neuropatia periferica

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Post-election blues

«Il 6 novembre, nel frattempo, aveva fatto il suo corso. I risultati, se possibile, si erano fatti perfino peggiori (se siete pro-Trump ovviamente per voi quella è stata una gran giornata) come il mio umore. Per esorcizzare il disagio ho studiato la letteratura scientifica sulla depressione post elettorale di elettori francesi, tedeschi, dei Paesi Bassi, persino filippini (sull’Italia nulla, eppure di elezioni deprimenti ce ne sono state tante) che mi sembravano confermare l’ovvio: la gente in corrispondenza delle elezioni sta peggio perché è più agitata e chi perde sta male anche dopo. Ma c’era qualcosa che continuava a non tornare, qualcosa che non mi faceva sentire soddisfatta. Cos’era?»

Post-election blues

“Il più memorabile concerto di ogni tempo in Islanda”

«Da qui in genere si fugge, ma io negli ultimi tempi ci sono andato, e più d’una volta: l’ultima qualche giorno fa, per prendere parte all’evento più importante dell’anno, di molti anni, dell’intera storia di questo derelitto angolo d’Islanda. Un mega concerto viking-folk metal al tramonto, un sabato di settembre, con tanto di drago sputafuoco, un numero di biglietti venduti pari a otto volte la popolazione del comune ospitante e una produzione para-hollywoodiana»

“Il più memorabile concerto di ogni tempo in Islanda”
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