radical chic
Sul treno che torna
«Avendo passato quindici giorni al centro di un’attenzione mediatica cento volte superiore al limite tollerabile da una persona normale, potete immaginare che nelle vesti di Peraltro Capopopolo, per fortuna dismesse per sempre, io abbia imparato un sacco di cose, alcune belle, alcune brutte»

Lessico spicciolo per populismi
Il linguaggio populista è ormai trasversale, con diverse coloriture a seconda dei contesti in cui si radica e germoglia [Continua]

«Non c’è alcun merito ad avere merito»
Lo sostiene uno dei protagonisti del nuovo romanzo di Giacomo Papi, un giallo satirico sui soldi e sulla lotta di classe: si intitola “La piscina”

La solitudine del caftano

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Dal banco del saloon

Happydemia è una satira sull’Italia del coronavirus
Il nuovo libro di Giacomo Papi racconta con umorismo un mondo immaginario alle prese con l'epidemia dove prospera una multinazionale che consegna psicofarmaci

«Esco, serve niente?»
«E dunque spesso rimugino su quanto leggera, forse vacua, sia la mia pretesa di uscire ogni mattina. Un poco mi sento in colpa. A volte penso che, nel cumulo di ore spese, lungo la vita, a cazzeggiare in giro per la strada, avrei potuto scrivere l’Iliade, ammesso di avere un talento omerico»

Il re è nudo su Instagram
«Non c’è giorno e non c’è evento anche trascurabile che non meritino qualche frasetta e nei casi più sciagurati qualche cuoricino o uno di quegli emoticon che farebbero sembrare puerile anche Mosè, o Tamerlano, o Leonardo da Vinci»

Communisti così
Quando eravamo all’università c’era un mio amico che si diceva di destra, e la principale espressione del suo essere di destra [Continua]

In una mano il forcone, nell’altra il mondo
«Borbottare è lecito, criticare è utile, solo a patto che ci rendiamo conto della sensazionale epoca nella quale noi, non altri, abbiamo messo piede per primi. Abbiamo acceso un fuoco di impensabile fascino, maneggevolezza, comodità, sapienza (volendo). Godiamocelo. Almeno ogni tanto, felicitiamoci con noi stessi»

Benvenuti alla fine di un mondo
«Oggi voglio solo salutare insieme a voi, in via definitiva, il passato mio e di molti altri»

I rompibolle
Ma voi come fate quando vi rendete conto che tra i vostri contatti, nella vostra bolla di Facebook o di Twitter, ne saltano fuori alcuni [Continua]

Un politico scarso
Una specie di editoriale

Cosa vedere al Salone del Libro nel weekend
Una selezione di eventi interessanti dal (lungo) programma per sabato e domenica, a Torino

Che ne sappiamo davvero di Giacomo Matteotti?
«La sua modernità sta nell’aver inteso che allora come oggi il fascismo non è soltanto questione di ideologia, ma anche di opportunismo, inettitudine amministrativa e abuso di potere. Il suo radicalismo senza enfasi è sempre suonato, in Italia, come un’anomalia. Era puntiglioso, trasparente, attaccato ai numeri. Non inseguiva l’avversario sul terreno della retorica. Il suo modello sfugge persino al conformismo delle opposizioni, perché non offre una retorica consolatoria o fintamente agguerrita. Eppure era temutissimo da Mussolini, proprio perché riconosceva l’efficacia di quello stile nitido ma intransigente»

Comunque belli
«La bellezza senza sforzo, senza calcolo, di Françoise Hardy rimanda all’epoca – privilegiata – nella quale sembrò che un filo (appena un filo) di mascara, un paio di jeans, i capelli al vento e una macchina usata bastassero per mettersi in cammino, a condizione che si avessero vent’anni»

Elianto, è giallo
«I greti e le sponde di fiumi e torrenti, qui attorno, sono gialli come se lo spirito di Van Gogh li avesse conquistati»

Girerai il mondo

Orsi, lupi e cautele
