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  • Domenica 7 aprile 2019

Il Pakistan ha un grosso problema con i finti medici

Ce ne sono circa 800.000 in tutto il paese, e quando la polizia li scopre deve anche fare i conti con la rabbia dei loro pazienti

Un finto dentista visita un paziente nel suo studio di Lahore, in Pakistan (AP Photo/B.K.Bangash)
Un finto dentista visita un paziente nel suo studio di Lahore, in Pakistan (AP Photo/B.K.Bangash)

Si stima che nelle aree rurali e più povere del Pakistan operino circa 600mila finti medici: persone che millantano di essere qualificati per la professione, ma che nel migliore dei casi hanno studiato per essere assistenti farmacisti ed esercitano abusivamente la professione medica. Si tratta di un fenomeno enorme che va avanti da anni e che le lacune del sistema sanitario del paese hanno aiutato a far crescere. Ne ha parlato recentemente l’Economist, raccontando i tentativi del governo di provare a portare sotto controllo la situazione: una cosa che però non piace a tutti.

Molte delle persone che si fingono medici non hanno nessuna qualifica o esperienza per visitare, diagnosticare e prescrivere cure ai loro pazienti. Spesso sono solamente farmacisti, omeopati o erboristi che provano a guadagnare qualcosa di più. Secondo una commissione sanitaria della provincia del Punjab – dove si stima operino circa 80.000 falsi medici – la diffusione del problema sta mettendo in pericolo non solo la salute dei singoli pazienti, ma anche di tutti gli altri abitanti del paese. I bassi standard sanitari, il ricorso a iniezioni di steroidi anche per i più piccoli disturbi e il riutilizzo di siringhe non sterilizzate stanno aumentando la diffusione di malattie trasmesse per via ematica, come l’epatite C. Inoltre nelle “cliniche” dei finti medici vengono prescritti antibiotici con grande facilità, facendo innalzare il rischio di resistenza agli antibiotici nella popolazione.

Scoprire un falso medico, ha spiegato l’Economist, non è però una cosa facile. Molti di loro collaborano con veri medici che, in cambio di una percentuale sui profitti, prestano loro le credenziali per poter svolgere il lavoro. Inoltre quando si verifica una retata della polizia, gli altri finti medici che operano nella zona lo vengono a sapere quasi immediatamente, e chiudono la loro clinica prima che possano essere scoperti.

Uno di questi finti medici è Mohammad Zahid, un uomo scoperto mentre stava visitando abusivamente alcuni pazienti in un’operazione di polizia condotta da un dipartimento creato appositamente per combattere i finti medici, nel Punjab.  L’Economist ha raccontato che quando la polizia è arrivata nel suo studio, i pazienti però erano tutt’altro che contenti che la truffa fosse stata scoperta. L’assistenza sanitaria pubblica in Pakistan, infatti, non funziona bene ed è piuttosto costosa, cosa che spinge molti pakistani ad affidarsi ai finti medici, che offrono tariffe più basse. In certe aree del paese, inoltre, mancano spesso i medici del sistema sanitario nazionale: e piuttosto che rimanere senza medico, in molti si accontentano di un finto medico.