L’ex presidente del Niger Mohamed Bazoum è stato accusato di alto tradimento dalla giunta militare che ha preso il potere con un colpo di stato

(AP Photo/Michel Euler)
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Domenica il Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), la giunta militare del Niger che ha preso il potere in seguito al colpo di stato dello scorso 26 luglio, ha annunciato di aver «raccolto le prove necessarie» per processare l’ex presidente Mohamed Bazoum per alto tradimento e minaccia alla sicurezza interna ed esterna del paese.

Da fine luglio Bazoum si trova agli arresti domiciliari nella residenza presidenziale a Niamey, la capitale del paese, insieme ad alcuni membri della sua famiglia. Venerdì Zazia Bazoum, la figlia dell’ex presidente che si trovava in Francia durante il golpe e quindi non è stata arrestata, aveva detto al quotidiano britannico Guardian che le condizioni all’interno della residenza sono «disumane»: è stata tolta la corrente elettrica e le risorse di cibo e acqua sono molto limitate. Domenica invece il Cnsp ha detto che Bazoum riceve visite mediche regolari, l’ultima delle quali il 12 agosto, e che sia Bazoum che i suoi familiari sono in buona salute.

Bazoum ha 63 anni ed era stato eletto presidente del Niger in modo democratico nel 2021. A fine luglio è stato deposto in modo illegittimo da un’insurrezione della Guardia presidenziale, un’unità d’élite dell’esercito nigerino di cui Bazoum aveva cercato negli anni di ridurre potere e influenza. In seguito al colpo di stato Abdourahmane Tchiani, il capo della Guardia presidenziale, si è autoproclamato leader del paese e ha formato un nuovo governo. Il golpe è stato motivato con la necessità di porre rimedio a una serie di problemi di sicurezza, economici e di corruzione nel paese.

Il colpo di stato ha già avuto conseguenze importanti sul piano internazionale: la Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) ha imposto varie sanzioni e ordinato la mobilitazione delle forze di emergenza in Niger (senza per ora fornire ulteriori dettagli), mentre la giunta militare al potere ha chiuso lo spazio aereo sul paese e annunciato l’intenzione di interrompere alcuni accordi di cooperazione militare in vigore con la Francia.