dante alighieri
Storia della mia scabbia
«Era da diverso tempo che lamentavo pruriti, ma sono un soggetto allergico, quindi non ci davo molto peso. Durante l’estate prima della diagnosi, diversi amici mi avevano goliardicamente detto che avrei potuto averla. Dove mai avrei potuto prenderla? Ero stato ad alcuni festival quell’estate, avevo dormito in tenda, ma sempre nel mio sacco a pelo e sul mio materassino, sono una persona pulita io, e per quanto ne sapevo nessuna delle persone intorno a me l’aveva avuta. Eppure a settembre ho mandato un messaggio alla mia medica. Che potevo fare? Durante la visita mi ha chiesto se frequentassi centri sociali, se ci avessi dormito. Dopo avermi visitato, senza guanti, mi ha detto che non avevo nulla: se l'avessi davvero avuta da mesi, avrei avuto molte più lesioni cutanee. Alla fine abbiamo riso della mia paranoia»

Il panino-tasca
A casa mia di pane se ne mangiava poco. Non per ragioni dietetiche, ma perché la mamma lo trovava pleonastico [Continua]

Le criticate nuove regole sui finanziamenti a film e serie
Negli ultimi anni il cinema in Italia è diventato un’industria enorme: con la sua ultima riforma il ministero della Cultura la controlla un po’ di più

Insegnare l’opera a Tokyo
«Le battaglie più dure si combattono sulla nasalizzazione esagerata di alcuni suoni e inevitabilmente sul suono della u, che per i giapponesi è molto lontano dal nostro. Nel kabuki, nelle canzoni tradizionali e nella musica pop è tutto un risuonare di suoni nasali simili alla n, e le u sono tutte strette, come ingolate. Una tipica situazione pericolosa è l’aria Tu che le vanità nell’atto finale del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, che quest'anno aprirà la stagione della Scala di Milano, perché dopo tre minuti di preludio orchestrale il soprano deve cantare su quella u così delicata»

Il video del discorso di fine anno di Sergio Mattarella
Ha parlato di giovani, cambiamento climatico e della necessità di arginare «aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza»

Lettera dal Vietnam
«Gli esseri umani desiderano le merci, cioè il denaro, e soprattutto desiderano merci e denaro per i loro figli e nipoti, e non c’è nessun lavaggio del cervello virtuistico che possa mitigare questo desiderio, nessun cambiamento climatico che possa convincere chi non ha a non fare di tutto per avere. Passeggiando per Hanoi, tra ali di auto e motorini che s’incrociano in traiettorie letali, uno fa un confronto con l’Italia del miracolo economico e si ripete le prime righe del celebre articolo di Bocca su Vigevano, anno 1962: "Fare soldi, per fare soldi, per fare soldi"»

Cosa c’è stasera in tv
L'ultima puntata di Temptation Island, Voyager, un film molto recente e altri meno

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Sarà messo all'asta a dicembre insieme agli altri 1.600 volumi antichi e preziosi della collezione di Pierre Bergé; per comprarlo vi servono tra i 400mila e i 600mila euro

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Cos’è la carta
È la materia prima di cui sono fatti i libri e ha una storia infinita, innumerevoli varietà, editori che ci stanno attenti e altri che la ignorano

Mario Mauro, Dante e De André
