La Francia sta discutendo se tirarsi fuori dal Niger
Dopo il colpo di stato di un mese e mezzo fa, il governo sta trattando con la giunta militare per ritirare parte dei suoi 1.500 soldati dal paese
Dopo il colpo di stato di un mese e mezzo fa, il governo sta trattando con la giunta militare per ritirare parte dei suoi 1.500 soldati dal paese
Migliaia di persone si sono radunate fuori dalla base dove vivono i militari francesi e l'ambasciatore, con più disordini del solito
Perché la Francia continua a non riconoscere il governo dei militari: Sylvain Itté ha 48 ore di tempo per lasciare il paese
La Comunità di paesi dell'Africa occidentale si è accordata sul giorno di un possibile intervento, ma dice di preferire ancora la via diplomatica
L'organizzazione che riunisce i paesi dell'Africa occidentale aveva promesso di intervenire in Niger ma non l'ha fatto, e non è la prima volta che si dimostra poco efficace
Sono 1.500 e la giunta militare che ha fatto il colpo di stato vuole che se ne vadano entro inizio settembre: ma le cose sono complicate
L'annuncio della Comunità dei paesi dell'Africa occidentale non indica un intervento militare immediato ma sembra lasciar spazio a negoziati
Lo vorrebbe fare, per ragioni legate tra le altre cose ai migranti, ai Tuareg e all'energia, ma l'esito dell'operazione è tutto da vedere
Secondo Antony Blinken il golpe permetterà ai mercenari russi di estendere la propria presenza in Africa occidentale
Povero, instabile e con poche risorse, a parte le miniere di uranio sfruttate da decenni dalle multinazionali francesi
La giunta responsabile del colpo di stato ha detto che c'è il rischio di un intervento armato esterno, dopo la scadenza dell'ultimatum dato dagli altri paesi della regione
I golpisti hanno detto di voler uscire dai trattati di cooperazione militare già firmati, che riguardano anche la lotta al terrorismo
Mohamed Bazoum ha scritto un articolo di opinione sul Washington Post in cui parla dei pericoli derivanti dal colpo di stato, dentro e fuori dal Niger
Il governo francese voleva cambiare i rapporti con le sue ex colonie, ma non ha fatto i conti con l'ostilità locale, tra le altre cose
Chi sta con il regime golpista e chi no in Africa occidentale, e perché si parla di una possibile guerra
Le informazioni sul suo conto sono poche: è descritto come un uomo molto potente ma poco conosciuto fuori dai circoli militari
Lo mostrano in compagnia del presidente del Ciad, probabilmente nella residenza presidenziale della capitale Niamey
Inneggiando ai golpisti, a Putin e alla Russia: hanno dato fuoco a un ingresso, poi sono stati allontanati
A causa del colpo di stato il capo della diplomazia europea ha comunicato la «cessazione immediata degli aiuti economici»
C'entrano l'instabilità politica e la corruzione, ma anche un ruolo sempre più defilato della comunità internazionale
Omar Tchiani è considerato l'ideatore del colpo di stato con cui è stato deposto il presidente Bazoum
Lo ha annunciato in diretta televisiva: Mohamed Bazoum era stato eletto democraticamente due anni fa, non si sa dove sia ora