Ignazio Marino era quasi certo di non fare più politica

Annunciando la candidatura alle elezioni europee ha detto che, dopo l'esperienza da sindaco di Roma, aveva chiesto a un'amica di sparargli a un polpaccio se ci avesse riprovato

Ignazio Marino arriva in bicicletta alla conferenza stampa di Alleanza Verdi e Sinistra a Roma (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)
Ignazio Marino arriva in bicicletta alla conferenza stampa di Alleanza Verdi e Sinistra a Roma (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

Ignazio Marino, medico chirurgo ed ex sindaco di Roma, ha annunciato la propria candidatura alle elezioni europee del prossimo giugno con Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). Nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede romana dell’Associazione stampa estera, Marino ha elencato le questioni che vorrà affrontare se sarà eletto, dal cambiamento climatico ai problemi legati «alla gestione dell’immigrazione».

Marino ha detto di avere pensato a lungo alla politica negli ultimi anni, nonostante nel 2015 si fosse dovuto dimettere da sindaco di Roma in seguito alle forti pressioni della sua stessa maggioranza politica.

Dopo quell’esperienza era tornato a lavorare negli Stati Uniti e aveva deciso di non fare più politica, come ha raccontato nel corso della conferenza stampa:

Feci promettere a una mia amica, che è una suora però è una persona davvero straordinaria, che se mi fosse di nuovo venuto in mente di candidarmi a qualunque elezione si comprasse una pistola di calibro piccolo e mi sparasse nel polpaccio. Perché essendo chirurgo so che uno che non usa la pistola se ti spara nella coscia ti può fare anche danni grossi, invece nel polpaccio ti fa solo tanto tanto male.

Marino ha spiegato che le cose sono cambiate negli ultimi mesi e di avere visto le elezioni europee come un’occasione per tornare a occuparsi di politica. Dopo averne discusso con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che stanno lavorando alla lista di persone candidate per AVS, Marino ha quindi deciso di candidarsi nella circoscrizione Italia centrale che comprende Toscana, Umbria, Marche e Lazio.