rabbia
Memorie di Bologna, amnesie su Tian’anmen
«Nel 1989 studiavo all’Università Normale di Pechino e fui testimone dell’ingresso dei carri armati e della loro brutalità. Oggi in Cina chi non può dimenticare, come i familiari delle vittime, vive nell’isolamento. Non esiste come a Bologna una lapide con una lista dei nomi delle vittime. Con il processo a Chow Hang-tung, la memoria devastante di quei giorni non può più essere pubblica neppure a Hong Kong»

In Asia le proteste le fanno i giovani
E spesso riescono a rovesciare i governi: negli ultimi anni è successo in Sri Lanka, in Bangladesh e ora anche in Nepal, con modalità per molti versi simili

Di certo su Tyler Robinson sappiamo solo che stava tantissimo online
I pochi elementi noti sul presunto assassino di Charlie Kirk non bastano per collocarlo a destra o a sinistra, ma suggeriscono in quali angoli di internet si era radicalizzato

Nulla è inevitabile tranne la morte, le tasse e l’abbonamento a Sky
«Un paio di settimane fa mi sono accorto di avere due diversi abbonamenti a Sky: avevo dimenticato di disdire quello relativo a una casa dove non abito più. E stavo pagando da due anni (per mia colpa) un abbonamento inutilizzato»

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Che forma ha il progresso alle isole Gili, Indonesia
«Come si misura l’arretratezza di un posto? Qui sembra impossibile. Perché basta lasciare la strada che cinge l’isola e addentrarsi nei sentieri sconnessi e fangosi che penetrano verso l’interno per scoprire come l’estasi fatiscente di hotel, ristoranti e centri massaggi del lungomare sia un fondale fantasmagorico che copre uno sprofondo di miseria vera»

Storie comuni di foto condivise senza consenso
Dal marito, dal fidanzato o da un caro amico: quattro donne hanno raccontato al Post quel che è successo quando l'hanno scoperto

Una canzone di Lucio Dalla, di nuovo
Ma noi guardiamo il bicchiere mezzo pieno, facendo finta

La Danimarca si è scusata per le spirali contraccettive imposte alle inuit
La prima ministra danese ha definito «discriminazione sistematica» la pratica portata avanti tra gli anni Sessanta e Settanta in Groenlandia

Che sito è Phica.net, dove molte donne hanno trovato le loro foto
Esisteva dal 2005: dopo anni di denunce a vuoto, ne hanno parlato alcune politiche e influencer famose coinvolte e gli amministratori l'hanno chiuso

Guida alla Mostra del cinema di Venezia
Le cose da sapere sui film in concorso, su quelli italiani e sulle celebrità attese per l'82esima edizione, che comincia oggi

Otto minuti di grande caos agli US Open
Un fotografo in campo, il tennista Daniil Medvedev che dà di matto e il pubblico che fa baccano per bloccare la partita

Ritratto di “Animal Farm” a ottant’anni
«Respingevo l’idea che il Gatto, il senza nome, fosse antipatico. Stalin-Napoleone mi faceva rabbia. Compativo e sostenevo Trockij-Palla di Neve. Esultai quando lo Zar-Jones venne spodestato. Suppongo, ripensandoci, che dentro di me infuriasse una guerra di letture, una guerra di libri contro libri»

Un uomo che nel 2021 fuggì con i figli nei boschi della Nuova Zelanda ancora non si trova
Ricerche della polizia e avvistamenti sono stati inutili: per la prima volta la famiglia ha dato un’intervista per invitarlo a tornare

Nuova Delhi dovrà togliere migliaia di cani randagi dalle strade
E metterli in nuovi canili: lo ha deciso la Corte suprema indiana, dicendo che sono pericolosi per gli abitanti

I grandi dibattiti di Internet non sono grandi e non sono dibattiti
Anche lo spunto più debole può diventare una discussione prevedibile con posizioni assurde e senza interlocutori reali

Adam Sandler non ha sempre fatto il bambinone
In mezzo alle tante commedie dozzinali ha dimostrato di saper fare i ruoli drammatici, in una carriera piuttosto unica

Cose difficili da dire
«La parola, oggi, è più inflazionata, più corriva, più inquinata? Io credo di sì. E a ben vedere, per tirare fuori da quella guazza ribollente un pensiero limpido ci vuole una fatica notevole: sicuramente maggiore che in passato»

Cosa provi se il tuo nome finisce in un’inchiesta
«Dalla mattina di ottobre in cui sono finita sui giornali come complice di una rete di dossieraggio internazionale, ho vissuto immersa in una nebulosa mentale, impegnata in un refresh ossessivo su Google News alla ricerca di risposte. Il problema era che si pretendeva che le risposte le dessi io»

I due uomini che abbatterono “l’albero di Robin Hood” nel Regno Unito sono stati condannati a 4 anni e 3 mesi di carcere
