I soldati francesi hanno iniziato a ritirarsi dal Niger

(EPA/ISSFOU DJIBO)
(EPA/ISSFOU DJIBO)

Martedì la Francia ha iniziato a ritirare i propri soldati dal Niger, il paese dell’Africa subsahariana in cui a inizio agosto l’esercito ha preso il potere con un colpo di stato. In Niger la Francia era impegnata soprattutto in operazioni di contrasto ai gruppi estremisti islamici attivi in tutta la regione del Sahel (alcuni dei quali sono affiliati allo Stato Islamico o ad al Qaida). In totale in Niger erano presenti circa 1.500 soldati francesi: martedì è iniziato il ritiro di un primo gruppo, che ha lasciato la base di Ouallam, nel sud ovest del paese, con un convoglio diretto verso il Ciad.

La Francia aveva annunciato il ritiro delle sue truppe il 24 settembre, dopo settimane di tensioni con la nuova giunta al potere. Il colpo di stato si era caratterizzato fin da subito per forti sentimenti antifrancesi: nei giorni immediatamente successivi erano circolate diverse immagini di sostenitori della giunta che agitavano cartelli o cantavano slogan contro la Francia. Molti di loro inneggiavano alla Russia, agitando bandiere russe o cartelli con scritto «abbasso la Francia, viva Putin».

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