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Si è votato in Iran, ma senza candidati riformisti
I politici più progressisti sono stati esclusi di nuovo dalle elezioni per rinnovare il parlamento e l'Assemblea degli esperti: uno dei dati più importanti da guardare sarà quello dell'affluenza

Quasi tutti gli ottanta candidati alle elezioni presidenziali iraniane sono conservatori
Il 28 giugno in Iran si voterà per il successore dell’ultraconservatore Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero il mese scorso, e sembra che nemmeno questa volta ci sarà spazio per i politici riformisti

In Iran ci sarà un ballottaggio tra un riformista e un ultraconservatore
Al primo turno delle presidenziali nessun candidato ha superato il 50 per cento, e si voterà di nuovo venerdì per scegliere tra Massoud Pezeshkian e Saeed Jalili: l'affluenza è stata bassissima

È stato diffuso un audio del ministro degli Esteri iraniano che non doveva essere diffuso
Dice diverse cose del conflitto politico interno in Iran, e potrebbe avere conseguenze importanti sulle elezioni presidenziali di giugno

Guida essenziale alle elezioni in Iran
Oggi gli iraniani voteranno per la prima volta dalla rimozione delle sanzioni internazionali: le cose da sapere, a partire dallo scontro tra moderati e conservatori

L’inaspettato vincitore delle elezioni in Iraq
Il nome Muqtada al Sadr vi dice qualcosa? È un controverso religioso sciita che si è alleato con i comunisti e gli attivisti anti-corruzione, e critica sia Iran che Stati Uniti

Rouhani riuscirà a farsi rieleggere?
Tra due settimane si vota in Iran e la rielezione dell’attuale presidente, che ha promosso lo storico accordo sul nucleare, non è per niente scontata

Si vota in Iraq: vincerà l’Iran?
Si rinnova il Parlamento, per la prima volta dopo la sconfitta dell'ISIS, e a giocarsela sono soprattutto tre coalizioni sciite amiche del governo di Teheran

L’Iran è una democrazia o una dittatura?
Si vota per scegliere il nuovo presidente in un paese difficile da incasellare, con un sistema istituzionale creato dopo la rivoluzione islamica e sopravvissuto fino a oggi

In Iran hanno vinto i moderati
Il fronte riunito attorno al presidente Rouhani ha ottenuto più voti degli altri, e insieme ai conservatori pragmatici ha la maggioranza: per gli ultraconservatori è una sconfitta

Esistono ancora i riformisti in Iran?
Esistono e si stanno organizzando per votare il meno peggio per loro – i moderati del presidente Rouhani – perché quasi tutti i loro candidati sono stati esclusi dalle liste elettorali

Anche il nipote di Khomeini non potrà candidarsi alle elezioni iraniane
È stato escluso insieme a moltissimi altri candidati riformisti per una decisione che ha fatto protestare anche il presidente Rouhani

Cose che succedono nel 2016
Le Olimpiadi, nuovi sindaci per Roma e Milano, gli Europei di calcio e forse un referendum costituzionale, elezioni in Russia e Iran e poi anche un nuovo presidente degli Stati Uniti

Ma alla fine, chi ha vinto in Iran?
I moderati e i riformisti, certo, e soprattutto a Teheran: ma gli ultraconservatori – i grandi sconfitti – continueranno a essere la fazione più potente ancora per parecchio tempo

Cinque cose per capire l’Iran
Cosa è cambiato con la rivoluzione del 1979, che non fu fatta solo da estremisti, e perché uno come il presidente Rouhani si può definire "moderato": una breve guida

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Si vota in Iran
Le migliori foto della campagna elettorale e le cose da sapere: ci sono 6 candidati, quello "riformista" è anche l'unico col turbante (e gli piace il viola)

Quanto sarà conservatore il governo del nuovo presidente riformista iraniano?
Sembra parecchio: Masoud Pezeshkian ha presentato la lista dei suoi ministri al parlamento, che però ha deluso chi si aspettava un cambio più netto
