Lo streamer Tyler Blevins, conosciuto come Ninja, ha detto che gli è stato diagnosticato un melanoma, una forma di cancro alla pelle



Coprirne il volto, come hanno iniziato a fare Fedez e Chiara Ferragni, è una delle pratiche più diffuse tra genitori, in assenza di regolamentazioni

Da quando è accessibile viene impiegato quotidianamente da programmatori e grafici, così come insegnanti, analisti e organizzatori di eventi, ma non è sempre tempo risparmiato

La società famosa per i suoi servizi di intelligenza artificiale ha iniziato a stringere accordi milionari con Le Monde, Associated Press e altri grandi gruppi editoriali

Oggi sono meno considerate dalle persone che le utilizzavano diffusamente fino a una decina d'anni fa: un po' perché gli anni passano, un po' perché molte di loro si sono “sistemate”



C'entra soprattutto l'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul mercato digitale, per tutelare la concorrenza

Sono passati più di 200 giorni da quando Elon Musk ha annunciato il nuovo nome, ma praticamente per tutti Twitter continua a chiamarsi così


Non si capisce visto che è bruttino, amatoriale e senza un significato immediato, ma non sorprende neanche

Alcuni dei gruppi editoriali più grandi hanno chiesto 2,1 miliardi di euro di danni accusando l'azienda di pratiche scorrette nel settore della pubblicità online

Sono gestiti dai genitori e spesso seguiti e alimentati da uomini con tendenze pedofile: secondo il New York Times e il Wall Street Journal Meta lo sa ma non fa abbastanza

Gli esperimenti con le intelligenze artificiali potrebbero mettere in discussione il monopolio di Google e cambiare radicalmente la nostra esperienza di internet, oppure niente di tutto ciò

Negli Stati Uniti si discute se le grandi piattaforme abbiano o meno il diritto di limitare o rimuovere account di politici, come fecero con Donald Trump nel 2021


L’hanno segnalato decine di persone a partire da martedì pomeriggio, ma poi sembra che le cose siano tornate a posto


Il grande e-commerce cinese ha interrotto i rapporti con le fabbriche che non rispettavano gli standard minimi di produzione, e Temu ne ha approfittato
