avevano dato spiegazioni esaustive – cosa che aveva fatto preoccupare molti passeggeri –, mentre Protasevich si era subito alzato per prendere dalla cappelliera un computer portatile e un cellulare che aveva consegnato alla fidanzata, la studentessa russa Sofia Sapega, che viaggiava con lui.

Secondo Edvias Dimsa, che si trovava a bordo dell’aereo, «si vedeva chiaramente che [Protasevich] era terrorizzato», mentre un’altra passeggera, Monika Simkiene, ha raccontato ad AFP che prima di essere portato via dall’aereo dalla polizia bielorussa aveva detto di rischiare la pena di morte.

Se sarà ritenuto colpevole delle accuse a suo carico potrebbe trascorrere fino a 15 anni in carcere. I reati legati al terrorismo, però, in Bielorussia possono anche essere puniti con la pena di morte. Le autorità bielorusse hanno detto che in totale cinque delle persone che erano a bordo dell’aereo che arrivava da Atene – tra cui Protasevich e Sapega – non sono state imbarcate sul volo per Vilnius, che è ripartito domenica sera, dopo circa 7 ore di sosta a Minsk. La madre di Sapega ha detto a BBC Russian che la figlia si trova in carcere a Minsk, e che è riuscita a mandarle un breve messaggio su WhatsApp: «Mama».

Roman Protasevich arrestato nel 2017 a Minsk con l’accusa di aver organizzato una manifestazione antigovernativa (AP Photo/ Sergei Grits)

L’incredibile vicenda dell’arresto di Protasevich ha provocato la reazione di diversi leader europei e delle istituzioni di tutto il mondo.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha detto che Protasevich «deve essere immediatamente liberato» e che «i responsabili del dirottamento [del volo] Ryanair devono essere sanzionati», mentre il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha detto che gli Stati Uniti «esigono un’indagine internazionale» sul gesto «sfrontato e oltraggioso del regime di Lukashenko». L’ambasciatrice americana in Bielorussia, Julie Fisher, ha detto che Lukashenko e il suo regime «hanno nuovamente dimostrato il loro disprezzo nei confronti della comunità internazionale e dei suoi cittadini», e ha aggiunto che «inscenare la minaccia di una bomba e mandare un MIG-29» per costringere un volo a cambiare direzione e far arrestare un giornalista con accuse legate a motivi politici è «pericoloso e ripugnante».

Sia il presidente lituano Gitanas Nauséda che il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, come anche il governo tedesco e quello britannico, hanno detto che l’Unione Europea – di cui la Bielorussia non fa parte – dovrebbe imporre nuove sanzioni economiche al regime di Lukashenko. Lo scorso ottobre l’Unione Europea aveva sanzionato una quarantina di funzionari bielorussi considerati vicini al presidente per la manipolazione del risultato delle elezioni e per la successiva repressione compiuta dal regime contro gli oppositori; poi, a fine febbraio, aveva prolungato la durata delle sanzioni, estendendole in totale a 88 persone, inclusi lo stesso Lukashenko e il figlio Victor.

La portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova ha scritto su Facebook che la Russia è «sconvolta dal fatto che l’Occidente abbia definito l’incidente nello spazio aereo bielorusso sconvolgente» e ha accusato i paesi occidentali di «rapimenti, atterraggi forzati e arresti illegali».

Nel pomeriggio la Bielorussia ha annunciato l’espulsione dell’ambasciatore e di altri diplomatici lituani, e in seguito anche la Lituania ha espulso l’ambasciatore bielorusso e altri funzionari. Nel frattempo, il ministero dei Trasporti bielorusso ha sostenuto che la minaccia degli esplosivi a bordo del volo Ryanair fosse stata fatta da Hamas, il gruppo radicale palestinese che governa di fatto la Striscia di Gaza, con l’obiettivo di ottenere un cessate il fuoco nella guerra contro Israele: una teoria che sembra completamente assurda, per diverse ragioni (tra cui il fatto che il cessate il fuoco è in vigore già da alcuni giorni). Hamas ha negato qualsiasi tipo di coinvolgimento.

Tra le altre cose, Lituania e Lettonia – entrambe membri dell’Unione Europea – hanno detto che lo spazio di volo sulla Bielorussia dovrebbe essere considerato insicuro, e il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkēvičs sostiene che debba essere chiuso a tutti i voli internazionali.

Matthew Luxmoore, corrispondente di Radio Free Europe-Radio Liberty da Mosca, ha notato che i media di stato bielorussi stanno facendo circolare delle presunte registrazioni delle comunicazioni tra i piloti dell’aereo e la torre di controllo di Minsk sostenendo che la decisione di deviare il volo sia stata dei piloti. Tra ieri e oggi, inoltre, diverse compagnie aeree stanno facendo deviare i loro voli in modo che non sorvolino la Bielorussia; tra queste ci sono la compagnia di bandiera della Lettonia AirBaltic e la compagnia ungherese Wizz Air.

Per il momento Ryanair ha fatto entrare normalmente nello spazio aereo bielorusso un volo diretto a Tallinn (in Estonia) dalla Grecia. Nonostante questo, la compagnia ha detto in comunicato che «condanna le azioni illegali delle autorità bielorusse», definite «un gesto di pirateria aerea».

Nel primo pomeriggio, invece, i passeggeri di un volo di Lufthansa in partenza da Minsk e diretto a Francoforte (in Germania) sono stati fatti evacuare dall’aereo per una presunta minaccia terroristica. Dopo ulteriori controlli sui bagagli dei passeggeri, risulta che il volo sia partito con circa due ore di ritardo.

Il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab ha dato una dichiarazione pubblica in cui ha detto che le azioni delle autorità bielorusse rappresentano una grave violazione delle leggi internazionali sull’aviazione civile. Ha aggiunto che per questo il governo invita le compagnie aeree britanniche a evitare lo spazio aereo bielorusso.
Il ministro dei Trasporti britannico Grant Shapps ha invece dichiarato di aver temporaneamente sospeso la licenza di esercizio nel Regno Unito della compagnia aerea bielorussa Belavia.

– Leggi anche: Le autorità bielorusse hanno messo offline il sito di news indipendente Tut.by