I 50 migliori film su NOW TV a maggio

Italiani e stranieri, in bianco e nero e a colori, divertenti e drammatici, di questo secolo e di quello prima

Negli ultimi mesi abbiamo scelto i 50 migliori film disponibili su Netflix, Amazon Prime Video e RaiPlay. Ora è arrivato il momento di NOW TV, il servizio di streaming di Sky, che tra i tanti suoi contenuti ha anche una notevole offerta di film. Sono più di mille e anche in questo caso ne abbiamo scelti 50, lasciandone fuori molti di comunque notevoli e famosi.

Prima della lista, due precisazioni. La prima, la solita, serve a mitigare ogni eventuale rimostranza sulla scelta: i film scelti come “migliori” sono quelli tendenzialmente riconosciuti belli e importanti, o comunque capaci di farsi apprezzare e ricordare. La seconda è che il Post ha un’affiliazione con NOW TV: nel caso in cui qualcuno scelga di abbonarsi attraverso questo link il Post otterrebbe una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per chi si abbona. Ma ci si può anche abbonare senza partire da questo link, oppure usufruire della possibilità di sette giorni di prova gratuita senza obbligo di un successivo pagamento. A proposito, essendo NOW TV il servizio di streaming di Sky, la lista torna buona anche per chi ha (o sta considerando di abbonarsi a) Sky o Sky Go.

Agente 007 – Licenza di uccidere

Il primo di tutti: del 1962, con il “James Bond” Sean Connery e la “Bond girl” Ursula Andress. Non staremo ad aggiungerli qui avanti, ma su NOW TV al momento ci sono tanti altri film il cui protagonista di nome fa James e di cognome fa Bond, fino a Spectre, del 2015.

Apocalypto

Di Mel Gibson ma senza Mel Gibson. È del 2006 ma è ambientato nello Yucatan del 1518: racconta la storia di un indio, Zampa di Giaguaro, e della sua lotta contro la tribù che vorrebbe ucciderlo per compiere un sacrificio umano. I personaggi del film parlano (ma non è che parlino granché) una versione della lingua yucateca.

Apollo 13

Quello del problema, che racconta la storia vera di un fallimento che fu un successo. A proposito del problema, forse-non-tutti-sanno-che in realtà la frase pronunciata fu “Houston, we’ve had a problem” (“Houston, abbiamo avuto un problema”) e non “Houston, we have a problem” (“Houston, abbiamo un problema”). Un tempo verbale che cambia un po’ le cose, mettendosi nei panni di chi stava a Houston.

Balla coi lupi

Vinse l’Oscar nel 1991 ed è uno dei film vincitori di Oscar ad aver incassato di più, segno di una non così diffusa capacità di unire critica e pubblico. È un western di e con Kevin Costner ambientato durante la Guerra civile americana, che è però piuttosto lontana. Morando Morandini lo apprezzò per il suo saper «quasi miracolosamente coniugare le attrattive spettacolari di un cinema popolare d’azione con la semplicità rigorosa di una narrazione epica che lascia spazio ai sentimenti, ai conflitti psicologici, ai paesaggi, agli intermezzi umoristici».

C’era una volta il West

Uno dei migliori western di sempre e quindi uno dei migliori film di sempre, per quelli a cui piacciono i western. Di Sergio Leone, con le musiche di Ennio Morricone, con Henry Fonda, Charles Bronson, Jason Robards, Claudia Cardinale e Gabriele Ferzetti. Un film epico e tragico, ambientato in un mondo, quello del vecchio West, che sta per finire, perché sta arrivando la ferrovia, e sopra la ferrovia i treni pieni di persone che non hanno niente a che fare con quel vecchio West.

C’era una volta in America

L’ultimo film di Sergio Leone: uscito nel 1984, e che racconta una storia che copre un gran pezzo di Novecento, dagli anni Venti ai Sessanta. Con Robert De Niro che interpreta David “Noodles” Aaronson. Su NOW TV c’è la versione restaurata, lunga 241 minuti. Anche questo è epico e tragico e anche questo è un capolavoro. Su NOW TV ci sono diversi altri film di Leone, non tutti in questa lista giusto per lasciare un po’ di spazio anche agli altri.

C’era una volta…a Hollywood

Il più recente film di Quentin Tarantino, con protagonisti due degli attori più celebri e amati degli ultimi vent’anni, Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, che interpretano rispettivamente un attore in declino e il suo fidato assistente/tuttofare. Ha a che fare con le storie di Charles Manson e Sharon Tate e non è di certo al livello dei “C’era una volta” di Leone, ma ben pochi film lo sono.

C’eravamo tanto amati

Uno dei film più famosi di Ettore Scola, scritto insieme a “Age&Scarpelli” (Agenore Incrocci e Furio Scarpelli) e interpretato da Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Nino Manfredi, Stefano Satta Flores e Aldo Fabrizi. Uscì nel 1974 ed è una commedia di critica sociale, su tre amici che insieme hanno combattuto la guerra come partigiani e che in seguito hanno preso strade molto diverse.

Cafarnao – Caos e miracoli

È diretto dalla libanese Nadine Labak e parla di un bambino di Beirut, in Libano, che intenta una causa legale contro i genitori per averlo messo al mondo.

Chicago

Film del 2002 tratto da un famosissimo musical. È ambientato negli anni Venti (del Novecento) e fu premiato con l’Oscar per il miglior film. Diretto da Rob Marshall e con, tra gli altri, Renée Zellweger, Catherine Zeta Jones, Richard Gere, Queen Latifah e John C. Reilly.

Clerks – Commessi

Una commedia in bianco e nero di 25 anni fa, girata con due soldi in un minimarket del New Jersey e che non ci mise molto a diventare uno di quei film “di culto”. Racconta la storia di Dante Hicks, un giovane commesso costretto a lavorare una mattina in cui era di riposo e che passa la giornata a chiacchierare della qualunque con un amico, commesso in un adiacente videonoleggio. Mentre i due chiacchierano, dal negozio passa tanta e varia umanità; e nel negozio succedono cose decisamente fuori dal comune.

Cold War

Diretto dal polacco Pawel Pawlikowski e in bianco e nero (ma è del 2018). È ambientato negli anni della Guerra fredda e racconta la storia d’amore tra Wictor e Zula. «Lui è un direttore musicale incaricato di trovare talenti per un gruppo di canto popolare polacco, lei è una cantante dal passato tormentato ma con una voce straordinaria», dice la sinossi di NOW TV: «I due vorrebbero fuggire dal comunismo e l’occasione giusta per superare la zona di occupazione sovietica potrebbe essere un concerto programmato a Berlino Est».

Confessioni di una mente pericolosa

Uscì nel 2002 ed è il primo film da regista di George Clooney. È tratto dall’omonima biografia di Chuck Barris, un autore, conduttore e produttore televisivo che asserì di essere stato anche un sicario della CIA. Nel film è interpretato da Sam Rockwell.

Donnie Brasco

È un gangster movie immeritatamente meno famoso di altri. Al Pacino fa un gangster che prova a insegnare quella vita a Johnny Depp, che però è un poliziotto infiltrato nella mafia. È quello di “che te lo dico a fare”.

Dracula di Bram Stoker

Del 1992, diretto da Francis Ford Coppola e tratto dal romanzo Dracula (di Bram Stoker). La storia inizia nel Quindicesimo secolo, quando il famoso conte della Transilvania diventa un vampiro dopo aver rinnegato Dio e dopo il suicidio della sua promessa sposa. E continua nel Diciannovesimo secolo, quando il conte Dracula decide di provare a sedurre una donna che ritiene essere la reincarnazione della sua prima amante. Nel cast ci sono Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins e Keanu Reeves.

E.T. L’extraterrestre

«Un bambino protegge dagli scienziati un alieno rimasto sulla Terra e lo aiuta a tornare sul suo pianeta», scrive NOW TV in una efficace sintesi.

Erin Brockovich – Forte come la verità

Con Steven Soderbergh alla regia e Julia Roberts in una riuscitissima interpretazione della donna il cui nome è anche il titolo. Raccontò una storia vera – complicata in certi suoi passaggi e certamente drammatica – e riuscì a farlo in un modo vivace ma anche garbato ed emozionante. Arrivò agli Oscar con cinque nomination ma l’unica a uscire dalla cerimonia con una statuetta in mano fu Julia Roberts.

Essere John Malkovich

Pensate quando fecero sapere a John Malkovich che lo volevano per un film in cui un burattinaio con in casa uno scimpanzé andava a lavorare al settimo piano e mezzo di una strana azienda e che, lavorandoci, scopre per caso di poter entrare nella testa di John Malkovich. Ma solo per un quarto d’ora, perché poi finisce da qualche parte nel New Jersey. Ed è solo l’inizio. John Malkovich ha raccontato che quando gli fecero avere la sceneggiatura pensò che il titolo fosse un qualche tipo di battuta, ma che poi scoprì che in realtà quella battuta «durava più di 100 pagine».

Fa’ la cosa giusta

Il film al quale, tra le tante altre cose, si ispirarono quelli che fecero Clerks. Inizia come una piccola e vivace storia di quartiere, ma in poco tempo diventa qualcosa di più grande e grave. È il film più di Spike Lee tra tutti i film di Spike Lee, e dopo trent’anni continua a essere attualissimo.

Febbre a 90°

Tratto dal noto romanzo di Nick Hornby, diretto da David Evans e interpretato da Colin Firth, è un «caloroso tributo al gioco del calcio e ai suoi tifosi» e ha per protagonista un professore di lettere, tifosissimo dell’Arsenal.

Gattaca – La porta dell’universo

Un film di fantascienza con Ethan Hawke, Uma Thurman e Jude Law. È ambientato in un mondo in cui «l’ingegneria genetica produce esseri umani perfetti» e l’umanità è divisa tra Validi e Non Validi, e parla di un Non Valido che prova a fingersi Valido.

Ghostbusters – Acchiappafantasmi

L’originale, con Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis. «Who you gonna call?».

Gli intoccabili

Contiene: Sean Connery che fa il poliziotto e Robert De Niro che fa Al Capone, una delle più note citazioni-di-un-altro-film della storia del cinema e una delle più note frasi della storia del cinema. Ma Eliot Ness fu davvero quello che sembra nel film? .

Harry ti presento Sally

Un film che avrebbe potuto essere banale (una commedia romantica in cui un uomo pessimista che non crede all’amicizia tra un uomo e una donna si innamora di una donna ottimista che per anni nemmeno era interessata a essergli amica, e che a sua volta si innamora di lui) e invece è speciale.

I cento passi

Lo diresse Marco Tullio Giordana e racconta la storia di Peppino Impastato, interpretato da Luigi Lo Cascio. Ha al suo interno diverse scene particolarmente ben riuscite e ancora ricordate, e ai successivi David di Donatello vinse cinque premi.

Ieri, oggi, domani

Il miglior film straniero agli Oscar del 1965, di Vittorio De Sica, con Marcello Mastroianni e Sophia Loren. Una commedia a episodi, il più famoso dei quali è senza dubbio quello di questa scena.

Il buono il brutto il cattivo

«Il mondo si divide in due categorie».

Il conformista

Uno dei film che finiscono spesso nei posti più alti delle classifiche di chi si occupa di cinema, non solo italiane. Di Bernardo Bertolucci, da un romanzo di Alberto Moravia, con Stefania Sandrelli e Jean-Louis Trintignant. È ambientato ai tempi del fascismo e parla di un uomo che, per conto della polizia segreta fascista, va a Parigi con la moglie per preparare l’omicidio di un antifascista che insegna là.

Il dottor Stranamore 

Grottesco e realistico al tempo stesso, racconta metaforicamente la paura dell’apocalisse nucleare durante la Guerra fredda, attraverso una serie di battute e di personaggi celebri, che lo hanno reso uno dei pochi capolavori di satira politica nella storia del cinema. Regista: Stanley Kubrick.

Il grande freddo

Racconta la storia di un gruppo di amici che si trovano per il funerale di uno che era stato con loro all’università negli anni Sessanta, e parla di cosa è cambiato, dopo più di dieci anni, nella vita di quelli che si ritrovano: il tutto nel formato di una commedia. «Manca un senso e non va a parare da nessuna parte. Dapprima pensai fosse una debolezza del film. Ma è possibile anche che sia il suo messaggio», ne scrisse Roger Ebert.

Il silenzio degli innocenti

Uno dei miglior thriller della storia del cinema, perché aveva quel tale, Hannibal Lecter, ma non solo per quello. Lecter, infatti, nel film compare per poco più di 15 minuti.

Il traditore

Il film – di recente molto premiato ai David di Donatello – di Marco Bellocchio sulla vita del boss mafioso Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino.

Io & Annie

Uno dei film che esce sempre quando qualcuno prova a discutere su quale sia il miglior film di Woody Allen. Romantico, riflessivo e pieno di momenti memorabili, come sempre nei migliori film di Woody Allen.

Kill Bill – Volume 1 e Kill Bill – Volume 2

Anche separati, sarebbero stati entrambi in questo elenco. Ma sono insieme perché nel complicato dibattito sul fatto che si tratti di due film o di un film in due parti, abbiamo scelto di considerarli come un unico film (lo dice Quentin Tarantino, e chi siamo noi per andare contro a Quentin Tarantino?). I due volumi uscirono nel 2003 e nel 2004, ognuno diviso in cinque capitoli: se pensate siano violenti, pensate giusto.

Kramer contro Kramer

Un dramma familiare e legale diretto da Robert Benton e in cui Dustin Hoffman e Meryl Streep sono il signor e la signora Kramer durante la separazione e la causa per l’affido del figlio. Nel 1979 fu il film con più incassi negli Stati Uniti e l’anno successivo vinse cinque Oscar: film, regia, attore, attrice non protagonista e sceneggiatura (non originale, visto che era tratto da un romanzo dello scrittore Avery Corman).

L’odio

Film in bianco e nero di 25 anni fa, diretto da Mathieu Kassovitz, con Vincent Cassel. È ambientato nella banlieu di Parigi e ha per protagonisti tre amici, uno dei quali trova una pistola.

La grande bellezza

Probabilmente il film italiano del decennio appena finito, per l’Oscar che ha vinto ma anche per il contesto che racconta e il modo in cui lo fa. Di Paolo Sorrentino e con Toni Servillo: probabilmente il regista e l’attore più rappresentativi, per il cinema italiano, del decennio appena finito.

Mean Streets

Di certo non il più citato, tra i film di Martin Scorsese. Ma contiene comunque, e in ottima forma, tanto di quello che è il cinema di Scorsese. È infatti ambientato a Little Italy, «tra risse e scorribande notturne», con un protagonista « attratto dalla possibilità di far carriera nella malavita sfruttando le conoscenze di uno zio mafioso, ma assillato da dubbi religiosi ed esistenziali che lo spingono in tutt’altra direzione».

Mission

Di Roland Joffé, con Robert De Niro, ambientato nell’America del Sud nel Diciottesimo secolo. Vinse la Palma d’oro a Cannes e l’Oscar per la miglior fotografia e anche chi non l’ha visto ne avrà sentito la colonna sonora, di Ennio Morricone.

Novecento 

Atto I e Atto II del dramma storico di Bernardo Bertolucci. In tutto dura quasi quattrocento minuti e ci recitano Robert De Niro, Gérard Depardieu, Burt Lancaster e Donald Sutherland. I protagonisti sono un contadino e un proprietario terriero, ma sullo sfondo c’è la storia d’Italia.

Parasite

Il primo film in lingua straniera a vincere l’Oscar per il miglior film. Per chi arriva tardi e ancora non l’ha visto o per chi pensa che si meriti una seconda visione.

Pulp Fiction

A Quentin Tarantino l’idea per Pulp Fiction era venuta a fine anni Ottanta, ancora prima di scrivere e dirigere Le iene. Quando ancora lavorava come commesso di Video Archives, un video-noleggio della periferia di Los Angeles. Insieme a lui in quel negozio lavorava il collega e amico Roger Avary. Tarantino e Avary passavano il loro tempo parlando di film e avevano deciso di mettersi anche a scriverli. «Non fu una grande differenza», ha raccontato Avary: «Dovevamo solo scrivere quello che tanto già ci dicevamo».

Quattro matrimoni e un funerale

Fu girato e presentato senza troppe pretese e sebbene sia difficile sostenere che sia un capolavoro, è una di quelle commedie romantiche che continuiamo a ricordare e citare.

Ritorno al futuro

Ci sono anche il secondo e il terzo. Il primo racconta la storia di Marty McFly (Michael J. Fox), uno studente di liceo di Hill Valley che ha come migliore amico Emmett “Doc” Brown (Christopher Lloyd), un inventore che è riuscito a costruire una macchina del tempo modificando una DeLorean, che tra le altre cose funziona grazie a del plutonio sottratto a un gruppo di terroristi libici. Semplificando molto: nel primo si va nel passato, nel secondo nel futuro, nel terzo ancora più nel passato.

Rocky

L’opera prima di un attore americano semi-professionista, che aveva insistito per fare la parte del protagonista in un film che voleva essere autobiografico. Costò pochissimo, fu girato in meno di un mese e chi lo scrisse, diresse e interpretò riuscì a fare una cosa che prima di lui avevano fatto solo Charlie Chaplin e Orson Welles.

Scarface

Un grande classico, e uno dei migliori film di sempre nella categoria “ascesa e declino di un gangster”: per la storia (scritta da Oliver Stone, che si dice si dedicò con particolare dedizione all’approfondimento della materia), per la regia di Brian De Palma, per l’interpretazione di Al Pacino e Michelle Pfeiffer e per le musiche di Giorgio Moroder. Forse-non-tutti-sanno-che è un remake di Scarface – Lo sfregiato, che uscì nel 1932 ed era chiaramente ispirato alle vicende di Al Capone.

Taxi Driver

La storia di un reduce della guerra in Vietnam che si mette a fare il tassista notturno a New York per problemi di insonnia. Vive solo, ha problemi di depressione, passa le serate nei cinema porno della città e decide, ossessionato dalla corruzione e dal crimine di New York, di diventare una specie di giustiziere. Una sera uccide un criminale, un’altra sera nel suo taxi entra una giovanissima prostituta che ha appena avuto una lite con il suo protettore.

Toro scatenato

Ascesa e declino di un pugile, inquadrati da Martin Scorsese e recitati da Robert De Niro.

Ultimo tango a Parigi

Di Bernardo Bertolucci, parla di due sconosciuti che, dopo essersi incontrati in un appartamento vuoto a Parigi, iniziano una relazione sessuale senza conoscere le rispettive identità. I due sconosciuti sono Marlon Brando e Maria Schneider, che alcuni anni fa disse di essere stata quasi violentata per girarne una delle scene più famosi.

Una giornata particolare

Racconta l’incontro tra Gabriele (Marcello Mastroianni) e Antonietta (Sophia Loren), il giorno della visita di Adolf Hitler a Roma nel 1938. I due sono dirimpettai e sono anche fra gli unici rimasti nel palazzo, poiché tutta la famiglia di Antonietta – sposata con un impiegato statale fascista – è andata a vedere l’arrivo di Hitler e Gabriele, che vive solo, non sembra molto entusiasta dell’evento. Diretto da Ettore Scola.