Le notizie
18:5526 aprile 2024

Ci sarà un dibattito tra Trump e Biden?

Il presidente Joe Biden, che con tutta probabilità sarà il candidato del Partito Democratico alle elezioni di novembre, ha detto infine di essere disposto a partecipare a un dibattito televisivo con Donald Trump, che a meno di sorprese sarà il candidato del Partito Repubblicano.

È la prima volta che Biden dà una risposta chiara sul tema, dopo aver tergiversato per mesi. Venerdì, durante un’intervista radiofonica con Howard Stern, ha detto: «Non so dove, non so quando, ma sarei felice di avere un dibattito» con Trump. Non è chiaro se Biden abbia risposto in modo spontaneo alle domande di Stern, oppure se un eventuale dibattito sia già stato concordato o perlomeno discusso con il suo comitato elettorale. 

Chris LaCivita, un consulente della campagna elettorale di Trump, ha risposto su X a un post che dava conto dell’intenzione di Biden di partecipare a un dibattito scrivendo: «Ok, organizziamolo!».

I dibattiti sono una costante delle campagne elettorali per la presidenza degli Stati Uniti: vengono organizzati dalle principali emittenti televisive sia nella fase delle primarie sia tra i due candidati alla presidenza, e anche tra i candidati vicepresidenti. 

Biden e Trump si erano già confrontati durante la campagna elettorale per le elezioni del 2020, vinte da Biden, ma quest’anno non è certo che succeda di nuovo. Finora Trump non ha partecipato a nessun dibattito di quelli organizzati tra i candidati alle primarie del suo partito, e fino a poche settimane fa anche Biden era molto più restio rispetto alla possibilità di partecipare a eventi pubblici o programmi tv, soprattutto per evitare eventuali errori e gaffe che avrebbero potuto essere ricondotte alla sua età avanzata (Biden ha 81 anni, Trump 77).

11:0826 aprile 2024

La Corte Suprema ha iniziato i lavori sul caso dell’immunità a Donald Trump

Giovedì la Corte Suprema ha cominciato pubblicamente i lavori sul caso dell’immunità a Donald Trump.

La questione era partita dal processo penale in cui Trump è accusato di aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020, ed è uno dei casi giudiziari più attesi dell’anno: riguarda la possibilità che un presidente – in questo caso Trump, ma la decisione si applicherebbe a tutti – possa godere di una totale immunità per gli atti commessi durante il suo mandato, anche se sono crimini perseguibili.  

Per ora la Corte Suprema sembra intenzionata a garantire al presidente qualche forma di immunità, seppure non in modo assoluto come chiedono gli avvocati di Trump. Ne abbiamo parlato meglio qui: 

Giovedì il tribunale statunitense ha tenuto un'importante udienza su uno dei casi giudiziari più attesi dell’anno: un presidente è perseguibile per crimini commessi durante il suo mandato?

16:1024 aprile 2024

Gli americani e la religione, nel nuovo video sul canale YouTube “Da Costa a Costa”

Nel nuovo video sul canale YouTube “Da Costa a Costa”, Francesco Costa racconta il rapporto degli americani con la religione e l’influenza che questa ha sulla politica statunitense, dai giuramenti dei presidenti sulla Bibbia alla frase “In God we trust”, presente un po’ ovunque, e in particolare sulle banconote.


Sull’argomento avevamo anche scritto un articolo, che fra le altre cose prova a spiegare tutte le molte confessioni presenti negli Stati Uniti.

Le tante fedi, per lo più protestanti, sono radicate nella società e possono cambiare le dinamiche elettorali di un paese storicamente laico

 

14:2424 aprile 2024

Perché nel processo contro Trump si parla di “catch and kill”

In questi giorni stanno proseguendo, in un tribunale di Manhattan, le udienze del primo processo penale contro Donald Trump. Il primo testimone chiamato dall’accusa è stato David Pecker, l’ex editore del tabloid National Enquirer

La testimonianza di Pecker potrebbe essere molto importante. Il processo ruota intorno a un pagamento fatto in modo illecito da Trump (tramite la sua azienda e il suo avvocato) all’attrice di film porno Stormy Daniels nel 2016, ma l’accusa ha citato anche altri due episodi in cui Trump o i suoi collaboratori avrebbero cercato di evitare la pubblicazione di notizie potenzialmente lesive per la sua reputazione. L’accusa sostiene che in questo modo Trump stesse cercando di nascondere o commettere un altro reato, per esempio frode elettorale o evasione fiscale.

Il National Enquirer è il tabloid che acquistò le due storie considerate pericolose per Trump e le “uccise”, ossia non le ha mai pubblicate. È una pratica nota come “catch and kill”, che per quanto controversa viene spesso applicata dai tabloid. Ne abbiamo parlato in questo articolo:

Quella del "catch and kill" è una pratica giornalistica molto controversa talvolta impiegata dalle riviste scandalistiche statunitensi: se ne parla per via del processo a Donald Trump

11:2824 aprile 2024

Anche il Senato ha approvato l’invio di aiuti all’Ucraina

Martedì sera (notte in Italia) il Senato degli Stati Uniti ha approvato a larga maggioranza una misura da 95 miliardi di dollari che prevede, tra le altre cose, l’invio di aiuti militari all’Ucraina, a Israele e a Taiwan. La legge era già stata approvata dalla Camera nel fine settimana, e quindi ora manca solo la firma del presidente Joe Biden, che ci si aspetta arrivi mercoledì.

Dopo mesi di trattative e scontri interni ai Repubblicani, il Senato ha votato la misura da oltre 95 miliardi di dollari, che ora deve solo essere firmata dal presidente Joe Biden

Della misura si discuteva da mesi, ma era a lungo rimasta bloccata a causa dell’opposizione dell’ala più radicale del Partito Repubblicano all’invio di altri aiuti militari all’Ucraina. Da tempo l’esercito ucraino è in grossa difficoltà, soprattutto a causa della mancanza di armi e di munizioni (oltre che di soldati), e il Congresso statunitense non approvava nuovi fondi dal gennaio del 2023: secondo molti, compreso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l’approvazione di altri aiuti era ormai una necessità non più rimandabile.

Gli aiuti approvati martedì sono di certo consistenti dal punto di vista economico (ammontano a più di 60 miliardi di dollari), ma non è ancora chiaro quali conseguenze potranno avere sul lungo periodo. 

I fondi approvati dal Congresso statunitense dopo mesi di negoziati servono a mandare nuove armi ed evitare la bancarotta dello stato ucraino: è difficile però dire quanto influiranno sull'esito della guerra

10:2623 aprile 2024

Biden, i sondaggi, i dazi e l’inflazione

Un estratto dalla newsletter settimanale di Da Costa a Costa: arriva gratuitamente ogni sabato, e ci si iscrive qui.

Sono arrivati nuovi segnali incoraggianti per Biden, sia dai sondaggi che dal suo tasso di popolarità. Sta guadagnando terreno soprattutto sull’economia, questione su cui pian piano le percezioni delle persone si stanno allineando alla realtà. Lui è andato a fare campagna elettorale a Pittsburgh, storica città di acciaierie in Pennsylvania, e ha promesso di triplicare i dazi sull’acciaio nei confronti della Cina.

La decisione di Biden sull’acciaio cinese farebbe crescere l’inflazione, ma dalle parti del suo comitato devono aver fatto i loro sondaggi e focus group concludendo che le persone non lo sanno o non lo capiscono. D’altra parte l’intera agenda economica di Trump – più dazi, meno immigrazione, meno servizi, meno tasse per i più ricchi – è un’agenda pro-inflazione. Eppure.

Intanto l’inflazione ha arrestato la sua discesa intorno al 3 per cento, che non è abbastanza per convincere la Federal Reserve a tagliare i tassi. Succede per via della montagna di investimenti pubblici a debito stanziati dall’amministrazione Biden e anche perché l’economia statunitense continua a spingere alla massima potenza: gli Stati Uniti quest’anno cresceranno il doppio di tutte le economie del G7 (!).

11:3522 aprile 2024

Ogni quattro anni

L’8 maggio uscirà in libreria Ogni quattro anni, il decimo numero di Cose spiegate bene, la rivista del Post dedicata a raccontare e a “spiegare bene” singoli temi su cui ci sembra che abbiamo tutti molto da imparare. Le persone abbonate al Post possono cominciare ad acquistarlo già da oggi, e riceverlo a casa due settimane prima dell’uscita in libreria (con spese di consegna a carico del Post). 

Parla della politica degli Stati Uniti: oltre alla spiegazione delle procedure che portano all’elezione del presidente, il libro affronta anche temi non strettamente politici ma che hanno una rilevanza nella discussione pubblica, come la religione, la scuola, la sanità, la cultura, l’aborto.

Anche questo numero di Cose è stato disegnato dallo studio Tomo Tomo e pubblicato dall’editore Iperborea. Le illustrazioni del decimo numero sono di Simon Landrein, e gli autori e le autrici ospiti con i loro racconti e riflessioni sono Lucia Annunziata, Marco Cassini, Claudia Durastanti e Linus. Nicola Sofri ha curato e coordinato la pubblicazione, e le persone della redazione del Post hanno lavorato a tutto il resto. 

Si intitola “Ogni quattro anni”, uscirà in libreria l’8 maggio, e da oggi lo possono ricevere le persone abbonate al Post

08:4322 aprile 2024

La famiglia Kennedy sosterrà Joe Biden (e non Robert F. Kennedy Jr.)

Qualche giorno fa il comitato elettorale del presidente Democratico Joe Biden ha pubblicato un breve video in cui vari membri della famiglia dell’ex presidente John Fitzgerald Kennedy dichiarano di sostenere Biden alle prossime elezioni di novembre.

John Fitzgerald Kennedy, noto come JFK, fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre del 1963. Era a sua volta un esponente del Partito Democratico, e quindi la decisione della famiglia di sostenere Biden potrebbe sembrare non particolarmente inusuale. Alle elezioni di novembre però è candidato anche un membro della famiglia Kennedy: Robert F. Kennedy Jr., figlio di Bobby Kennedy, il fratello di JFK che fu a sua volta ucciso mentre era candidato alla presidenza degli Stati Uniti, nel 1968.

Robert F. Kennedy Jr. è candidato come indipendente, e finora si è fatto conoscere soprattutto a causa delle sue idee complottiste e no-vax, che hanno portato i suoi familiari a sostenere Biden.

Kennedy ha risposto al video di sostegno per Biden con un messaggio su X: «Ho sentito che alcuni membri della mia famiglia dichiareranno il proprio sostegno per Biden. Sono contento che siano attivi dal punto di vista politico, è una tradizione di famiglia. Siamo divisi sulle nostre opinioni, ma uniti dall’affetto reciproco».

 

15:0721 aprile 2024

Una nuova proposta per bandire TikTok

Insieme alle leggi relative all’invio di aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan, sabato la Camera degli Stati Uniti ha approvato una serie di altre proposte su vari temi. Tra questi c’è anche una norma che dà nove mesi di tempo alla società cinese ByteDance per vendere il social network TikTok e il suo potente algoritmo, altrimenti la piattaforma potrà essere bloccata negli Stati Uniti. 

La Camera aveva già approvato un disegno di legge molto simile lo scorso marzo: questo però prevedeva un termine di sei mesi, ritenuto troppo breve dal Senato. 

Assieme agli aiuti per l'Ucraina la Camera ha approvato una legge che obbligherebbe l'azienda cinese ByteDance a vendere la piattaforma per evitarne il blocco

14:2921 aprile 2024

La Camera ha approvato l’invio di nuovi aiuti all’Ucraina, dopo mesi di negoziazioni

Sabato la Camera degli Stati Uniti ha infine approvato un insieme di norme dal valore complessivo di circa 95 miliardi di dollari, che includono 60,8 miliardi di dollari in aiuti militari per l’Ucraina, 26,4 miliardi di dollari per Israele e 8,1 miliardi per la regione Indopacifica, in particolare per Taiwan. Le misure sono state approvate con 311 voti favorevoli e 112 contrari.

La legge, e in particolare la parte relativa all’Ucraina, era bloccata da mesi a causa dalla contrarietà dell’ala più radicale del Partito Repubblicano. Nelle ultime settimane però lo speaker della Camera, il Repubblicano Mike Johnson, si era convinto della necessità di approvarla e ha quindi cercato il sostegno dei Democratici.

Ora dovrà essere approvata dal Senato, e infine firmata dal presidente Joe Biden. 

Dopo mesi di trattative e scontri interni al Partito Repubblicano la Camera ha approvato una misura da quasi 61 miliardi di dollari

16:5219 aprile 2024

Le selezione dei giurati nel processo di Trump ha avuto vari momenti notevoli

La selezione dei giurati nel processo di New York che vede imputato Donald Trump si è svolta piuttosto rapidamente: giovedì erano stati scelti tutti i “titolari” e anche una “riserva” (ne mancano cinque). La selezione ha avuto vari momenti particolari a causa della popolarità di Trump e della sua presenza in aula: tra le altre cose, sono stati letti alcuni meme che lo prendevano in giro. L’abbiamo raccontata in questo articolo.

L'ex presidente statunitense era presente a tutte le sedute durante le quali, tra le altre cose, sono stati letti alcuni meme che lo prendevano in giro

23:4718 aprile 2024

Sono stati selezionati i 12 componenti della giuria popolare per il primo processo penale contro Donald Trump

Giovedì pomeriggio si è concluso il processo di selezione per i 12 membri della giuria popolare che dovrà giudicare l’innocenza o la colpevolezza dell’ex presidente statunitense Donald Trump nel primo processo penale contro di lui, iniziato lunedì. Prima di passare alla fase successiva del procedimento dovranno essere selezionati altri sei giurati di riserva. La loro identità non sarà resa nota, per proteggerli da possibili interferenze dall’esterno o da ripercussioni per la loro decisione.

È possibile che la selezione degli ultimi sei componenti si concluda domani.

17:5418 aprile 2024

I pazzi pazzi emendamenti alle leggi per finanziare Ucraina e Israele

Con ogni probabilità nel weekend la Camera degli Stati Uniti voterà le leggi che dovrebbero autorizzare il finanziamento degli aiuti militari a Ucraina e Israele. La minoranza più radicale del partito Repubblicano è fortemente contraria anche solo a discutere questa legge e la battaglia politica si sta trasformando in una serie di provocazioni. La repubblicana Marjorie Taylor Greene, una delle più radicali e trumpiane della Camera, sostenitrice di teorie cospirative, sta proponendo emendamenti assurdi in polemica con il finanziamento dei paesi stranieri.

Uno degli emendamenti al finanziamento di Israele proposto da Taylor Greene prevede che la frontiera fra Stati Uniti e Messico «venga attrezzata con tecnologia laser spaziale» e con l’Iron Dome israeliano; uno al finanziamento dell’Ucraina chiede che i deputati che voteranno la legge siano arruolati nell’esercito ucraino. Un’altra serie di emendamenti vorrebbe deviare i fondi previsti verso emergenze statunitensi, vere o presunte.

In risposta a questi emendamenti il deputato Democratico Jared Moskowitz ne ha proposto un altro che nominerebbe Marjorie Taylor Greene “Rappresentante speciale di Vladimir Putin al Congresso americano”.

17:4518 aprile 2024

Alejandro Mayorkas è stato assolto nel processo di impeachment

Mercoledì il Senato degli Stati Uniti ha interrotto la procedura di impeachment nei confronti del segretario per la Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas, l’equivalente del ministro dell’Interno del governo del Democratico Joe Biden.

La procedura era stata avviata lo scorso febbraio alla Camera, controllata per pochi voti dai Repubblicani: Mayorkas era accusato di essersi rifiutato di far rispettare la legge in materia di immigrazione non applicando alcune misure decise quando era presidente Donald Trump, come l’obbligo per le persone migranti di aspettare in Messico l’esito dell’esame della domanda di asilo.

Il Senato invece è controllato dai Democratici, che hanno tutti votato a sostegno di Mayorkas: l’impeachment è finito in un nulla di fatto.

Il Senato degli Stati Uniti ha votato a sostegno del segretario per la Sicurezza nazionale, accusato dai Repubblicani di aver violato le leggi sull'immigrazione

L’impeachment è la procedura prevista dalla Costituzione americana per rimuovere dall’incarico un funzionario federale ritenuto colpevole di determinati e gravi reati. Dovrebbe quindi essere un procedimento eccezionale e di garanzia istituzionale, ma negli ultimi anni è stato spesso usato come un banale strumento di lotta politica, come successo anche nel caso di Mayorkas.

Ne avevamo parlato qui: 

Nati negli Stati Uniti come procedimento eccezionale e di garanzia istituzionale, sono diventati un banale strumento di lotta politica

17:0217 aprile 2024

La storia dell’azienda FORD, nel nuovo video sul canale YouTube “Da Costa a Costa”

Nel nuovo video sul canale YouTube “Da Costa a Costa”, Francesco Costa racconta la storia dell’azienda FORD, che ha rivoluzionato il settore automobilistico e cambiato la società americana. Henry Ford, fondatore dell’azienda, ha cambiato il modo in cui le auto venivano prodotte e assemblate, aprendo le porte alla produzione di massa – non solo nel settore – e rendendo le automobili un prodotto economicamente accessibile per molti americani.

12:5817 aprile 2024

Il New York Times ha pubblicato le 42 domande che i rappresentanti dell’accusa e della difesa stanno facendo per selezionare i 18 giurati popolari (12 in servizio, più sei di riserva) che dovranno giudicare l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel primo processo penale contro di lui, iniziato lunedì.

Tra le altre cose, ai potenziali giurati viene chiesto su quali giornali si informano, quali podcast e programmi radio ascoltano e se hanno mai fatto campagna elettorale a favore di Trump o di altri gruppi politici affiliati a lui, per esempio partecipando a comizi o eventi elettorali. Viene chiesto inoltre se la persona interrogata si identifica come sostenitrice di gruppi complottisti o estremisti, come QAnon e i Proud Boys. L’elenco completo delle domande è consultabile qui.  

Per ora sono stati selezionati sette giurati popolari. 

22:3716 aprile 2024

Martedì mattina sono state scelte le prime sei persone della giuria popolare che giudicherà l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel primo processo penale contro di lui, iniziato ieri. La giuria deve essere composta da 12 persone, più sei di riserva: la selezione era iniziata lunedì e si pensava sarebbe andata avanti per settimane, ma il processo sta invece proseguendo più rapidamente del previsto. 

14:4716 aprile 2024

Come accusa e difesa nei processi provano a comporre una giuria benevola

La selezione della giuria nei processi statunitensi è un momento molto importante, e una delle fasi più delicate per avvocati difensori e procuratori che rappresentano l’accusa, che cercano di ottenere una giuria potenzialmente bendisposta nei propri confronti, in base a criteri sociologici, culturali e comportamentali. Se ne riparla in occasione del processo newyorkese in cui è imputato Donald Trump.

Nel caso di un processo che ha come imputato un personaggio noto e controverso la selezione della giuria è ancora più complessa: per scegliere i dodici giurati e i sei sostituti potrebbero volerci alcune settimane. Nella prima udienza oltre metà dei novantasei possibili giurati è stata esentata: hanno dichiarato di non poter essere imparziali, avendo opinioni precostituite e forti nei confronti di Trump.

In questo articolo abbiamo raccontato come funziona la selezione, sia quando l’imputato è un ex presidente, sia negli altri casi.

È una pratica centrale nei processi statunitensi e spesso raccontata nei film, diventata una scienza e una professione, specialmente quando l'imputato è un ex presidente

 

11:1915 aprile 2024

Oggi inizierà il primo processo penale contro Donald Trump

Lunedì 15 aprile comincia a New York il primo dei quattro processi penali in cui è coinvolto Donald Trump, nonché il primo contro un ex presidente degli Stati Uniti.

Riguarda un presunto pagamento di 130mila dollari all’attrice di film porno Stormy Daniels, che Trump avrebbe fatto nel 2016 tramite la sua azienda e il suo ex avvocato Michael Cohen per comprare il silenzio dell’attrice su un rapporto sessuale avuto con lui una decina di anni prima. Secondo l’accusa il pagamento non sarebbe stato rendicontato correttamente: se ritenuto colpevole Trump rischia un massimo di quattro anni di carcere.

Come da prassi, nella prima fase del processo – che potrebbe durare settimane, se non mesi – verranno selezionati i 12 componenti della giuria popolare, un organo composto da normali cittadini che dovranno assistere a tutte le fasi del processo e infine esprimere un verdetto di colpevolezza o innocenza, basandosi sulle prove e sulle testimonianze presentate. Sarà poi la magistratura vera e propria (quindi i giudici togati) a emettere la sentenza e decidere la pena.

Di come vengono selezionati i giudici popolari, e dell’importanza del processo per Trump, ne abbiamo parlato qui:

È il primo contro un ex presidente degli Stati Uniti e riguarda un presunto pagamento fatto illecitamente nel 2016 all’attrice di film porno Stormy Daniels