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Mappa dei libri con le mappe

«Nei libri, soprattutto in quelli “per ragazzi” (e ragazze!), la mappa di solito si trova all’inizio. Le ricordo bene queste mappe, a volte su fogli più grandi del libro, incollati alla controcopertina o inseriti in una tasca di cartoncino. Li dovevi distendere con un gesto rituale, facendo attenzione a non sdrucirli: le linee di piegatura erano già tanto consumate da esporre una peluria di fibre. Era proprio la mappa a dare al libro la patente di “libro per ragazzi”, cioè tuo. Ogni mappa è una promessa, è una mappa del tesoro. Ma la verità è che la mappa è essa stessa il tesoro: perché là fuori, nella realtà, il tesoro non è detto che lo trovi»

Mappa dei libri con le mappe

Per una storia universale delle trame

«Quando si è cominciato a raccontare come sa fare Quentin Tarantino in “Pulp Fiction"? Tra il 1215 e il 1230, con il lunghissimo ciclo di romanzi su Lancillotto e il Graal, in cui si intreccia un numero strabiliante di avventure in successione, in simultanea, con flashback e flashforward. Se gli autori del ciclo erano chierici, è certo che avessero dimestichezza con le cronache diagrammatiche, la cui principale novità consisteva appunto nel mettere in parallelo – cioè rappresentare in simultanea sulla pagina – più linee narrative»

Per una storia universale delle trame
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