Un po’ di cose scientifiche da tenere d’occhio nel 2021

La pandemia da coronavirus, certo, ma anche il clima, le cellule staminali e molti arrivi su Marte, nell'elenco preparato da Nature

La pandemia da coronavirus ha attirato buona parte delle attenzioni intorno alle notizie di scienza quest’anno, anche se numerose altre cose sono successe nel mondo della ricerca. Il 2021 che sta per iniziare probabilmente non sarà da meno, con i temi legati alla COVID-19 al centro dell’attenzione, e che potrebbero mettere in secondo piano molte altre attività scientifiche. In vista dell’inizio del nuovo anno, Nature, una delle riviste scientifiche più famose e rispettate al mondo, ha preparato un elenco provando a prevedere quali saranno i temi scientifici più importanti e da tenere d’occhio nel corso del 2021.

Clima
Proprio a causa della pandemia, quest’anno le notizie sul cambiamento climatico hanno avuto meno spazio, non solo sui giornali, ma anche nel dibattito politico e tra i leader mondiali. Le cose dovrebbero cambiare nel 2021, soprattutto grazie all’inizio della presidenza di Joe Biden, che ha già annunciato in più occasioni di voler riportare il riscaldamento globale al centro delle attività di governo degli Stati Uniti, dopo i quattro anni di presidenza Trump con numerose decisioni in senso contrario, rispetto a quanto ormai dimostrato dai ricercatori sul ruolo delle attività umane nel cambiamento climatico.

Biden intende riportare gli Stati Uniti nell’Accordo di Parigi sul clima, il più importante patto per limitare le emissioni inquinanti concordato dalla maggior parte dei paesi negli ultimi anni, e avere pronti nuovi approcci e politiche in tempo per la prossima riunione sul clima delle Nazioni Unite, che si terrà a Glasgow, in Scozia, a novembre del 2021. Sarà un’occasione importante per andare oltre l’Accordo di Parigi con nuovi impegni per la riduzione delle emissioni dei gas serra, come l’anidride carbonica, tra le principali cause del riscaldamento globale.

Cina e Unione Europea hanno intenzione di raggiungere l’obiettivo di un bilancio a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2050-60; gli Stati Uniti potrebbero annunciare un piano simile.

Pandemia / 1
Anche se è passato quasi un anno dal suo inizio, ci sono ancora molti aspetti da chiarire su come sia iniziata la pandemia da coronavirus. Per il 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha in programma di inviare in Cina un gruppo di lavoro che comprenda epidemiologi, virologi e altri ricercatori per scoprire come il coronavirus sia passato dagli animali a noi, e attraverso quali passaggi intermedi.

Le prime indagini si concentreranno sul commercio di carni e animali del mercato all’ingrosso di Huanan, a Wuhan, la città cinese dove si pensa abbia avuto inizio la pandemia. Le ricerche saranno poi estese alla ricostruzione degli altri passaggi che portarono i primi contagi a causare un’epidemia e poi la pandemia con cui facciamo i conti oggi. L’indagine potrebbe richiedere anni, ma potrebbe fornire importanti informazioni per ridurre il rischio che un giorno la stessa dinamica si ripeta con un altro virus.

Pandemia / 2
La fine del 2020 è stata accompagnata dall’autorizzazione dei primi vaccini contro il coronavirus, sviluppati in meno di un anno e già impiegati tra la popolazione. Solo a partire dai primi mesi del 2021 sapremo però se la loro efficacia nella comunità sarà comparabile a quella, molto alta, rilevata nel corso dei test clinici. Arriveranno inoltre diversi altri vaccini, ora nella fase finale di sperimentazione, e basati su sistemi diversi e più tradizionali rispetto a quelli di Pfizer-BioNTech e di Moderna.

Non solo avremo conferme o smentite sull’efficacia, ma inizieremo anche a capire se i vaccini portino a una protezione nel medio-lungo periodo contro il coronavirus. Scopriremo inoltre se davvero le aziende farmaceutiche riusciranno a mantenere i ritmi serrati annunciati per la produzione di miliardi di dosi, richieste praticamente da qualsiasi governo del pianeta.

Open access
Il 2021 potrebbe inoltre segnare un cambiamento importante nel modo in cui si condividono i risultati delle ricerche scientifiche. Sarà infatti messo a disposizione della comunità scientifica un nuovo sistema ad accesso aperto (“open access”) che raccoglierà gli studi di alcune delle più grandi organizzazioni che finanziano la ricerca, come la statunitense Bill & Melinda Gates Foundation, l’ente benefico britannico Wellcome Trust e il Consiglio dei Paesi Bassi per la ricerca (NWO).

A partire da gennaio, le ricerche rese possibili dai loro finanziamenti dovranno essere disponibili da subito e fruibili gratuitamente da tutti. L’iniziativa si chiama “Plan S” e potrebbe cambiare il funzionamento di numerose riviste scientifiche.

Cellule staminali
L’Associazione internazionale per la ricerca sulle cellule staminali è un’organizzazione indipendente con sede negli Stati Uniti ed è considerata uno degli organismi più autorevoli nel settore. Nel 2021 pubblicherà un’attesa serie di nuove linee guida sulle staminali, le cellule in grado di trasformarsi in diversi tipi di altre cellule a seconda delle circostanze, e ritenute un’importante risorsa per lo sviluppo di nuove terapie e trattamenti contro malattie per le quali a oggi non c’è cura.

Le nuove linee guida comprenderanno indicazioni sull’impiego delle staminali per ottenere strutture che somigliano alle fasi iniziali dell’embrione. Strutture di tipo embrionale di questo tipo, che non impiegano embrioni veri e propri, dovrebbero consentire di superare le limitazioni legali imposte in alcuni paesi sullo studio degli embrioni in vitro (quindi in laboratorio) oltre due settimane dalla fecondazione. La possibilità di avere periodi più lunghi di analisi potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere meglio le circostanze che causano aborti spontanei nelle fasi iniziali della gravidanza.

Alzheimer
Il 2021 potrebbe essere l’anno dell’aducanumab, un anticorpo monoclonale prodotto dall’azienda farmaceutica Biogen, che si lega all’amiloide, un accumulo proteico nel cervello che secondo alcuni ricercatori potrebbe essere alla base della malattia di Alzheimer. I test clinici sul farmaco hanno però dato esiti contrastanti e quest’anno un gruppo consultivo indipendente della Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa che si occupa di farmaci negli Stati Uniti, ha sollevato dubbi sull’efficacia del sistema.

Spazio
Marte sarà una meta piuttosto inflazionata il prossimo anno. Oltre al rover Perseverance della NASA in arrivo sul pianeta il 18 febbraio, dovrebbe raggiungere Marte anche la missione Tianwen-1 della Cina, con un robot automatico che potrebbe toccare il suolo marziano verso aprile. Se tutto dovesse andare come nei piani, sarebbe il primo robot prodotto dal programma spaziale cinese a esplorare Marte.

A ottobre del 2021 dovrebbe invece realizzarsi il lancio del James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale più potente di sempre, che ha subìto in questi anni innumerevoli ritardi e rinvii. È stato realizzato dalla NASA in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Canadese. Avrà una sensibilità molto maggiore rispetto al telescopio spaziale Hubble e potrebbe consentirci di effettuare osservazioni con una definizione senza precedenti.

Gruppi di astrofisici in Europa, Australia e nel Nord America sono al lavoro per dimostrare un nuovo modo per rivelare le onde gravitazionali, sfruttando i segnali emessi dalle stelle di neutroni. Ci sono già stati buoni precedenti, ma nel 2021 si potrebbero ottenere nuove evidenze che potranno aiutarci a localizzare e studiare grandi eventi cosmici.

E Brexit
Il Regno Unito uscirà completamente dall’Unione Europea entro la fine di quest’anno, con molte conseguenze per la ricerca. Cambieranno molte cose non solo per i progetti già avviati, ma anche per le migliaia di ricercatori che li seguono da anni, o che avvieranno nuove collaborazioni internazionali. Come per diversi altri ambiti, conosceremo gli effetti di questi cambiamenti dovuti a Brexit solo l’anno prossimo, e le incertezze non mancano.