È stato un funerale sobrio
Almeno per un papa: negli ultimi decenni le procedure erano già state molto semplificate, e Francesco era intervenuto ulteriormente

Alla fine del 2024 papa Francesco modificò le norme che regolano i funerali dei papi, semplificando le cerimonie: il cambiamento principale riguarda il numero di bare in cui viene sepolto il pontefice. Ora è una sola ma per tradizione erano tre, una dentro l’altra, sui cui significati simbolici esistono varie versioni: la più interna di cipresso, una intermedia di piombo o zinco e una esterna di legno, solitamente quercia, noce od olmo. A differenza di quelli dei predecessori poi, durante l’esposizione in San Pietro il suo corpo era già collocato nella bara: prima venivano appoggiati direttamente su un piedistallo chiamato catafalco. Un’altra modifica riguarda i termini onorifici usati per riferirsi al papa e alcuni aspetti liturgici.
In realtà molti papi dal dopoguerra a oggi hanno deciso di semplificare i rituali funebri rispetto a quelli dei predecessori: l’assetto attuale è stato dato per molti versi da Paolo VI, morto nel 1978.
Pio XII
Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli morì il 9 ottobre 1958 a Castel Gandolfo, residenza estiva dei papi sui colli vicino a Roma. Aveva guidato la Chiesa per circa vent’anni, anche attraverso il fascismo e la Seconda guerra mondiale. Era originario di Roma, ed era piuttosto apprezzato dalla popolazione della capitale: il corteo che portò il suo corpo dal luogo della morte a San Pietro fu molto seguito, ed è uno dei pochi precedenti recenti simili al corteo funebre che ha portato il corpo di papa Francesco al suo luogo di sepoltura, attraversando Roma.
Dopo essere arrivato a San Pietro il suo corpo rimase esposto per nove giorni nella basilica, con qualche problema legato alle errate tecniche di conservazione del cadavere. Fu poi sepolto nelle grotte vaticane dopo un funerale nella chiesa.
Giovanni XXIII
Angelo Giuseppe Roncalli morì a Città del Vaticano il 3 giugno 1963. Cinque anni prima aveva assistito alla sepoltura di Pio XII, che aveva giudicato eccessiva: chiese quindi per sé un rito più semplice. Per la prima volta con lui non venne eretto il tumulo, un particolare catafalco monumentale che veniva posto davanti all’altare di San Pietro e coperto di drappi e ceri votivi dopo la sepoltura del papa.
Le cerimonie funebri ebbero comunque molti fasti poi abbandonati dai papi successivi: venne esposto davanti all’altare di San Pietro su di un catafalco, indossando ricchi paramenti rossi e dorati. Nel suo breve pontificato si era fatto molto apprezzare dalla popolazione, ed è ricordato come “il papa buono”: il suo corpo fu visitato da tre milioni di persone mentre era esposto in San Pietro.
Paolo VI
Giovanni Battista Montini morì il 6 agosto 1978 a Castel Gandolfo. Con lui proseguì l’opera di semplificazione delle esequie papali. Furono introdotti alcuni cambiamenti che hanno definito le linee generali dei funerali dei papi fino a oggi, con molte similitudini con quello di papa Francesco.
Il suo corpo venne dapprima visitato da alte cariche ecclesiastiche e politiche (come con Francesco nella cappella di Santa Marta). Poi venne portato in San Pietro dove fu visitato per tre giorni dai fedeli: per la prima volta su un piedistallo basso, come quello usato nei giorni scorsi, e non su un catafalco alto. La messa funebre fu poi per la prima volta celebrata sul sagrato di San Pietro, come avvenuto con quella di papa Francesco. Venne poi sepolto nelle grotte papali in una tomba molto semplice e poco ornata, come aveva chiesto: anche papa Francesco ha fatto una richiesta analoga per la sua pietra tombale.
Giovanni Paolo I
Albino Luciani morì a Città del Vaticano nella notte fra il 28 e il 29 settembre del 1978, dopo un papato durato solo 33 giorni. Il suo corpo venne preparato il 29 settembre ed esposto in San Pietro per i tre giorni successivi: si calcola che lo visitò circa un milione di persone. Venne poi sepolto nelle grotte vaticane dopo il funerale in piazza, sotto la pioggia, il 4 ottobre.
Giovanni Paolo II
Karol Józef Wojtyła morì il 2 aprile 2005 dopo un pontificato assai lungo e dopo un prolungato periodo di malattia. L’esposizione del suo corpo avvenne in maniera analoga a quella dei suoi predecessori e di papa Francesco. Si stima che lo visitarono più di 2 milioni di persone fra cui tre presidenti statunitensi: George W. Bush (allora in carica), il suo predecessore Bill Clinton e suo padre, George H. W. Bush.
La messa funebre fu celebrata dal decano del collegio cardinalizio, Joseph Ratzinger, che sarebbe stato eletto papa poco dopo: fu vista da milioni di persone in tutto il mondo, e da piazza San Pietro e dalle zone circostanti assistettero fra le 250mila e 300mila persone.
Benedetto XVI
Joseph Ratzinger morì il 31 dicembre 2022, quasi dieci anni dopo aver lasciato volontariamente la carica papale. Dopo essere stato preparato il primo gennaio nel monastero Mater Dei, la sua residenza in Vaticano, il suo corpo venne esposto per tre giorni in San Pietro.
Al suo funerale, celebrato dal cardinale Giovanni Battista Re come quello di Francesco, partecipò anche papa Francesco stesso: era dall’inizio dell’Ottocento che un papa in carica non partecipava al funerale del suo predecessore. La partecipazione del pubblico fu relativamente bassa, probabilmente anche a causa del clima di gennaio: si stimano circa 50mila partecipanti.