
Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).
Milano e le primarie per finta
Io ho una pregiudiziale stima per l’avvocato Ambrosoli: ho letto suoi articoli e l’ho visto in televisione, e senza conoscerlo, mi piacciono delle cose che ha via via detto sulla politica e su Milano. Se si decidesse che sia lui … Continua a leggere→

La fine del giornalismo routinario
Nei molti dibattiti sullo stato dell’informazione e del giornalismo ci sono tra le altre due cose che cerco spesso di spiegare. Una è che il “giornalista” a cui pensiamo quando diciamo delle cose generiche sul ruolo dei giornalisti, la figura … Continua a leggere→

E andare
Un consigliere comunale del PdL di Vigevano ha scritto su Twitter che Nichi Vendola “è viscido come la vaselina che usa”. Impressiona quanto sia cretino, prima ancora che omofobo: e pensare che uno cosi abbia degli amici, tipo. Il PdL … Continua a leggere→

I tre dei nomignoli
Oggi su Repubblica Francesco Merlo ha scritto una cosa molto dura contro Beppe Grillo e l’immagine del suo messaggio e dei suoi seguaci che si ottiene indagando su internet. Non so quanto sia accurata l’analisi – su internet si trova … Continua a leggere→

I limiti della grandezza, nei festival
Il tema dei festival culturali cittadini che sono dilagati in Italia negli ultimi due decenni mi incuriosisce molto. Anzi, i molti temi: il loro successo di pubblico, il rapporto con le città, le composizioni dei programmi, la pigrizia dei format … Continua a leggere→

Notizie che non lo erano
Lunedì scorso l’agenzia Ansa ha diffuso questa dichiarazione del segretario del PD Pierluigi Bersani: “Se diventerò Presidente del Consiglio darò un posto di ministro a Renzi”. Visto che i due sono avversari nelle primarie del centrosinistra, l’annuncio è stato ripreso … Continua a leggere→

Si giochicchia
Tanti anni fa avevo elevato il basket a metafora del principale meccanismo che orienta le cose del mondo: ovvero la variabile minima che risolve e decide, prevalendo su regole, su rapporti di forza e di causa ed effetto, su convinzioni … Continua a leggere→

Il senso della democrazia
C’è un divertente articolo sull’Economist che pone questa domanda: se ogni logica ci dice che il nostro singolo e personale voto non può cambiare il risultato elettorale, perché facciamo lo sforzo di andare a votare? Vedi anche: Via Osoppo vista … Continua a leggere→

Don’t wanna see myself
Ti sembra di ricevere ogni minuto ogni informazione dal mondo, e scopro solo ora che due settimane fa è morto Terry Callier, grande ed eclettico musicista di Chicago. Aveva 67 anni. Io e Christian Rocca andammo a sentirlo in un … Continua a leggere→

Una tempesta in un tweet
Ho visto che è nata tutta una sbilenca discussione sul famoso tweet della vittoria di Obama e sulla foto che vi era allegata. La storia è che l’altra notte, a risultati sicuri, Obama ha twittato un messaggio celebrativo con allegata … Continua a leggere→

In provincia di Livorno
La ribellione di molte province italiane contro gli accorpamenti e la riduzione di numero delle province stesse è una plateale e deprimente dimostrazione che col cavolo che il paese è unito quando si tratta di cercare di migliorare le cose … Continua a leggere→

Impressioni di settembre
La Premiata Forneria Marconi festeggia i 40 anni dal suo primo disco pubblicando un cofanettone celebrativo. In realtà la sua canzone più famosa di sempre era uscita già come singolo nel 1971. Ed è rimasta la loro più grande fino … Continua a leggere→

Siamo i batussi
Il tema delle parole delle canzoni capite male è diventato tormentone e abusato, da diversi anni, e ce le siamo ripetute mille volte: ma sono sempre divertenti. In inglese ha generato un’ampia letteratura e diversi libri (c’è un nome: mondegreen), … Continua a leggere→

Quattro anni fa
Perché fu importante la vittoria di Barack Obama, anche da qui, come lo raccontai in Un grande paese. Avevo passato la notte che Obama era diventato presidente degli Stati Uniti assieme a un gruppo di amici tra i trenta e … Continua a leggere→

L’unico contromano
Ho letto molti pareri sulle regole per non candidare alle elezioni coloro che hanno subito alcuni tipi di condanna, e oggi anche quello che ha scritto Carlo Federico Grosso, che di giustizia ne sa e propone persino l’inibizione prima della … Continua a leggere→

Briciole di Grillo
Ridurre il dato dell’esagerata copertura televisiva su Beppe Grillo in questi anni a una questione di errori e sventatezze politiche – come ha fatto di nuovo Eugenio Scalfari domenica accusando alcuni di sostenerlo per arrivare allo sfasciamento di tutto e alla … Continua a leggere→

Sinistra, giornalismo e orifizi
Quello che oggi scrive Michele Serra a proposito della scintilla che ha fatto nascere una stupida polemica ieri è giustissimo. Tutti quanti, lettori e giornalisti, twitter e media tradizionali, hanno preferito eccitati parlare di insulti, zizzanie e culi piuttosto che … Continua a leggere→

Le notizie “embè”
Una reazione che capita di vedere e sentire spesso, di fronte a una notizia, è quella che in sostanza dice “embè? Che c’è di strano?”. “Non vedo cosa ci sia da meravigliarsi”, ha scritto ancora stamattina qualcuno su Twitter rispetto … Continua a leggere→

Grazie per il pensiero
Marino Sinibaldi mi ha mandato questa risposta a quello che avevo scritto ieri. In coda aggiungo ulteriori brevi riflessioni. Caro Luca, grazie per il pensiero così saggiamente costruttivo sul tema destra e sinistra, polarizzazioni, differenze, eccetera. Al di là delle inclinazioni caratteriali … Continua a leggere→

Il senno di poi, everybody
Divertente e rivelatore pezzo del New York Times sul fatto che comunque vadano le elezioni, sapevamo come sarebbero andate. Amid the many uncertainties of next Tuesday’s presidential election lies one sure thing: Many people will feel in their gut that … Continua a leggere→
