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  • Mercoledì 4 aprile 2012

Gli infortuni di Pato

La storia di una grande promessa del calcio che a 22 anni sembra già a fine carriera, alle prese con un misterioso problema fisico

(OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)
(OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

Alexandre Rodrigues da Silva detto “Pato”, giocatore brasiliano nato a Pato Branco, è una delle più grandi promesse del calcio mondiale. Pato ha solo 22 anni ma da molti mesi soffre di una serie di infortuni che sono molto insoliti per la sua età, e che di fatto negli ultimi due anni hanno interrotto la sua carriera. Per questa ragione, Pato ha trascorso le ultime settimane negli Stati Uniti dal professor Carrick, un chiropratico e neurologo molto famoso, allo scopo di trovare una soluzione ai suoi molti problemi fisici. Tornato in Italia, l’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, ha detto che i medici gli avevano “rimesso in equilibrio l’assetto del corpo e questo dovrebbe aiutarlo a non avere più infortuni”. Ieri sera, durante i quarti di finale di Champions League tra Barcellona e Milan, Pato è subentrato a Kevin Prince Boateng a metà del secondo tempo. È uscito dopo solo 14 minuti, infortunato.

Pato non giocava dal 25 febbraio, quando aveva disputato 45 minuti contro la Juventus e nell’intervallo era stato costretto a uscire per un problema muscolare. Era rientrato da pochi giorni da un altro infortunio muscolare: il 18 gennaio in Coppa Italia giocò contro il Novara, entrò al posto di Inzaghi, segnò la rete della vittoria e si fece male al bicipite femorale della coscia sinistra. Una cosa simile gli era successa ancora qualche mese prima, il 22 settembre 2011, dopo soli 19 minuti nella gara contro l’Udinese, quando Pato subì una distrazione muscolare al bicipite della coscia destra: dovette star fuori 7 settimane. In totale, negli ultimi 27 mesi Pato ha subito ben dieci infortuni muscolari, più o meno gravi e di frequenza sempre maggiore.

Il Milan ha comprato Pato nel 2007, quando aveva 17 anni, pagandolo 22 milioni di euro: la cifra più alta mai spesa per un minorenne nella storia del calcio. Per quel poco che abbiamo visto, Pato ha dimostrato di essere uno degli attaccanti potenzialmente più forti al mondo. In questi anni col Milano ha segnato 62 gol, giocando con scarsa continuità. Pato è il più giovane marcatore di sempre in una competizione ufficiale FIFA, avendo superato i 17 anni e 239 giorni di Pelé del suo gol ai Mondiali del 1958 contro il Galles. Prima di trasferirsi in Italia Pato aveva giocato con una sola squadra, l’Internacional di Porto Alegre (Brasile), dove aveva mostrato le sue eccezionali qualità: una rara combinazione di corsa, tecnica, potenza, concretezza, tiro e capacità di ricoprire più ruoli in attacco. Un gol che ha segnato in questa stagione al Barcellona, in una partita dell’autunno scorso, è esemplare delle sue qualità: quella sera prese palla dopo pochissimi secondi dall’inizio della partita e da solo superò in velocità tutta la difesa avversaria, per andare a segnare. Ieri sera, invece, nello stesso stadio, in pochi si sono accorti della sua presenza, fino alla sua anonima uscita dal campo.

Non si conoscono le cause degli infortuni a ripetizione di Pato. C’è chi azzarda un problema psicologico, chi li contestualizza nella caterva di infortuni che subisce il Milan da un po’ di tempo a questa parte. Nel dubbio, il Milan lo scorso inverno sembrava aver deciso di vendere il calciatore al Paris Saint Germain, squadra di proprietà ricchissima e allenata da Carlo Ancelotti, il primo allenatore di Pato al Milan, che lo ha paragonato a Careca. Pato rifiutò il trasferimento a Parigi, anche perché sentimentalmente legato a Barbara Berlusconi, la figlia di Silvio Berlusconi, dopo un matrimonio terminato nel 2010, dopo solo 7 mesi, con l’attrice brasiliana Stefany Brito.

foto: OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images