Whitney: Can I Be Me

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Ma come fanno i centurioni

«Il terzo centurione non vuole dirmi quanto guadagna al mese, ma ci tiene a sottolineare che lui è un tipo serio. “I delinquenti ce rovinano la piazza, ce stanno gli abusivi… io al lavoro mio ce tengo”. Centurioni abusivi? “Be’, perché si stupisce? Questo è un buon lavoro”. “Lo consiglierebbe a un ragazzo in cerca di occupazione?” “Sì, ma devi sape’ le lingue”. Dice, impettito. “E se Musk e Zuckerberg venissero davvero a sfidarsi al Colosseo?”

Ma come fanno i centurioni

Istruzioni per (non) cambiar vita

«Sono arrivata in Grecia senza conoscere nessuno, dopo aver fatto piroettare uno dei miei mappamondi. Quando è iniziata la pandemia, ero lì a disfare gli scatoloni, tutta contenta di non essere a Milano nel mio bilocale al quarto piano senza ascensore. Mi sentivo un po’ in colpa perché potevo scorrazzare nel verde. Il coprifuoco è stato un po’ una noia ma va be’. Non ho imparato a panificare, ho vissuto nutrendomi di patate al forno e pastasciutta. Appena arrivata mi sono detta: “Evviva, faccio l’orto, imparo tutto sui pistacchi”. Al secondo anno mi ero già stufata»

Istruzioni per (non) cambiar vita

Mussolini e la televisione

«È il 1932. Mussolini sta facendo un giro per l’Italia per celebrare i dieci anni della marcia su Roma. Il “Radiocorriere” racconta che al Palazzo dell’Elettricità di Torino gli fu mostrato un piccolo esperimento di trasmissione a distanza. Il delegato Eiar scrive su una lavagna alcune “parole che vengono graficamente trasmesse nell’attimo stesso che la mano commossa le traccia“. Quali sono queste parole? Be’, ovvio: “Evviva il Duce!". Mussolini ascolta compiaciuto, approvando “l’arditismo della similitudine, insieme scientifica e poetica, dell’Italia raffigurata come una cellula irradiante energia”»

Mussolini e la televisione
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