mistero togo

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Il mistero dei saloni per unghie

«Ci vogliono ore e ore di manicure e momenti di silenzio condivisi perché sorga qualche piccola confidenza o un saluto più affettuoso degli altri con le ragazze cinesi che ci lavorano. Ma tra i due mondi rimane una distanza incolmabile. Anche se le pelli si toccano, le persone non si toccano mai per davvero. Un giorno però ho un colpo di fortuna inaspettato. Sara è impegnata. Mi farà le unghie Elena. Una ragazza nuova. Scopro che parla perfettamente l’italiano. E scopro anche, quasi subito, che il mistero è apparente, e scompare se appena guardiamo»

Il mistero dei saloni per unghie

Romanzi che invecchiano in fretta

«La rapidità del cambiamento tecnologico minaccia il territorio del romanzesco, che è definito dai confini del mistero: un viaggiatore si smarrisce; appare in città un visitatore misterioso; due amanti sono separati da una distanza incolmabile. Ma il senso della tecnologia di oggi è far ritrovare chi si smarrisce, disperdere i misteri, colmare le distanze. Quindi il romanzesco cerca territori al di fuori della contemporaneità. Forse non è un caso se ultimamente la narrativa sembra guardare all’indietro»

Romanzi che invecchiano in fretta

L’altro libro sul male di Truman Capote, nato cent’anni fa

«È un segreto ben custodito, ma a distanza di quattordici anni da A sangue freddo, Capote decise di addentrarsi di nuovo in una terra di nessuno per raccontare una serie di omicidi e cercare il senso del mistero dietro a un gesto criminale. Una serie di persone comincia a ricevere per posta una piccola bara di legno, intagliata a mano, che all’interno custodisce una fotografia dove sono ritratte. È un avvertimento. Di lì a poco, le persone vengono assassinate con metodi agghiaccianti»

L’altro libro sul male di Truman Capote, nato cent’anni fa
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