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Confine con vista sulle “scam cities”

«Mentre prepara un’insalata di foglie di tè, Wei racconta che alla fine è stata fortunata. Ha sfiorato la schiavitù che costringe ogni giorno migliaia di persone – soprattutto birmani e cinesi – a lavorare nelle cosiddette "scam cities", le città della truffa di cui il Myanmar è costellato lungo i confini con Cina e Thailandia e da dove si cercano di contattare giocatori d’azzardo in tutto il mondo, giovani cinesi, anziani europei, donne sole americane, millennial thailandesi. Si comincia con un messaggio WhatsApp, uno è arrivato sul cellulare italiano anche a me»

Confine con vista sulle “scam cities”

L’uomo dei giochi in scatola

«Oggi sembra strano pensarlo ma furono molto importanti per l'immaginario culturale delle generazioni di ragazzi e ragazze che ci giocarono: il Monòpoli contribuì a formare la nostra idea della città, il Risiko! quella della guerra, la Barbie (e Ken) quella della donna e dell'uomo, come dimostra il successo mondiale del film di Greta Gerwig. Qualche anno fa ho scoperto che un unico filo univa tutto quanto, e portava direttamente al centro di Milano, in una casa, guarda caso, in via dei Giardini, dove abitava un certo Emilio Ceretti, l’uomo di cui nessuno oggi ricorda il nome che importò in Italia i giochi in scatola e la bambola più importanti del Novecento»

L’uomo dei giochi in scatola
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