• Mondo
  • Domenica 11 maggio 2025

Putin ora propone negoziati diretti con l’Ucraina

A Istanbul il 15 maggio: Volodymyr Zelensky ha risposto sui social rilanciando la proposta di cessate il fuoco, che la Russia non ha accettato

Il presidente russo Vladimir Putin il 10 maggio (AP Photo/Pavel Bednyakov, Pool)
Il presidente russo Vladimir Putin il 10 maggio (AP Photo/Pavel Bednyakov, Pool)
Caricamento player

In un messaggio televisivo piuttosto inconsueto nella tarda serata di sabato il presidente russo Vladimir Putin ha proposto negoziati diretti all’Ucraina per trattare quella che ha definito «una pace duratura». Putin ha anche già indicato una data e un luogo: i negoziati, che non dovrebbero prevedere condizioni preliminari secondo Putin, si dovrebbero tenere a Istanbul, in Turchia, a partire da giovedì 15 maggio.

Domenica mattina il presidente Volodymyr Zelensky ha risposto in modo indiretto sui suoi profili social, definendo la proposta di Putin un buon segnale, dicendo che l’Ucraina è disposta a trattare, ma ribadendo come in passato che il suo governo vuole iniziare i negoziati dopo l’inizio di un cessate il fuoco.

L’annuncio di Putin era una reazione alla proposta di un cessate il fuoco di trenta giorni avanzata ieri dall’Ucraina e sostenuta dai maggiori leader europei arrivati in visita a Kiev o riuniti in videoconferenza. Secondo quanto scritto dai maggiori media internazionali la richiesta europea, che era stata accompagnata da minacce di nuove e più dure sanzioni in caso di rifiuto, era stata appoggiata anche dall’amministrazione statunitense del presidente Donald Trump.

Keir Starmer, Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron, Donald Tusk e Friedrich Merz durante la telefonata con Donald Trump (AP Photo/Mstyslav Chernov)

Putin non ha acconsentito al cessate al fuoco, ma ha detto di non escludere di accettarlo dopo l’inizio dei negoziati diretti. Ha fatto riferimento esplicito ai colloqui sostenuti in Turchia dalle diplomazie di Russia e Ucraina del marzo 2022, subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: la scelta di Istanbul come sede è stata indicata per riprendere le trattative di allora. Tre anni fa i negoziati fallirono perché la Russia chiedeva la neutralità dell’Ucraina e limiti alla sua possibilità di avere un esercito, ma aveva rimandato ogni discorso sui territori occupati: nonostante questo la propaganda russa ha sempre dato la colpa all’Ucraina e ai paesi occidentali per il fallimento dei negoziati.

Non è possibile sapere al momento quanto la proposta russa costituisca una reale apertura verso la pace o quanto sia un ulteriore tentativo di guadagnare tempo di fronte a crescenti pressioni internazionali. Il presidente statunitense Donald Trump ha scritto sul social network Truth che l’annuncio di Putin è «potenzialmente un grande giorno per la Russia e per l’Ucraina».