La situazione a Beirut
Le ricerche dei morti proseguono, gli ospedali rimasti in piedi sono pieni e le scorte di grano sono scarse, mentre pulizia e ricostruzione sono condotte più da volontari che dallo stato
Le ricerche dei morti proseguono, gli ospedali rimasti in piedi sono pieni e le scorte di grano sono scarse, mentre pulizia e ricostruzione sono condotte più da volontari che dallo stato
Gli stati si stanno indebitando più che mai, senza le conseguenze che ci sarebbero state prima della pandemia: secondo l'Economist è l'inizio di una nuova era economica, che ha opportunità e rischi
Pochi abitanti, grandi spazi, investimenti nel sistema sanitario e interventi tempestivi stanno salvando fin qui un paese pericolosamente vicino al Brasile
Il primo capitolo del nuovo libro di Carlo Calenda sui guai cronici italiani ha invece un protagonista molto attuale che li riunisce tutti
Il governo tedesco ha annunciato un nuovo gigantesco piano di aiuti all'economia, che porterà il totale della spesa per contrastare la crisi a quasi 1.500 miliardi di euro
Durante il lockdown l'Italia ha perso 274 mila posti di lavoro, e molti hanno smesso di cercarlo del tutto: per questo il tasso di disoccupazione è al minimo dal 2008
La crisi economica causata dal coronavirus rischia di causare milioni di nuovi poveri: il confronto tra quello che si sta facendo per evitarlo
Dai quattromila euro a bar e ristoranti in Belgio, ai prestiti garantiti della Germania: una guida a cosa si fa in Europa e nel mondo per aiutare le imprese
Da lunedì in Libano ci sono violente manifestazioni contro il governo e le banche, ritenuti i responsabili della grave crisi economica che il paese sta attraversando da tempo e che si è aggravata a causa del coronavirus. Martedì, nelle principali
Storia di Mario Draghi, «l'uomo di stato europeo più importante dell'ultimo decennio», che questa settimana ha lasciato la Banca Centrale Europea dopo otto anni
Venerdì c'è stata una mozione di sfiducia presentata al Senato, lunedì si decide il calendario dei lavori
Le ha raccolte, spiegate e ordinate Bloomberg, a seconda di quanto sono probabili: dalle guerre commerciali alle guerre vere
Arriverà presto e non sarà grave come quella del 2008, scrive l'Economist, ma non siamo comunque attrezzati per affrontarla
La storia di come la grande crisi arrivò in Italia e di come l'ha cambiata, a dieci anni dal fallimento di Lehman Brothers
Domani presenterà a Mattarella la lista dei ministri, che con ogni probabilità non otterranno la fiducia (e si tornerà a votare dopo agosto)
Diversi indici e segnali sembrano dire di sì, e stavolta per davvero, ma restano dei rischi più politici che economici
In questi giorni in cui molti fanno delle classifiche sull’anno che sta per finire, i libri più belli, i film più belli, i dischi più belli [Continua]
Nell'ultimo anno le vendite sono calate del 23 per cento, ma la casa di moda milanese – dicono gli esperti – può ancora riprendersi
Dalla mattina alla sera: Malcom Turnbull ha vinto il voto di fiducia all'interno del partito liberale contro il leader e primo ministro uscente Tony Abbott
Le cose speciali e le cose normali viste nella capitale della Grecia mentre quelli del posto prendevano una decisione molto importante
Lo dice l'Economist, citando le stime di crescita dei primi tre mesi del 2015: ma ci sono ancora dei fattori di rischio e l'Italia non sta andando troppo bene
Il fotografo Georgios Makkas pubblica su Instagram le immagini di negozi a conduzione familiare chiusi o che sono in difficoltà per via della crisi economica
Un po' di numeri su un avvenimento eccezionale che capita assai spesso, in Italia (quanto spesso? quale è stata la crisi di governo più lunga? e quella più breve?)
Secondo Thomas Friedman del New York Times le manifestazioni di questi mesi hanno almeno tre cose in comune
Roma, 19 giu. (LaPresse) – I consumi “persi” in Italia negli ultimi sei anni sono pari a oltre 145 miliardi, quasi 6mila euro per ciascuna famiglia. E’ quanto si legge in uno studio di Confesercenti, presentato in occasione dell’assemblea annuale
E quale di meno? Le risposte, non scontate, in un grafico dell'Economist (la Cina non è nemmeno nei primi cinque)