Le liste con i candidati dei principali partiti italiani per le elezioni europee

Partito per partito e divise per circoscrizione: ci sono Meloni e Schlein, ma anche il generale Roberto Vannacci e Ilaria Salis

Roberto Vannacci, Carlo Calenda, Elly Schlein, Matteo Renzi e a destra Giorgia Meloni (Foto: ANSA)
Roberto Vannacci, Carlo Calenda, Elly Schlein, Matteo Renzi e a destra Giorgia Meloni (Foto: ANSA)
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Entro le 20 del primo maggio i partiti italiani dovevano consegnare le liste dei propri candidati alle prossime elezioni europee, per cui si voterà l’8 e il 9 giugno. Le elezioni serviranno a eleggere i 76 membri del parlamento europeo che spettano all’Italia (su un totale di 720), i quali influenzeranno poi in base alle alleanze con i partiti degli altri paesi europei la composizione della prossima Commissione europea, cioè l’organo esecutivo dell’Unione (una specie di governo, anche se con competenze ridotte).

Per le elezioni europee il territorio italiano è diviso in cinque circoscrizioni: Nordovest, Nordest, Centro, Sud e Isole. Ogni partito presenta una lista diversa di candidati in ciascuna circoscrizione, ma uno stesso candidato o una stessa candidata possono essere inseriti nelle liste di più circoscrizioni contemporaneamente (anche tutte). La legge elettorale italiana prevede per le europee un sistema proporzionale puro: significa che un partito che prende il 10 per cento dei voti ottiene il 10 per cento dei seggi previsti per ogni circoscrizione. Per partecipare a questo conteggio però c’è una soglia di sbarramento al 4 per cento: i partiti che prendono di meno, quindi, non hanno diritto a nessun seggio nel parlamento europeo.

Con il voto può essere espressa la preferenza, scrivendo il nome di candidati e candidate accanto ai simboli dei partiti: le liste elettorali sono importanti proprio perché elettori ed elettrici potranno scegliere per chi esprimere una preferenza a partire da queste. Si possono esprimere fino a tre preferenze, ma se sono almeno due devono essere diverse per genere (non si può insomma votare solo uomini o solo donne). Di seguito ci sono le liste dei principali partiti italiani in ordine di consenso nei più recenti sondaggi, e sono suddivise per partito.

Fratelli d’Italia
Come annunciato, il partito che al momento è il più popolare nel paese ha deciso di presentare come capolista in tutte le circoscrizioni la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che però in caso di elezione rinuncerà certamente all’incarico per il conflitto con il suo ruolo a capo del governo. Oltre a lei tra i nomi più noti nelle liste c’è quello di Carlo Fidanza, che è già europarlamentare dal 2019 ed era stato anche capo delegazione di FdI al parlamento europeo: si era però autosospeso dagli incarichi di partito (non da europarlamentare) per via di un’inchiesta del giornale Fanpage che ipotizzava che Fidanza cercasse finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale. La procura di Milano aveva aperto un’inchiesta che è stata archiviata a febbraio. Nel frattempo Fidanza aveva anche patteggiato in un processo per corruzione.

Tra i politici più noti candidati da Fratelli d’Italia c’è anche Vittorio Sgarbi nella circoscrizione Sud, che ha da poco dato le dimissioni da sottosegretario al ministero della Cultura, dopo molte polemiche con il ministro Gennaro Sangiuliano per via dei suoi molti altri lavori collaterali a quello di sottosegretario e per alcune questioni legali.

Partito Democratico
La segretaria Elly Schlein si è candidata come capolista in due circoscrizioni, Centro e Isole. Al Sud la capolista è la nota giornalista Lucia Annunziata, mentre al Nordest è il presidente dell’Emilia-Romagna e presidente del partito Stefano Bonaccini. Al Nordovest la capolista è Cecilia Strada, ex presidente dell’ong Emergency. Tra gli altri candidati più noti ci sono l’attuale capodelegazione al parlamento europeo Brando Benifei, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il deputato Alessandro Zan, l’europarlamentare uscente Alessandra Moretti.

Movimento 5 Stelle
Non si è candidato il leader del partito Giuseppe Conte e nelle liste ci sono pochi nomi noti: tra i più rilevanti c’è l’ex presidente dell’INPS Pasquale Tridico, capolista al Sud. Al Centro invece la capolista è l’ex calciatrice e allenatrice di calcio Carolina Morace.

Forza Italia
Il segretario del partito e ministro degli Esteri Antonio Tajani si è candidato come capolista in tutte le circoscrizioni tranne che nelle Isole, dove c’è l’ex europarlamentare del PD Caterina Chinnici, da poco passata in Forza Italia. A Nordovest è seconda in lista Letizia Moratti, ex sindaca di Milano tornata in Forza Italia dopo aver perso le regionali in Lombardia sostenuta da una coalizione di centro. A Nordest invece c’è il deputato ed ex sindaco di Verona Flavio Tosi.

Lega
Nella Lega la candidatura fin qui più discussa è stata senz’altro quella del generale Roberto Vannacci, diventato noto la scorsa estate dopo essersi autopubblicato un libro con molti passaggi omofobi, razzisti, sessisti e in generale ritenuti offensivi da molti. È candidato in tutte le circoscrizioni ma è capolista solo al centro e al sud (è secondo in lista nelle isole). La candidatura di Vannacci è stata molto osteggiata e criticata anche all’interno del partito. C’è poi il senatore Claudio Borghi ed è stata riconfermata Silvia Sardone, europarlamentare dal 2019 e in questi giorni attiva in una campagna elettorale piuttosto spregiudicata. A Nordest alla fine non è stata inserita come capolista, ma come quinta in lista, Anna Maria Cisint, sindaca del comune di Monfalcone (in Friuli Venezia Giulia, provincia di Gorizia) che negli ultimi anni ha acquisito una certa notorietà per una serie di provvedimenti e commenti islamofobi. Nelle liste non c’è invece il leader del partito Matteo Salvini, che si candidò nel 2019 ottenendo moltissimi consensi: probabilmente la decisione è dovuta al recente grosso calo della sua popolarità.

Stati Uniti d’Europa
È la lista che unisce +Europa e Italia Viva, e si candidano entrambi i leader dei due partiti: Emma Bonino, più volte parlamentare e ministra ma attualmente senza incarichi istituzionali; e Matteo Renzi, che attualmente è senatore ma ha già detto che rinuncerà all’incarico per andare al parlamento europeo, se sarà eletto. Bonino è capolista al Nordovest e seconda in lista al Centro, mentre Renzi è ultimo in lista in tutte le circoscrizioni (a parte nel Nordest, dove non è candidato). Oltre a loro c’è anche l’ex ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova e il giornalista a lungo esponente dei radicali Marco Taradash.

Alleanza Verdi e Sinistra
La candidatura di cui si è parlato di più è stata quella di Ilaria Salis, la donna italiana in detenzione preventiva in Ungheria da oltre un anno. È capolista al Nordovest e seconda nelle Isole, dove invece il capolista è l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino sarà invece capolista al centro. Al Sud è capolista l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, che ha da poco annunciato anche di volersi ricandidare a sindaco a Riace.

Azione
Alla fine Carlo Calenda, leader e fondatore di Azione, ha deciso di candidarsi, nonostante inizialmente avesse detto che non lo avrebbe fatto, ritenendo scorretta la pratica adottata spesso dai leader politici di presentarsi alle europee per attirare voti e poi rinunciare agli incarichi ottenuti. Sarà capolista ovunque tranne che al Nordovest, dove ci sarà invece la deputata ed ex ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti. Tra i candidati più noti di Azione c’è poi l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’ex presidente della Basilicata Marcello Pittella, da poco eletto consigliere alle ultime regionali in Basilicata con moltissime preferenze.

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