Alla fine né Putin né Zelensky sono andati a Istanbul

C'erano grosse aspettative sui nuovi negoziati in Turchia, ma al loro posto hanno mandato delegazioni di livello più basso

Zelensky parla con i giornalisti dopo essere atterrato ad Ankara, in Turchia, per incontrare Erdogan, il 15 maggio 2025
Zelensky parla con i giornalisti dopo essere atterrato ad Ankara, in Turchia, per incontrare Erdogan, il 15 maggio 2025 (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
Caricamento player

Giovedì né il presidente russo Vladimir Putin né il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono andati a Istanbul, in Turchia, per i nuovi colloqui sulla fine della guerra. Negli scorsi giorni si era parlato molto della possibilità che si incontrassero di persona, anche perché Putin aveva proposto negoziati diretti. Ci andranno invece una delegazione ucraina guidata dal ministro della Difesa, Rustem Umerov, e una russa di cui fanno parte Vladimir Medinskij, già caponegoziatore nei negoziati falliti del 2022, e dai viceministri Mikhail Galuzin (Esteri) e Alexander Fomin (Difesa). Non è chiaro quando cominceranno effettivamente i colloqui: l’agenzia statale russa Tass ha scritto che avverrà domani, venerdì 16 maggio.

Zelensky, che nel frattempo era andato nella capitale turca Ankara, ha espresso delusione per la mancata partecipazione di Putin. Ha criticato la composizione della delegazione russa, peraltro comunicata all’ultimo mercoledì sera, paragonandone i funzionari a «oggetti di scena». Secondo Zelensky il basso livello della delegazione sarebbe la prova che Putin non prende seriamente i negoziati, nonostante lui stesso li abbia proposti in questo formato. Ha poi detto di aver mandato Umerov, uno dei suoi ministri più importanti, «per rispetto» del presidente statunitense Donald Trump e del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, i mediatori dell’ultima fase dei colloqui di pace.

Il capo della delegazione russa Medinskij, che è a Istanbul, ha detto che la Russia considera i nuovi incontri come una continuazione dei negoziati del 2022, suggerendo di voler ripartire dalle stesse proposte: al tempo aveva chiesto la neutralità dell’Ucraina e limitazioni alla sua possibilità di avere un esercito, rimandando ogni discorso sui territori occupati. Trump, che in questi giorni è in viaggio in Medio Oriente, è intervenuto dicendo che nulla si smuoverà nei negoziati «finché io e Putin non ci incontreremo», sostenendo che la nuova serie di incontri non sarà risolutiva finché non lo deciderà lui. Anche il segretario di Stato, Marco Rubio, ha detto di non avere grandi aspettative.

Pochi giorni fa, come detto, era stato Putin a proporre negoziati diretti con l’Ucraina in Turchia per questo giovedì, in risposta alla proposta europea di un accordo per un cessate il fuoco di 30 giorni che lui aveva rifiutato. Domenica il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato per la prima volta dall’inizio dell’invasione di essere disposto a incontrarlo, dicendo che l’avrebbe aspettato in Turchia.

– Leggi anche: Tutti i negoziati falliti sulla guerra in Ucraina