Nel Regno Unito due uomini sono stati arrestati per un attacco contro due aziende ucraine da parte dell’intelligence russa

Una bandiera russa che sventola al sole, dietro le foglie di un albero
(EPA/HANNIBAL HANSCHKE/ANSA)

Due cittadini britannici sono stati arrestati a Londra perché sospettati di aver collaborato con l’intelligence russa in un attacco compiuto lo scorso marzo, sempre a Londra, contro un magazzino legato a due aziende ucraine, in cui era stato appiccato un incendio. I due cittadini sono Dylan Earl, di 20 anni, e Jake Reeves, di 22: Earl è accusato di aver pianificato l’attacco e di aver tentato di reclutare altre persone che potessero collaborare con l’intelligence russa, mentre Reeves è accusato di aver accettato del denaro dall’intelligence russa per la propria collaborazione, sapendo da chi proveniva.

Secondo le indagini della polizia di Londra l’incendio dello scorso marzo era stato appiccato di proposito, contro un magazzino utilizzato da due aziende, Oddisey e Meest UK, entrambe gestite da un imprenditore ucraino residente a Londra, Mykhaylo Prykhodko, noto anche come Mikhail Boikov.

Earl e Reeves sono le prime due persone a essere arrestate nel Regno Unito sulla base di una legge recentemente introdotta nel paese sulla sicurezza nazionale e lo spionaggio. Insieme a Earl e Reeves sono stati arrestati altri tre uomini: Dmitrijus Paulauska, 22 anni, Nii Mensah, 21, e Paul English, 60. Sono sospettati anche loro di aver avuto un ruolo nell’attacco dello scorso marzo, ma non sono accusati di aver collaborato con l’intelligence russa come gli altri due.