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  • Domenica 13 maggio 2012

Campioni che se ne vanno

Oggi otto grandi giocatori di Serie A giocheranno, molto probabilmente, la loro ultima partita in Italia: c'è un gran un video per ciascuno

GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Al termine di questa stagione di Serie A diversi grandi calciatori abbandoneranno le squadre dove hanno giocato e vinto diversi trofei negli ultimi anni. Molti di questi sono del Milan, una squadra che, dopo aver perso lo scudetto quest’anno contro la Juventus, ha deciso di ringiovanire decisamente la squadra, lasciando andare molti dei suoi giocatori più famosi ma anche avanti con gli anni. Per alcuni di questi calciatori il futuro è molto incerto, anche per la loro condizione fisica un po’ precaria, mentre altri hanno già deciso che lasceranno l’Italia per giocare in campionati diversi dalla Serie A. Noi al Post vogliamo ricordarli così, con un solo video per ciascuno, che non riassume affatto la loro straordinaria e lunghissima carriera, ma che molti tifosi non dimenticano facilmente.

Filippo Inzaghi
Detto “Pippo”, è stato uno degli attaccanti italiani più forti di sempre. Nato nel 1973, è arrivato dalla Juventus nel 2001 e da allora non ha più abbandonato il Milan. Inzaghi è stato l’attaccante con il “senso del gol” più spiccato degli ultimi anni: nonostante una tecnica non eccezionale e una corporatura piuttosto esile, ha segnato caterve di gol in molti modi, facendo impazzire portieri e difensori di tutto il mondo. Con il Milan, squadra alla quale ha dedicato recentemente anche una lettera d’addio, ha giocato complessivamente 299 partite e segnato 125 gol. Inzaghi è anche il calciatore italiano con più gol segnati in Champions League, 50. Ancora non si sa che cosa farà Inzaghi dopo aver lasciato il Milan: si è parlato di un trasferimento al Novara, ma non c’è ancora nulla di certo.

Il Milan ha vinto la sua ultima Champions League, il 23 maggio 2007, contro il Liverpool ad Atene proprio grazie a due gol di Inzaghi, segnati così, alla sua maniera.

Marco Di Vaio
Nato a Roma nel 1976, Di Vaio è stato uno degli attaccanti italiani potenzialmente più forti perché ha sempre combinato tecnica, velocità, forza fisica e senso del gol. Spesso però non è riuscito a giocare costantemente ad alti livelli, anche quando ha avuto l’opportunità di militare in una grande squadra (la Juventus). Nonostante questo, Di Vaio ha segnato moltissimo in carriera, sia in Italia che all’estero (ha giocato nel Valencia e nel Monaco): 227 reti in quasi 600 partite ufficiali. Negli ultimi 4 anni ha giocato a Bologna dove ha ritrovato una grande continuità di rendimento e ha segnato molto. Di Vaio, a differenza di altri, ha già deciso il suo futuro: andrà a giocare in Canada.

Nonostante abbia segnato tantissime reti negli ultimi 4 anni con il Bologna, di cui diverse molto belle, forse il gol più bello della carriera Di Vaio lo ha segnato con la Juventus, contro il Milan, nella stagione 2003-2004.

Gennaro Ivan Gattuso
Detto “Rino”, è stata una colonna e capitano del Milan degli ultimi anni con il quale, come Inzaghi, ha vinto praticamente tutti i trofei del calcio europeo. Nato a Corigliano Calabro nel 1978, centrocampista centrale e grande interditore, è arrivato al Milan nel 1999. Gattuso è stato un giocatore non molto dotato tecnicamente, ma grazie all’impegno, al sacrificio e soprattutto alla sua straordinaria grinta è diventato titolare inamovibile del Milan e anche della nazionale italiana. Si dice che quando arrivò al Milan mangiò una lumaca durante uno dei primi allenamenti per dimostrare il suo coraggio. Anche lui, come altri calciatori che quest’anno lasceranno il Milan, non ha ancora deciso che cosa fare in futuro, ma ha già espresso più volte il desiderio di tornare a Glasgow, dove ha giocato per una stagione nel 1997-1998 con la squadra dei Rangers.

(Le foto dell’ultima partita di Seedorf, Zambrotta, Gattuso, Nesta e Inzaghi con il Milan)

Durante il suo primo derby di Milano, il 24 ottobre 1999, Gattuso si fece subito notare per la sua grinta e irriverenza. Dopo una gomitata del grande attaccante dell’Inter Ronaldo per la quale fu espulso, Gattuso andò verso di lui e molto nervosamente gli disse: “E mo’ vai fuori”.

Gianluca Zambrotta
È stato uno dei terzini italiani più forti e continui degli ultimi anni, anche se all’inizio della sua carriera giocava come attaccante. Poi, col tempo, è diventato centrocampista e infine è stato adattato a difensore. Nato a Como nel 1977, è diventato famoso con la Juventus, squadra che ha lasciato nel 2006 dopo lo scandalo detto Calciopoli, per andare al Barcellona. Dopo la Coppa del Mondo vinta con l’Italia e due anni in Spagna, è tornato al Milan per vincere lo scudetto del 2010-2011. Una delle caratteristiche fondamentali di Zambrotta è stata la sua velocità ben abbinata alla forza fisica. Anche lui ancora non sa che cosa farà, dopo l’ultima partita con il Milan che giocherà oggi.

L’ultimo gol di Gianluca Zambrotta è stato segnato proprio quest’anno, contro il Catania in casa, in una partita vinta dal Milan per 4-0.

Iván Ramiro Córdoba
Nato in Colombia nel 1976, Iván Córdoba è stato un difensore che ha giocato per molti anni nell’Inter, sin dal 2000. Difensore roccioso, si è distinto in questi anni soprattutto per la sua grande velocità. Con l’Inter ha vinto cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions League e un Mondiale per club. Il 5 maggio 2012 Córdoba ha annunciato il suo addio all’Inter al termine della stagione e il giorno dopo, in occasione del derby contro il Milan vinto per 4-2, è entrato in campo al posto di Sneijder, concedendo il suo ultimo saluto allo stadio di San Siro. Anche il suo futuro sembra molto incerto.

Uno dei (pochi) gol più belli di Córdoba è stato il 30 novembre 2008, quando ha segnato una rete molto importante per lo scudetto dell’Inter di quell’anno, contro il Napoli, in casa.

Clarence Seedorf
Olandese, nato in Suriname nel 1976, Clarence Clyde Seedorf è stato uno dei centrocampisti europei più forti degli ultimi anni. Dotato di un’ottima tecnica e di un gran tiro dalla distanza, Seedorf, che negli ultimi dieci anni ha giocato con il Milan, ha vinto tutto nella sua carriera, tanto che detiene persino il record di quattro Champions League (il maggior torneo di calcio europeo) con tre squadre diverse (Ajax, Real Madrid e due volte con il Milan). Seedorf, che parla sei lingue (olandese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo e surinamese), in Italia ha giocato anche con Inter e Sampdoria. Non sa ancora che cosa farà nei prossimi mesi, anche se si è parlato molto di un trasferimento in Brasile.

Il 21 febbraio 2004, il Milan vinse per 3-2 un derby decisivo per lo scudetto di quell’anno grazie a un gol straordinario proprio di Seedorf, a pochi minuti dalla fine di una partita in cui l’Inter era stata in vantaggio per 2-0.

Alessandro Nesta
È stato uno dei difensori più forti in Italia e nel mondo degli ultimi decenni. Nato a Roma nel 1976, in carriera ha giocato solo in due squadre: Lazio e, dal 2002, Milan. Nesta è stato un giocatore che, nonostante la sua classe, ha spesso subito problemi fisici che lo hanno bloccato più volte, soprattutto in nazionale, dove non si è mai espresso ai massimi livelli. Nonostante questo, è stato un giocatore fondamentale alla Lazio e ancor di più al Milan. Ha deciso di lasciare il Milan quest’anno proprio per le sue condizioni fisiche non ottimali, che non gli permettono di giocare tutte le partite ad alti livelli. Potrebbe andare a giocare in un campionato più facile e meno dispendioso fisicamente, come quello statunitense.

Nesta in carriera, come la maggior parte dei difensori, ha segnato molto poco. Ma nella stagione 2009-2010 ha segnato due gol fondamentali per la sua squadra in un’incredibile partita contro il Chievo, vinta dal Milan per 2-1.

Alessandro Del Piero
Nato a Conegliano nel 1974, soprannominato “Pinturicchio”, Alessandro Del Piero è stato uno degli attaccanti italiani più forti degli ultimi tempi ed è il capitano della Juventus dal 2001. Fino al 1998 ha avuto una carriera in grande ascesa, poi un grave infortunio al ginocchio lo ha limitato parecchio, ma dopo un paio di anni è tornato a giocare ad alti livelli. Per la Juventus, nel 2006 ha giocato anche in Serie B, dopo lo scandalo Calciopoli. Con 317 gol segnati in carriera tra club e nazionale, Del Piero è in assoluto il terzo miglior marcatore italiano di sempre, dietro solo a Silvio Piola (364 gol) e Giuseppe Meazza (338). Quest’anno la Juventus, la squadra con la quale ha vinto tutto e a cui arrivò nel 1993 dopo due stagioni al Padova, ha deciso di non rinnovargli il contratto, nonostante sia stato decisivo nel corso della stagione con il suo gol alla Lazio su punizione. Anche Del Piero non ha ancora deciso che cosa farà il prossimo anno: e anche per lui si parla di un trasferimento negli Stati Uniti.

Del Piero ha segnato gol bellissimi e molto importanti nel corso della sua lunga carriera, ma il primo di quelli decisivi e indimenticabili è stato nel 1994, contro la Fiorentina. La Juventus perdeva 2-0 alla fine del primo tempo, poi vinse per 3-2 con una rimonta straordinaria nel secondo tempo, completata da un gol molto bello di Del Piero, a pochi minuti dalla fine.

nella foto, Alessandro Del Piero (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)