Dopo la grande vittoria della Lega alle elezioni europee di domenica, lo scrutinio delle amministrative ha portato qualche buona notizia anche al centrosinistra, che ha vinto al primo turno a Firenze, Bergamo, Bari e Modena. Il centrodestra però ha vinto in Piemonte, dove si è votato per le elezioni regionali e dove governava il centrosinistra, e in generale ha guadagnato voti praticamente dappertutto. Lo scrutinio è iniziato alle 14, e riguarda oltre 3.700 comuni. Oltre a quelli già citati, si è votato anche a Campobasso, Reggio Emilia, Perugia, Pescara, Ferrara e Modena.
– Leggi anche: I risultati delle elezioni europee in Italia
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In sintesi, nelle città più importanti dove si è votato è andata così.
A Bari lo spoglio va a rilento ma la netta vittoria al primo turno del sindaco uscente Antonio Decaro, del centrosinistra, è ormai certa; a Firenze ha vinto al primo turno il candidato del PD e sindaco uscente Dario Nardella; a Perugia è invece molto avanti il sindaco uscente di centrodestra, Andrea Romizi, e anche la sua vittoria è sicura; a Pescara è ancora tutto in bilico, ma il candidato di centrodestra è in vantaggio. Il centrosinistra ha vinto anche a Bergamo, dove è stato rieletto al primo turno il sindaco uscente Giorgio Gori, e ha vinto a Modena con il sindaco uscente Gian Carlo Muzzarelli. A Livorno – città che era amministrata dal Movimento 5 Stelle – andranno al ballottaggio i candidati di centrosinistra Luca Salvetti e centrodestra Andrea Romiti. A Ferrara, invece, si andrà al ballottaggio, anche se il candidato di centrodestra Alan Fabbri è molto in vantaggio sul candidato di centrosinistra.
Anche a Bari, dove lo scrutinio è ancora in corso, la vittoria di Antonio Decaro è certa.
A Ferrara è invece ormai certo il ballottaggio, con il candidato di centrodestra Alan Fabbri in grandissimo vantaggio su quello di centrosinistra.
A Perugia lo spoglio dei voti non è ancora finito, ma la vittoria del centrodestra è ormai certa.
A Bergamo è finito lo scrutinio: Giorgio Gori è stato rieletto con più del 55 per cento dei voti.
https://www.ilpost.it/2019/05/27/risultati-comunali-bergamo/
A Tromello, una piccolo comune in provincia di Pavia, è stato eletto sindaco Gianmarco Negri sostenuto dalla lista civica Cambiamenti. Negri, che ha 40 anni ed è un avvocato penalista, aveva fatto la transizione di genere pochi anni fa ed è il primo sindaco transgender ad essere eletto in Italia. La sua lista ha ottenuto il 37,54 per cento, più di quella del candidato della Lega Renato Cappa e di quella del vicesindaco uscente Antonio Pavia.
È finita la lunga riunione dei leader del Movimento 5 Stelle a Roma: uscendo, Luigi Di Maio, non ha fatto dichiarazioni e si è limitato a dire che «nessuno ha chiesto le mie dimissioni» e che ci saranno presto novità per l'organizzazione del partito.
A margine, è finita anche la lunga diretta di Mentana.
Ed è ancora in corso anche la diretta di Enrico Mentana su La7, iniziata domenica sera alle 22.30. Poco fa, dopo aver dovuto interrompere un collegamento perché si era dimenticato di lanciare la pubblicità, Mentana si è scusato con i telespettatori sospirando un «dopo 22 ore..».
Il vertice del Movimento 5 Stelle alla sede del ministero dello Sviluppo economico è ancora in corso, se ve lo stavate chiedendo.
La sindaca di Torino Chiara Appendino, del Movimento 5 Stelle, ha diffuso un breve comunicato di commento alle elezioni europee e amministrative, dove il suo partito è andato molto male. Tra le altre cose, Appendino ha parlato anche del leader del M5S Luigi Di Maio, scrivendo che «A Luigi Di Maio - che esorto a proseguire con le importanti iniziative di Governo avviate - va il mio totale sostegno. Ricopre un ruolo difficile per il quale dobbiamo garantirgli tutto il nostro supporto».
Abbiamo fatto un nuovo riassunto dei risultati delle amministrative fin qui.
https://www.ilpost.it/2019/05/27/elezioni-amministrative-risultati/
Intanto alla sede del ministero dello Sviluppo Economico è in corso un incontro tra i più importanti dirigenti del Movimento 5 Stelle, a partire proprio dal titolare del ministero e leader del partito Luigi Di Maio. Insieme a lui, dicono ci giornalisti che sono lì, c'è anche Alessandro Di Battista, che da tempo sembrava un po' meno partecipe delle sorti del M5S. Il tema dell'incontro è probabilmente il pessimo risultato del partito alle elezioni europee e amministrative.
Anche a Reggio Emilia si andrà al ballottaggio. Luca Vecchi, candidato del centrosinistra, ha sfiorato il 50 per cento, ma si è fermato a poco più di due punti di distanza. Al secondo turno, quindi, sfiderà il candidato del centrodestra Roberto Salati, che ha raccolto poco meno del 30 per cento dei voti.
Un'altra città in cui si andrà al ballottaggio è Prato: Matteo Biffoni è il sindaco uscente del centrosinistra, Daniele Spada, ex consigliere comunale di Forza Italia, è il candidato del centrodestra. Siamo quasi alla fine dello spoglio, e Biffoni si è avvicinato al 50 per cento senza superarlo, mentre Spada si è fermato al 35 per cento. Il M5S è molto indietro, al 7 per cento.
• In Piemonte ha vinto il centrodestra e il presidente uscente del PD Sergio Chiamparino ha riconosciuto la vittoria del suo avversario Alberto Cirio;
• Il centrosinistra ha vinto al primo turno in diverse importanti città: Bari, Bergamo, Firenze, Modena e Pesaro;
• Il centrodestra vince al primo turno a Perugia e Pavia e andrà al ballottaggio in molte altre città;
• Tra le città in cui ci sarà probabilmente un secondo turno ci sono Livorno e Campobasso;
• Il Movimento 5 Stelle è andato molto male e, tra le città più importanti, dovrebbe raggiungere il secondo turno solo a Campobasso.
Come vi abbiamo già ricordato, in Emilia si vota in tre capoluoghi di provincia: Reggio Emilia, Ferrara e Modena. A Reggio, con circa metà delle sezioni scrutinate, il candidato del PD Luca Vecchi è poco sotto al 50 per cento. A Ferrara è ancora presto (le sezioni scrutinate sono circa un terzo), ma la Lega è MOLTO avanti, quasi al 50 per cento. A Modena invece sembra avviato a una netta vittoria il candidato del centrosinistra Giancarlo Muzzarelli: YouTrend gli ha già assegnato la vittoria.
Lo si sapeva praticamente da ieri sera, ora è sostanzialmente certo anche se lo spoglio non è ancora arrivato a metà. Chiamparino, che fino a un po' di tempo fa era considerato uno dei più popolari amministratori locali del PD, ha già chiamato per complimentarsi Cirio, uno che fino a poche settimane fa in Piemonte era quasi sconosciuto.
https://www.ilpost.it/2019/05/27/elezioni-regionali-piemonte-risultati/
YouTrend ha dichiarato vittoria al primo turno per un altro sindaco uscente di centrosinistra, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro. Con circa un quarto delle schede scrutinate, Ricci ha circa il 57 per cento, praticamente il doppio del suo principale avversario di centrodestra.
Complimenti anche a Ciriaco De Mita, che all'età di 91 anni è stato rieletto sindaco di Nusco, 4.148 abitanti in provincia di Avellino. Se volete sapere qualcosa in più dell'avvincente storia di quello che è senza dubbio il politico italiano più longevo (ribattezzato molti decenni orsono "l'intellettuale della Magna Grecia"), non avete che da cliccare qui sotto.
https://www.ilpost.it/2018/02/02/ciriaco-de-mita-90-anni/
Come probabilmente avrete notato negli ultimi due giorni, stiamo usando spesso i dati di YouTrend, un sito di analisi politiche e statistiche curato da Quorum, società che si occupa di consulenza politica e rilevazioni demoscopiche che lavora per diverse società e partiti.
Nato pochi anni fa da un gruppo di ventenni e trentenni, Quorum/YouTrend oggi è diventato un punto di riferimento per seguire la politica italiana sui social network (anche in televisione: sia ieri che oggi ha fornito dati e commenti in diretta a SkyTG24).
YouTrend assegna le comunali di Pavia, in Lombardia, al candidato del centrodestra Fabrizio Fracassi. Il sindaco uscente era Massimo Depaoli, eletto nel 2014 con il Partito Democratico ma che si era poi dimesso in anticipo a marzo dopo che il suo partito aveva deciso di puntare su un'altra candidata – l'assessora all'Ambiente Ilaria Cristiani – alle comunali. Depaoli si era lamentato della mancanza di fiducia del PD, e dopo alcune settimane aveva deciso a sorpresa di presentarsi comunque con una lista civica di centrosinistra.
Con 24 sezioni scrutinate su 83, Fracassi è avanti con il 55 per cento, Cristiani è al 29 per cento, Depaoli è all'8,3 per cento.
Matteo Salvini, che ormai fa una conferenza stampa ogni due ore, sta parlando di nuovo dalla sede del ministero dell'Interno, di nuovo festeggiando i risultati della Lega e ringraziando chi ha votato per il suo partito (non è chiarissimo in effetti se stia parlando in quanto ministro dell'Interno o in quanto capo della Lega). Tra le altre cose Salvini ha detto che sarebbe meglio spendere diversamente i soldi per sondaggi ed exit poll, ma non è chiarissimo perché: i sondaggi questa volta sono andati vicini al risultato finale, e non si segnalano a ora grossi errori.
Secondo il CISE, il centro di studi elettorali dell'Università Luiss di Roma, il Movimento 5 Stelle è andato meglio in quelle province dove sono state più numerose le domande di reddito di cittadinanza.
Forse abbiamo la storia più buffa di queste elezioni amministrative: a Banzi, comune di poco più di mille abitanti in provincia di Potenza, si sfidavano i candidati sindaci di due liste civiche: hanno preso 447 voti a testa, producendo un pareggio esatto. Significa che ci sarà un ballottaggio, cioè in pratica una seconda elezione uguale. Vincerà chi avrà meno elettori malati quel giorno, probabilmente. E se finisse nuovamente in parità? Viene eletto il candidato più anziano.
In tutto questo che ne sarà del governo, sulla cui tenuta c'erano moltissimi dubbi prima del voto? Lo sapremo con certezza solo nelle prossime settimane, ma nelle ultime ore entrambi i vicepresidenti del Consiglio hanno promesso che non cambierà nulla negli assetti dell'attuale maggioranza. Salvini lo ha ribadito ieri notte nella sua prima conferenza stampa dopo il voto e di nuovo questa mattina e Di Maio ha fatto lo stesso questa mattina, nel suo primo commento sull'esito dellle elezioni.
Sempre YouTrend assegna le comunali di Bari ad Antonio Decaro, sindaco uscente del centrosinistra ampiamente favorito dai sondaggi. Il suo sfidante principale era Pasquale Di Rella, candidato del centrodestra. Decaro è uno dei sindaci più popolari d'Italia, secondo le classifiche che se ne occupano, e si è fatto apprezzare tra le altre cose per un ambizioso piano di riqualificazione delle periferie.
Romizi era il sindaco uscente, e il suo principale sfidante era il popolare giornalista del TG3 Giuliano Giubilei, candidato del centrosinistra. Perugia, a lungo “roccaforte rossa”, era stata espugnata dal centrodestra nel 2014 proprio da Romizi, che vinse a sorpresa partendo come outsider. Qui trovate un riassunto di cosa è successo nel suo primo mandato, dalle riqualificazioni alle assegnazioni delle case popolari per favorire gli italiani. A influenzare il risultato di Giubilei potrebbero essere stati anche i guai della giunta regionale del PD, che hanno portato alle dimissioni della presidente di regione Catiuscia Marini.
Intanto a Campobasso, in Molise, una proiezione di Opinio per RAI con l'11 per cento di copertura prevede un ballottaggio tra la candidata del centrodestra Maria Domenica D'Alessandro e quello del M5S Roberto Gravina, appaiati nelle percentuali. Il sindaco uscente, Antonio Battista del Partito Democratico, da questa proiezione sarebbe escluso.
Il centrodestra sembra che potrà restare tranquillo a Perugia, dove le proiezioni Opinio per la Rai attribuiscono al suo sindaco uscente, Andrea Romizi, il 54 per cento dei voti e una netta vittoria al primo turno (qui trovate tutti i dati in arrivo dalla città).
Alle elezioni europee di ieri la Lega si è affermata come primo partito anche in Emilia-Romagna, una delle storiche “regioni rosse” italiane, dove il consenso del Partito Comunista e poi del centrosinistra è sempre stato altissimo. Il partito di Matteo Salvini ha ottenuto il 33,77 per cento, poco meno del dato nazionale; il Partito Democratico ha invece preso il 31,24 per cento, una percentuale molto più alta di quella complessiva e nettamente superiore anche a quella delle politiche del 2018, ma non abbastanza da mantenere il primato. Il Movimento 5 Stelle, invece, ha preso il 12,9 per cento.
Oggi pomeriggio è in corso lo scrutinio in alcuni capoluoghi di provincia emiliani e romagnoli, anche se sono soprattutto i primi a essere osservati: Modena, Reggio Emilia e Ferrara che dal dopoguerra a oggi sono sempre state governate dalla sinistra, ma c'è chi ha ipotizzato che qualcosa possa cambiare.
A Ferrara in particolare la situazione è incerta: alle europee la Lega è arrivata prima con il 41,93 per cento, il PD ha preso solo il 25,45 per cento. I candidati sindaci sono otto, non c'è quello uscente del PD, e il candidato del centrodestra è Alan Fabbri, che nel 2009 divenne il primo sindaco leghista dell’Emilia-Romagna, a Bondeno.
A Modena una proiezione di Opinio per RAI con il 18 per cento della copertura dà un largo vantaggio a Gian Carlo Muzzarelli, sindaco uscente del PD, stimato oltre al 50 per cento contro il 30 per cento circa di Stefano Prampolini, del centrodestra, che inizialmente si pensava potesse avvicinarsi molto di più.
A Reggio Emilia, invece, il sindaco uscente del PD Luca Vecchi è sfidato da Roberto Salati del centrodestra: non sono stati fatti sondaggi e Vecchi è molto favorito, ma bisogna vedere se ci sarà o meno il ballottaggio.
Ci sono ancora pochi dati anche da Bari (zero sezioni scrutinate al momento: non appena ariverranno troverete qui tutti i dati), un'altra città in cui il centrosinsitra si aspetta un ottimo risultato da parte del sindaco uscente, Antonio Decaro. I sondaggi lo davano molto avanti sui suoi avversari, ma alle europee il Movimento si è confermato molto forte in città, è il primo partito con il 27 per cento, mentre PD e Lega sono molto vicini, intorno al 20 per cento.
Firenze dovrebbe rimanere abbastanza tranquillamente al centrosinistra (qui la nostra pagina con tutti i risultati dal capoluogo toscano). I sondaggi prima del voto davano per grande favorito il sindaco uscente Dario Nardella. Per il momento non ci sono exit poll o proiezioni, ma i primi dati dello scrutinio reale (pochissime sezioni al momento però), danno Nardella oltre il 60 per cento.
A Bergamo (qui potete seguire tutti i dati che arrivano dalla città), il sindaco uscente del PD Giorgio Gori deve affrontare il leghista Giacomo Stucchi, parlamentare veterano ex presidente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo dei servizi segreti. I sondaggi davano Gori in discreto vantaggio e alle europee PD e Lega sono arrivati pari in città, intorno al 30 per cento.
Livorno è una della città più interessanti: storica città di sinistra, alle ultime elezioni vinse il Movimento (qui trovate la nostra pagina con tutti i risultati aggiornati). Domenica, secondo le proiezioni, centrodestra e centrosinistra sono arrivati quasi alla pari poco sotto il 30 per cento, il Movimento 5 Stelle è arretrato fino al 13 per cento e il partito di sinistra radicale Potere al Popolo è al 15 per cento.
Archiviata la pratica europee – anche se c'è ancora da capire chi è stato eletto e chi no – il tema di oggi pomeriggio sono le elezioni amministrative. Nei 3.654 comuni comuni e nell'unica regione in cui si è votato lo scrutinio è cominciato alle 14, ma le sezioni scrutinate sono ancora ovunque pochissime: troppo poche per trarne le minime analisi.
Oltre al Piemonte, le città più importanti da tenere d'occhio sono i sei capoluoghi di regione – Bari, Campobasso, Firenze, Perugia, Pescara – e 29 capoluoghi di provincia, tra cui Bergamo, Livorno, Ferrara e Modena. Per molte di queste elezioni abbiamo allestito una pagina specifica, per seguirle man mano che lo spoglio prosegue, se vi interessano solo quelle. Altrimenti qui troverete un riassunto di tutto quello che succede.
«Io sono pronto per la flat tax, facciamola», ha detto Di Maio.
Di Maio dice che nessuno ha chiesto le sue dimissioni e che queste elezioni non riguardavano «teste che saltano». Di Maio, proclamato leader del Movimento nel dicembre del 2017, ha portato il Movimento 5 Stelle dal 32 per cento delle politiche 2018 al 17 per cento raccolto ieri.
Rispondendo alle domande sull'autonomia voluta dalla Lega, Di Maio dice che è a favore, ma che deve rispettare la «coesione nazionale».
«Continueremo a lavorare con lealtà nei confronti del nostro principale alleato, che è il contratto di governo», dice Di Maio.
«Per il Movimento è il momento di introdurre la nuova organizzazione», dice Di Maio, riferendosi al suo piano per creare una sorta di segreteria di partito e di struttura più rigida per il Movimento. Di questa riorganizzazione si era parlato lo scorso febbraio, ma era stata successivamente accontonata.
Di Maio dice che quella di ieri è stata una sconfitta, ma che il governo va avanti e la sua intenzione rimane quella di mettere in atto il programma di governo, introducendo un salario minimo e approvando un taglio delle tasse.
Qui la diretta di Luigi Di Maio dal ministero dello Sviluppo economico, la prima dichiarazione pubblica di un leader del Movimento 5 Stelle dopo la grave sconfitta di ieri, in cui il Movimento ha sostanzialmente dimezzato i suoi voti rispetto alle politiche 2018.
https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/videos/2240244986051437/
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