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  • Mercoledì 14 febbraio 2024

Il primo impeachment di un ministro statunitense in quasi 150 anni

La Camera ha approvato l'avvio della procedura nei confronti del segretario per la Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas: l'ultimo caso era stato nel 1876

Alejandro Mayorkas (AP Photo/Alex Brandon)
Alejandro Mayorkas (AP Photo/Alex Brandon)
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Martedì la Camera degli Stati Uniti ha approvato l’avvio della procedura di impeachment nei confronti del segretario per la Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas, l’equivalente del ministro dell’Interno del governo del Democratico Joe Biden. È la prima volta in quasi 150 anni che viene messo sotto impeachment un ministro di un governo degli Stati Uniti: l’ultima era stata nel 1876, quando toccò al segretario alla Guerra William Belknap.

L’impeachment è una procedura politica per rimuovere il titolare di una carica pubblica dal proprio impiego, e funziona come un processo: dopo il voto alla Camera, nelle prossime settimane si terrà un dibattimento in Senato al termine del quale un voto deciderà se rimuoverlo o no.

La Camera, che è controllata dai Repubblicani per pochi voti, ha votato per l’impeachment di Alejandro Mayorkas con un solo voto di scarto: 214 a 213,  grazie soprattutto al voto positivo del deputato Repubblicano Steve Scalise, rientrato dopo essere stato a lungo in convalescenza per un tumore che gli era stato diagnosticato ad agosto. Al Senato comunque la maggioranza è dei Democratici ed è molto difficile che la richiesta di impeachment venga approvata anche là.

L’impeachment era stato chiesto dai Repubblicani che avevano accusato Mayorkas di essersi rifiutato di far rispettare la legge in materia di immigrazione non applicando alcune misure decise dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, come l’obbligo per le persone migranti di aspettare in Messico l’esito dell’esame della domanda di asilo. Secondo i Repubblicani le politiche di Mayorkas avrebbero contribuito negli ultimi mesi al grosso aumento dell’immigrazione illegale in arrivo dal Messico, un tema diventato centrale nella campagna per le elezioni presidenziali di novembre.

Quello di martedì è stato il secondo tentativo in una settimana da parte della Camera di mettere sotto impeachment Mayorkas: il primo era stato martedì 6 febbraio, quando la richiesta era stata respinta con 216 voti contrari e 214 favorevoli: avevano votato contro quattro Repubblicani secondo cui la procedura avrebbe creato un pericoloso precedente. Secondo molti costituzionalisti, il procedimento di impeachment nei confronti di Mayorkas era scarsamente motivato da un punto di vista legale ed era invece più che altro politico, segno della trasformazione in corso di una misura, che un tempo era una soluzione estrema, in una delle molte armi politiche nella contrapposizione tra i partiti.

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