Ok Boomer
Il tasso di preoccupazione giovanile
«E insomma, detto che dell’ansia e dell’angoscia esistono declinazioni personali le più varie e le più diverse, a me piacerebbe saperne qualcosa di più: a che punto è il vostro nodo allo stomaco, ragazzi? Avete paura del futuro: poca, tanta o nella media?»

Elianto, è giallo
«I greti e le sponde di fiumi e torrenti, qui attorno, sono gialli come se lo spirito di Van Gogh li avesse conquistati»

Ritorno al futurismo
«No, non è andata così, la cultura italiana, in tempo di democrazia, non è stata una rissa da contradaioli o un parco buoi da orientare secondo ideologia. Almeno: non lo è stata fino a qui»

Oberati di debiti
«In economia non si può barare sui numeri (la politica invece lo fa molto spesso, ignorandoli o addirittura falsificandoli), ma partendo dagli stessi, identici numeri gli analisti e i commentatori economici possono arrivare a conclusioni anche molto diverse»

Stupiteci
«Ruoli ossificati, come se niente fosse cambiato sotto il cielo dai tempi di Versailles, salvo la metratura delle stanze dove si combinano le faccende d’amore e di potere, e il calibro delle decisioni che si prendono tra le lenzuola»

I signori della truffa
«Significa che ognuno attacca come vuole e ognuno si difende come può, che la lievitazione dei falsi e delle truffe è quasi incontrollabile, che la credulità dei culturalmente indifesi è direttamente proporzionale alla fredda malafede dei costruttori di menzogne, che il furto di identità è prassi, che la comunicazione politica e l’informazione sono soggette a manipolazioni e inganni tali da orientare e forse decidere le elezioni»

Le vent nous portera
«L’uomo è comprimario della sfiga (così come della fortuna), ma non è lui che distribuisce le carte. Esistono anche sciagure non preventivabili, frutto di una somma quasi incredibile di circostanze negative che si sommano»

Riprendiamoci i cuori
«Le parole sono importanti, come disse Nanni Moretti e come ci ripetiamo in molti da un bel po’, ma altrettanto importanti sono il contesto che le ospita e l’intenzione di chi le pronuncia»

Il popolo della rete
«Come la vanga, il rastrello, la lima da unghie, il colapasta (elenco allungabile a piacere), il retino da pesca è uno di quegli oggetti che non sono segno specifico di alcuna epoca, non hanno età, e ci danno l’illusione che almeno qualche traguardo definitivo l’umanità l’abbia raggiunto»

Ridere, delle follie del mondo
«Che si può fare di utile e di intelligente, se non, come si dice nei peggiori bar del nostro paese, pigliarli per il culo? È la via migliore, tra l’altro, per non guastarsi l’umore»

Disciplina olimpica
«Le uniche Olimpiadi da giornalista le ho fatte a Los Angeles nel 1984. Avevo l’età degli atleti, per dire quanto tempo è passato. A differenza di loro fumavo molto e per stare sveglio la notte e dettare i miei articoli all’Unità bevevo ettolitri di Coca-Cola»

In una mano il forcone, nell’altra il mondo
«Borbottare è lecito, criticare è utile, solo a patto che ci rendiamo conto della sensazionale epoca nella quale noi, non altri, abbiamo messo piede per primi. Abbiamo acceso un fuoco di impensabile fascino, maneggevolezza, comodità, sapienza (volendo). Godiamocelo. Almeno ogni tanto, felicitiamoci con noi stessi»

Solo per fare incazzare mezzo paese
«È un capo ultras, il Salvini, che la povera politica italiana ha promosso a capo di partito. Su Malpensa ha stretto i tempi per potere avere la soddisfazione di fare lui l’annuncio, in quanto ministro dei Trasporti: alla faccia di chi non lo gradisce, l’aeroporto internazionale di Milano porterà il nome di Berlusconi»

Affar nostro
«Rimango dell’opinione che Biden non avrebbe dovuto mettere nel conto un secondo mandato (Trump, nemmeno il primo)»

Rispettare la vecchiaia
«Si è più vicini alle nuvole che alla società, da una certa età in poi. Spero che qualcuno mi avverta, quando sarà il mio momento, che è meglio guardare le nuvole»

Esistono ancora i campi
«Montagne di cibo mediocre riempiono i carrelli dei frettolosi (ovvero di noi tutti). Non esiste etichetta che riporti il salario orario di chi ha curato o raccolto quel cibo. Abbiamo imparato a fare un poco più di attenzione ai possibili veleni, additivi a rischio, coloranti non richiesti, possiamo orientarci tra bio e non bio, ma dei costi sociali di quello che mangiamo siamo completamente all’oscuro»

Comunque belli
«La bellezza senza sforzo, senza calcolo, di Françoise Hardy rimanda all’epoca – privilegiata – nella quale sembrò che un filo (appena un filo) di mascara, un paio di jeans, i capelli al vento e una macchina usata bastassero per mettersi in cammino, a condizione che si avessero vent’anni»

E in alto i cuori
«Dicevamo: la democrazia. Generosa con i suoi nemici. Incapace per natura, per statuto, di essere intollerante con gli intolleranti. Questa è la sua prerogativa fondamentale, ciò che la distingue nel profondo, nella teoria come nella prassi, dalle dittature e dal totalitarismo»

Sono solo momenti
«Dicono, quelli che ci sono passati, che anche in guerra, anche sotto i bombardamenti, anche nella malattia più severa, nella penuria più dura, ci sono momenti nei quali la vita risplende»

La chiamavano lotta di classe
«Oggi solo evocare il nome di quell’autostrada indica qualcosa di vecchio. Di novecentesco. Da casello a casello, nessuno la percorre più»
