
Ha studiato filosofia e letteratura a Firenze e Varsavia. Ha curato le opere di Witold Gombrowicz e Bruno Schulz. Dal 1989 ha lavorato nell’editoria e oggi si occupa della Fondazione GARIWO-Foresta dei Giusti. Tra le sue pubblicazioni: Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi 2004; nuova ed. ampliata: 2014); Vado a vedere se di là è meglio (Sellerio 2010); Che fine faranno i libri? (Nottetempo 2010); Chernobyl (Sellerio 2011); L’ambaradan delle quisquiglie (Sellerio 2012); La memoria degli Uffizi (Sellerio 2013); In occasione dell’epidemia (Edizioni Casagrande 2020); Non c’è nessuna Itaca. Viaggio in Lituania (Humboldt Books 2022).
Camminare
«Cammin facendo…» era l’intercalare col quale la nonna Giulia Vitale riprendeva fiato, e riordinava le idee, quando mi raccontava le storie per addormentarmi [Continua]

Parole fuori moda
Una parola non più usata che salta subito alla mente, è “zuzzurellone”. Anche se non significasse niente sarebbe comunque un bel suono [Continua]

Il linguaggio dell’immaturità
Da parecchio tempo sembra di assistere a ciò che, lucidamente e drammaticamente, aveva descritto il Grande Inquisitore ne I fratelli Karamazov [Continua]

I libri per l’estate
Come le “canzoni per l’estate”, che sono spensierate e ballabili, vengono quasi sempre associate a qualcosa di distensivo [Continua]

Il segreto polacco del club Bilderberg
In famiglia e tra gli amici vengo sempre preso in giro perchè sostengo, con passione, che i polacchi sono ovunque, anche quando non sembra [Continua]

L’altra faccia della luce
I giapponesi chiamano con il termine “komorebi” la luce del sole che filtra attraverso gli alberi. [Continua]

L’anima dell’Europa
Quando Sigmund Freud dovette dare un nome alle scoperte che andava facendo delle varie forme nelle quali si manifesta il disagio delle nostre anime [Continua]

Esser di ghiaccio
A Macondo, il paese dove è ambientato il romanzo e dove faceva sempre un gran caldo, il ghiaccio era considerato un'invenzione, un fenomeno da baraccone [Continua]

Lasciare un’impronta
È il modo più ancestrale di dar luogo a una forma: imprimere su un supporto materiale un segno più duraturo di una traccia [Continua]

Il senso dei musei
Nel 1940 l’artista americano Joseph Cornell iniziò una serie di opere chiamate “Museum”: scatole di legno contenenti un certo numero di bottigliette [Continua]

Cosa fu Chernobyl, trent’anni fa
Divenne famosa in tutto il mondo dopo il 26 aprile del 1986 quando, nella locale centrale elettronucleare, si verificarono due esplosioni successive [Continua]

C come cassetto
Un enorme armadio verde bottiglia con molti cassetti di varie misure troneggiava nel tinello di mia nonna. Da piccolo mi facevano paura [Continua]

Tutti con la kippah
Una delle caratteristiche della nostra epoca è non vedere i pericoli quando stanno arrivando. La civiltà ha indebolito il naturale istinto di stare in guardia [Continua]

Ripensando Pasolini
Ricordo ancora bene quel freddo 2 novembre di quarant’anni fa quando arrivò la notizia del ritrovamento a Ostia del suo corpo straziato [Continua]

Il Giardino dei Giusti
Una strana e spiacevole bufera si è scatenata sul Giardino dei Giusti, nel Monte Stella di Milano. Creato nel 2003, per iniziativa di Gabriele Nissim e dell’associazione Gariwo [Continua]

La Biblioteca nazionale dell’inedito
Quando alla fine degli anni Ottanta venni assunto come redattore dalla casa editrice Feltrinelli, notai subito, dalla mia stanzetta affacciata su uno stretto corridoio [Continua]

Disegnare il mondo
Nei sussidiari delle elementari, per spiegare l’impossibilità di rappresentare su un foglio la rotondità della terra, si suggerisce di schiacciare la buccia di mezza arancia [Continua]

Günter Grass e il tamburo del Sessantotto
«Estremismo: malattia infantile del comunismo», era il commento con cui mio padre, citando Lenin, concludeva le nostre discussioni [Continua]

Uno scrittore a parte: Gustaw Herling
Lo scrittore polacco-napoletano Gustaw Herling (1928-2000), maestro del racconto e della forma diaristica, era un uomo che non amava i compromessi [Continua]

Accadde una volta in Ucraina
Alcuni anni fa scrissi un libretto sulla catastrofe della centrale nucleare in Ucraina che, facendo la storia di quel luogo stretto tra Russia e Polonia, mostrava inevitabilmente come laggiù la Storia si fosse accanita [Continua]
