
ArcelorMittal


Che succede ora all’ex ILVA
Nei prossimi giorni il Consiglio di Stato potrebbe decretare la chiusura dell'area a caldo dell'acciaieria di Taranto, e di conseguenza di tutto l'impianto


L’ex ILVA è uno dei primi problemi del governo
Lo stabilimento di Taranto richiede subito alcune decisioni per via di un ritardo burocratico, una sentenza del Tar e la situazione dei debiti






Le trattative sull’ex ILVA proseguono
E si discute anche delle condizioni alle quali la multinazionale indiana potrebbe andarsene da Taranto senza (quasi) problemi


Confindustria Taranto dice che non è vero che ArcelorMittal ha pagato i suoi debiti ai fornitori
L'azienda aveva assicurato ieri che aveva iniziato i pagamenti alle aziende dell'indotto a cui deve circa 50 milioni di euro a partire dallo scorso settembre




ArcelorMittal dice che spegnerà gli altoforni dell’ILVA
Significa che la produzione dovrà rimanere ferma per mesi e forse anni, e riprenderla costerà centinaia di milioni di euro: i sindacati dicono che la società «ha gettato la maschera»

Cos’è ArcelorMittal
La società che minaccia di lasciare l'ILVA di Taranto è il più grande produttore di acciaio del mondo ed è controllata tramite fiduciarie e società in paradisi fiscali da uno degli uomini più ricchi del pianeta


Prodi è l’unico che può trovare una soluzione all’Ilva
C’è solo una persona che oggi può prendere in mano il dossier Ilva e predisporre una soluzione industriale seria [Continua]

Il problema dell’ILVA non è solo lo “scudo penale”
Nell'incontro con il governo i nuovi proprietari dell'ILVA dicono che per proseguire il loro investimento vogliono licenziare metà dei dipendenti della grande acciaieria di Taranto


Cosa succede con l’ILVA, in ordine
ArcelorMittal dice che non vuole più comprare la più grande acciaieria d'Europa: ma fa sul serio? E di chi è la colpa?


ArcelorMittal vuole lasciare l’ILVA
La multinazionale che controlla l'acciaieria di Taranto vuole rescindere il contratto, accusando il parlamento di aver cambiato i patti e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro

