unplugged
Whitney Houston è morta a 48 anni
È stata trovata in un albergo di Beverly Hills

Otto canzoni di Sade
Che compie oggi sessant'anni, e nonostante non sia più molto attiva va ancora di moda

Altri articoli su questo argomento
Una canzone di Alanis Morissette
Una di quando aveva già conquistato il mondo

Una canzone di Peter Frampton
E non dare mai per scontato il Novecento

Dodici canzoni di Mina
Da riascoltarle oggi che compie gli anni, visto che cantarle come fa lei è impossibile

Dieci canzoni di Eric Clapton
Compresa quella con una storia molto famosa e molto triste, da riascoltare oggi che compie 70 anni

Che fine ha fatto il basso preferito di Paul McCartney
Lo comprò nel 1961 ma poco prima che i Beatles si sciogliessero sparì nel nulla: adesso è partita una grande campagna per ritrovarlo

Il giovane David Gray ha cinquant’anni
Dodici canzoni di uno che sembra ieri che era uno dei migliori nuovi cantautori britannici

Dieci canzoni di Eric Clapton
Scelte dal tuttora direttore del Post tra le innumerevoli del leggendario chitarrista inglese, che oggi compie 80 anni

Sul processo contro Alessandro Gori
«Gori non parla di Denise Pipitone intesa come bambina scomparsa, ma di Denise Pipitone intesa come bambina scomparsa sulla quale altri hanno parlato e scritto per anni in modo morboso e ossessivo, creando a partire dal nudo dato di cronaca una persona nel senso di maschera, simulacro»

Per le celebrità vendere le proprie cose ora è normale
Con la diffusione della compravendita di usato, da Elton John a Olivia Rodrigo in molti svuotano gli armadi con aste, app e mercatini, a volte con prezzi abbordabili

I dischi dal vivo sono quasi scomparsi
Fino agli anni Novanta la storia del rock è stata fatta anche dalle registrazioni dei concerti: poi il loro mercato si è sempre più ristretto, e oggi ne escono pochissime

Scrivere Hard Rain a 20 anni, sopravvivere per altri 50
Come sapete Dylan non è andato a Stoccolma, pare avesse un impegno. Come avete forse sentito ha mandato una discepola, Patti Smith [Continua]

Orrore e balene
«La prima scoperta che ho fatto sulle balene è che ne sappiamo ancora pochissimo. Nel 1850 il poco che se ne sapeva proveniva dal sezionamento dei loro cadaveri. Credo che la ragione principale per cui "Moby Dick" arriva fino ai giorni nostri è che si pone una domanda che ci assilla da sempre, e che torna in questi mesi ad assillarci più che mai: che forma ha – dove abita – il male? Achab sente tutta l’oscurità degli abissi addensarsi nel corpo di quella balena bianca. Quando un giorno mi ci trovai vicino, a una formazione di balene, mi resi conto che non era poi un’idea così assurda»

Tic tic tic SBRANG
«L'approccio alla musica di Steve Albini promanava dalle esigenze oggettive delle band negli anni Ottanta: pochissimi soldi e un’industria musicale ostile al punk. Nella sua esperienza una band indipendente riusciva con fatica a entrare in uno studio dove doveva litigare con ingegneri del suono che cercavano di cambiarle la musica. Serviva un ingegnere del suono che garantisse l’integrità dell’approccio artistico di gente la cui unica idea strutturata di arte era suonare più violenti, brutali e sgradevoli di tutti gli altri. Lui si prese carico del compito. Assecondava i desideri di ogni artista senza fare domande e senza opporre resistenza. Il fatto di aver lavorato con rockstar monumentali come Nirvana, PJ Harvey o Jimmy Page, non intaccò il suo core business: fornire tecnologia e competenza a un prezzo abbordabile per gruppi di scarso appeal commerciale. Per questo è rimasto al centro del mondo della musica per i decenni successivi»

Storia degli scazzi tra i fratelli Gallagher
La faida famigliare più famosa del rock iniziò quando Noel entrò nella band di Liam, e contribuì a rendere gli Oasis quello che furono (e che forse saranno di nuovo)

Qualche buon disco live
Una selezione: tutti live, ma sono quelli che nel corso del 2013 ho ascoltato di più. Una selezione molto, molto soggettiva. Però magari scoprite qualcosa- [Continua]

Ayrton Senna, trent’anni fa
«Era una bella e calda giornata di primavera. Ricordo il viavai della gente, il rombo dei motori, le corse di classi minori prima di pranzo. Per la gara trovammo posto attaccati alla rete, subito prima della Villeneuve, in fondo al rettilineo dopo il Tamburello. Mi sembra di sentirlo ancora adesso – sulle braccia, negli orecchi, nello stomaco – il frastuono delle macchine al giro di ricognizione, l’eccitazione di vedere per la prima volta la Ferrari dal vivo. Poi quei cinque giri dietro alla safety car per il tamponamento di Lamy a JJ Lehto. Infine il rombo più acuto, la voce di Francesco che dice “ecco, sono ripartiti”, il grido dei motori che si avvicina. E quel proiettile, laggiù, che si schianta contro il muro, la scia della Ferrari di Berger che frulla l’alettone in aria come un coriandolo, il casco giallo reclinato, i soccorsi, l’elicottero in pista. E il silenzio. L’irreale silenzio. Un intero autodromo ammutolito»

Dylan sarà a casa per Natale
Un disco no, ormai c'è Spotify. Un dvd no, abbiamo Netflix. Un profumo te l'ho preso per il compleanno. Questo Natale mi sa che tocca a un libro [Continua]
