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Guida completa alla Serie A

Oggi si ricomincia con poche certezze, una è quella nella foto: squadra per squadra, le cose da sapere e il pronostico del Post

di Francesco Marinelli e Giovanni Zagni

Oggi alle 18 si giocherà Fiorentina-Udinese, la prima partita del campionato italiano di calcio 2012/2013. Si ricomincia, insomma. Lo scorso campionato si ricorda soprattutto per una cosa: è ricominciata un’era Juventus, forse prima che ce lo aspettassimo. Un anno fa, la vittoria dello scudetto da parte della squadra con un nuovo allenatore (Antonio Conte) e un nuovo stadio (lo Juventus Stadium, inaugurato l’8 settembre 2011) non era data per scontata. Poi sappiamo come è andata: campionato vinto senza nessuna sconfitta, Andrea Pirlo, primo posto ininterrotto per le ultime otto giornate.

Quest’estate, come già da qualche anno, il calciomercato italiano è stato particolarmente povero di grandi nomi in arrivo e invece ricco in partenza: Ibrahimovic, Lavezzi, Thiago Silva, diversi giovani promettenti come Verratti e Borini. La Serie A continua a pagare il fatto che, da una parte, i presidenti noti per essere più generosi come Moratti e Berlusconi abbiano smesso di investire molto, e dall’altra che pochi stranieri si siano interessati a squadre italiane, con l’unica e nota eccezione della Roma.

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Difficile che quest’ultima cosa non voglia dire qualcosa sulle caratteristiche del calcio italiano: si sono visti sceicchi in Spagna, Francia e Inghilterra, ma da noi no, comunque uno la pensi sull’autarchia nel calcio. Tutti gli allenatori delle squadre italiane tranne due sono italiani, così come tutti i presidenti tranne uno.

(Il calendario della Serie A 2012-2013)

Tra l’altro, il calciofilo italiano si è nutrito per settimane di illusioni di grandi nomi (Tevez, Kaká, Dzeko, Llorente, Van Persie, per citare solo i più assidui sulle prime pagine dei giornali) mentre i principali movimenti del mercato non in uscita lasciano pensare soprattutto a un rimescolamento delle carte: Lucio dall’Inter alla Juve, lo scambio Pazzini-Cassano, Destro, Montolivo, Isla-Asamoah. E per avere un altro motivo di mesta nostalgia, basti pensare che alla fine dello scorso campionato otto grandi e grandissimi giocatori hanno lasciato la Serie A.

Questo campionato quindi è l’inizio di qualcosa – una fase di transizione verso qualcosa che ancora non si vede – e i segnali dicono che nonostante quanto sopra è ancora qualcosa di appassionante. La stagione di quest’anno ruota attorno a tre cose: la Juventus che torna al ruolo di favorita, dopo molto anni; la grande incertezza intorno a Inter e Milan; le grandi aspettative intorno a Napoli e Roma. Di seguito, squadra per squadra, ci sono un po’ di cose da sapere, qualche giudizio e un pronostico, secco, sulla posizione in classifica a fine stagione.


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