carta stampata
Splendori e miserie dei libri dell’estate (e di chi li legge)
«Quando iniziano le vacanze ci convinciamo che in un periodo di venti giorni bisogna effettuare letture mirate, selezionate, efficaci, soddisfacenti, nostre, più che in ogni altro momento dell’anno. Dobbiamo godere, come se fosse facile farlo con i libri. Di più, dobbiamo rimediare: in quelle due-tre settimane contiamo generalmente di finire una buona volta "Guerra e pace", leggere i diari di Sylvia Plath, un paio di Bolaño, Marina Cvetaeva ritradotta da Serena Vitale, tre scrittrici irlandesi da tenere d’occhio, quattro gialli e il capolavoro inedito di un cugino. E va bene che d’estate il tempo si dilata, ma c’è un limite»

Altri articoli su questo argomento
La lunga storia anarchica di Carrara
Da quasi un secolo e mezzo la città toscana è legata al movimento anarchico che anima circoli e incontri, e che di recente è stato sfrattato dalla sua sede storica

«In che modo l’informazione può sopravvivere?»
Se lo chiede Jill Abramson, prima direttrice del New York Times, nel suo saggio sul giornalismo contemporaneo uscito oggi in italiano

E vabbè
«La prima apparizione sulla "Stampa” giunge a noi in prima pagina il 30 aprile 1955, il giorno dopo l’elezione di Giovanni Gronchi a presidente della Repubblica. Fino agli anni Ottanta l’uso resta sporadico, poi, magicamente, con la seconda Repubblica, si apre una breccia e il “vabbè” esonda senza più freni. Stefano Bartezzaghi ci vede un segno dello strapotere del romanesco. Michele Masneri pure. E vabbè»

Il giorno in cui in Italia furono consultabili le dichiarazioni dei redditi di tutti
Fu il 30 aprile del 2008, e c'erano delle buone ragioni: ma il sito divenne irraggiungibile e le polemiche così grandi che dovette intervenire il Garante della Privacy

La versione di Merlo sulla Rai
Il giornalista di Repubblica che si era dimesso dopo sei mesi dal ruolo sull'informazione Rai ha scritto le sue impressioni, molto critiche

Cosa c’è stasera in TV
La Coppa Italia, due film da rivedere e tre modi diversi per seguire la campagna elettorale

Le scuole di giornalismo servono?
Ce ne sono dodici in tutta Italia: sono costose e richiedono molto impegno, ma sempre più spesso sono l'unico modo per avvicinarsi a una professione in grande difficoltà

Cosa c’è stasera in TV
"Montalbano", "La grande bellezza" e, su Rai Due, le care vecchie "tribune politiche"

Come Google influenza le nostre conoscenze
Da strumento esplorativo si è via via evoluto in un sistema di risposte immediate, ridefinendo il nostro modo di cercare e attribuire senso alle informazioni

Cosa c’è stasera in TV
La partita di Champions League della Roma, la seconda puntata di "È arrivata la felicità" e la seconda "tribuna politica"

Altri abusi di altri uffici
«Se buona parte dei media non avesse avuto questo ruolo non richiesto, di aizzatore della pubblica indignazione piuttosto che di informatore della pubblica opinione, sono sicuro che il dibattito sulla giustizia sarebbe di molto alleggerito e svelenito»

Cosa c’è stasera in TV
Verità nascoste, litigi d'amore, surfisti rapinatori e un film tratto da un romanzo di Andrea Camilleri senza Montalbano, tra le altre cose

È morto Mario Poltronieri
È stato il più famoso telecronista italiano della Formula 1, che commentò sulla RAI dal 1971 al 1994: aveva 87 anni

Così vicini, così lontani
«Se – per dirla in due parole – il motore della paranoia complottista è la sofferenza delle persone, risulta meno semplice liquidare queste persone come un impiccio molesto»

Dello scrivere cose lunghe
Mettetevi pure comodi, perché non sarà una cosa breve [Continua]

L’editore tedesco che agita i media americani
Un ritratto del capo di Axel Springer, la società giornalistica di grande potere in Germania, che vuole imporre un'idea personale del giornalismo anche negli Stati Uniti

I giornalisti possono usare i social network per le insinuazioni?
Un importante giornalista di Newsweek ha scritto una cosa pesante su Donald Trump, senza prove, ed è stato molto criticato da esperti e colleghi

I collage tridimensionali di Paola Bazz
Un'artista italiana recupera ogni tipo di carta e la assembla per creare dei ritratti che sembrano pixellati
