il gattopardo

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La transumanza degli insegnanti del sud

«Il primo giorno di scuola ero disorientato dall’insistenza con cui gli studenti mi chiedevano di andare in bagno. Però che sollievo quando, nella prima ora buca della mia vita, ho messo piede in una ciarliera aula docenti. Colleghe sorridenti, tutto un gran da fare tra computer e stampanti prima del suono della campanella. E, soprattutto, l'eterogeneità di accenti: in un attimo rispolveravo i vecchi seminari di dialettologia che avevo seguito alla Federico II: le consonanti occlusive aspirate della bidella calabrese, le semiconsonanti del collega di Salerno, per non parlare delle vocali platealmente aperte della dirigente catanese che rimbombavano nel refettorio. A volte, nell’atrio della scuola, magari nel tepore di un raggio di sole, mi pareva di essere tornato a casa solo perché i due bidelli gridavano in un napoletano sguaiato contro l’autista della Milano ristorazione che non riusciva a fare manovra»

La transumanza degli insegnanti del sud

La biblioteca ermetica di Rota e Verginelli

«Davanti alla loro collezione di libri, i miei occhi si perdevano in un tripudio di illustrazioni e dettagli visivi: simboli da interpretare, raggi che si diramano, bocche che invitano al silenzio, occhi, triangoli, cuori alati, serpenti, cerchi magici e geometrie sacre, a simboleggiare, a seconda dei casi, immortalità, sapienza, umiltà, desiderio di conoscenza; e poi ancora calcoli numerici e diagrammi, arditi e complessissimi, come a voler fermare l’inafferrabile, su carta, almeno per un momento»

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Perché un libro fa (ancora) casino

«Il problema del pensiero conservatore, reazionario, insomma di destra è anzitutto questo: non ha alcuna possibilità di fermare l’allargamento dei diritti, il riconoscimento di nuove libertà o il progresso, qualunque cosa sia. Quel pensiero spaventato dalle modernità non ferma i tempi ma li rallenta e li avvelena. E nel frattempo genera sofferenze dove ci sono libertà non accolte, diritti e desideri non riconosciuti, repressi, apertamente odiati»

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