Il capo dei golpisti del Niger dice che il nuovo regime militare finirà entro tre anni

Giovani radunati vicino allo stadio di Niamey, in Niger, per offrirsi volontari per combattere contro un eventuale intervento militare dell'ECOWAS, il 19 agosto 2023 (AP Photo/Sam Mednick, LaPresse)
Giovani radunati vicino allo stadio di Niamey, in Niger, per offrirsi volontari per combattere contro un eventuale intervento militare dell'ECOWAS, il 19 agosto 2023 (AP Photo/Sam Mednick, LaPresse)

Sabato sera Abdourahmane Tchiani, il capo della Guardia presidenziale del Niger che si è autoproclamato nuovo leader del paese dopo il colpo di stato del 26 luglio, ha detto che il nuovo regime militare finirà entro tre anni, dopodiché si tornerà a una forma di governo civile. Tchiani lo ha annunciato in una trasmissione sulla televisione statale, senza dare troppi dettagli sul piano della giunta militare: ha detto solo che le modalità di transizione saranno decise nei prossimi trenta giorni.

Nel corso della giornata Tchiani aveva incontrato una delegazione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS in inglese, CEDEAO in francese) guidata dal generale nigeriano Abdulsalami Abubakar. Il 10 agosto l’ECOWAS aveva ordinato la «mobilitazione immediata delle proprie forze di emergenza» con l’obiettivo di ripristinare la democrazia in Niger, ma di fatto sembra lontana dall’avviare un intervento militare nel paese come aveva minacciato di fare, e sta cercando di ottenere un accordo con la giunta diplomaticamente.

Sabato migliaia di persone si sono radunate fuori dallo stadio Niamey, la capitale del Niger, per offrirsi come volontari per aiutare la giunta in caso di un intervento militare dell’ECOWAS.