Reuben Hersh
Cambia qualcosa se Trump non ammette la sconfitta?
No, se non in particolari e improbabili circostanze che gli permetterebbero di chiedere un riconteggio dei voti

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In Israele un tribunale ha ordinato l’interruzione dello sciopero generale
Che chiedeva al governo un accordo sugli ostaggi: intanto proseguono le manifestazioni e diverse strade sono state bloccate

Il massacro di My Lai, cinquant’anni fa
Una compagnia dell'esercito statunitense uccise centinaia di civili inermi in un villaggio del Vietnam, e per molti anni la storia fu insabbiata

La ricerca della balena che abbiamo solo sentito
È probabilmente della famiglia degli Zifidi, una delle meno conosciute tra i grandi mammiferi, diffusa nel Pacifico ma ancora mai vista

Dobbiamo credere alle teorie complottiste sulla morte di bin Laden?
No, spiega il Washington Post confutando un recente e molto discusso articolo del New York Times magazine

Israele e la pena di morte
Il processo al soldato che ha ucciso un palestinese senza motivo ha riaperto la discussione: sempre più persone pensano che rispettare i diritti umani sia segno di debolezza

Cosa fu il massacro di My Lai in Vietnam
Nel 1968 l’esercito americano uccise centinaia di civili nella cittadina: l’unico militare condannato per la strage, William Calley, è morto a 80 anni

L’inventore dei graphic novel
Negli anni '70 Will Eisner sfruttò le potenzialità del fumetto come pochi prima di lui, dandogli una dignità narrativa a quei tempi inimmaginabile

Perché i gusti di patatine cambiano così tanto da paese a paese
Il Guardian ha indagato sul lungo processo che coinvolge tra gli altri chef, degustatori ed esperti di marketing

Ritorno in Israele, per vedere com’è cambiato
«Il paese si è rotto perché si stava rompendo già prima. Mancavo da quasi dieci anni, sapevo che avrei trovato una nazione scossa, eppure non ero preparata alla sensazione di straniamento che ho provato nel vedere un paese dove ho vissuto, che mi è entrato sottopelle, così cambiato, e in peggio. Credo ci vorranno ancora anni prima che storici e politologi riescano a inquadrare appieno la misura in cui quel giorno ha trasformato Israele, ma quello che ho visto è un paese incattivito, impaurito, in guerra con sé stesso e con il mondo, in balìa di un senso di inevitabilità. Volendo tirare le somme, l’Occupazione è entrata dentro Israele, l’ha contagiato come farebbe un virus»

I cani di San Francisco
Le carceri della California, Abu Ghraib e altre storie dal libro di Enrico Deaglio La felicità in America
