relativismo

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Le famiglie Auditel e altri misteri

«Ricordo ancora l’ultima volta – che poi è l’unica – in cui mi dissero: “Non preoccupatevi degli ascolti, divertitevi, sperimentate”: tempo due mesi e il programma fu chiuso. Forse non ci eravamo divertiti abbastanza. Da quel giorno ho imparato a non scherzare con i santi. Perché quella degli ascolti tv è come una religione, anzi: è una religione. E, come per tutte le religioni, in suo nome si sono commesse nefandezze, si sono combattute guerre, si è insultato, denigrato, e soprattutto si sono mandate in onda (e si mandano tuttora) cose ai limiti dell’improponibile»

Le famiglie Auditel e altri misteri

Contro il messaggio

«Romanzi con un “messaggio” più o meno esplicito sono stati scritti (basti pensare al realismo socialista) e vengono scritti tutt’oggi. Ma leggere pensando che l’autore avesse in mente fin dall’inizio una replica a qualche grande domanda, e l’abbia distillata in forma romanzata, è un modo di leggere che non riesco nemmeno a concepire. Quale sarebbe il messaggio delle "Memorie di Adriano", o di "Gita al faro"? E di "Anna Karenina"? "Non suicidatevi"? E della "Metamorfosi"? "Non trasformatevi in insetti"?»

Contro il messaggio

Vieni avanti, Critone

«Esiste un esperto di morale paragonabile a un esperto di ginnastica o medicina? Non essendo questo esperto disponibile nella realtà dobbiamo trovare in noi, attraverso un giudizio indipendente, la fonte del giusto e dello sbagliato. Il passo successivo è introdurre l'idea rivoluzionaria per cui "importante non è tanto vivere quanto vivere bene"; dove ciò corrisponde a "vivere con onestà e giustizia". Si tratta di un salto enorme: Socrate afferma che non si deve compiere ingiustizia per nessuna ragione, nemmeno rendere ingiustizia se si è subita. In sostanza, rifiuta la logica della vendetta»

Vieni avanti, Critone
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