I 50 migliori film su Netflix a febbraio

Così magari non passate più le ore a decidere

Al momento su Netflix si trovano più di duemila film. Sono tanti, e per di più sono in mezzo a un numero quasi altrettanto grande di contenuti di altro tipo, in gran parte serie tv. Tenendo conto di tutte quelle teorie che dicono che più sono le possibilità di scelta e più è difficile scegliere, e dall’evidenza che si palesa quando passiamo le ore a scegliere cosa guardare magari senza poi guardare niente, abbiamo fatto una poco fantasiosa lista dei 50 migliori film disponibili ora su Netflix. “Migliori” vuol dire tendenzialmente riconosciuti belli, o comunque – anche senza Oscar e recensioni adoranti – capaci di farsi apprezzare e ricordare.

La lista resterà certamente buona almeno per qualche settimana, poi Netflix Italia cambierà il suo catalogo e ci saranno entrate e uscite, a cui proveremo a stare dietro. Buona scelta.

12 anni schiavo

Diretto da Steve McQueen, parla di schiavitù e nel 2014 vinse l’Oscar per il miglior film. Ci recitano Chiwetel Ejiofor (che interpreta il protagonista Solomon Northup), Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti, Brad Pitt e Lupita Nyong’o. Fu definito, da alcuni, “il miglior film mai realizzato riguardo la schiavitù negli Stati Uniti”.

2001: odissea nello spazio

Un film ambizioso e intellettuale, ma anche visivamente potentissimo, diretto da Stanley Kubrick. All’inizio diversi critici ne parlarono male e vinse solo un Oscar, per gli effetti speciali; poi è stato notevolmente rivalutato. Ha più di cinquant’anni, ma non li dimostra.

A beautiful mind

Film del 2001 di Ron Howard, premiato come miglior film agli Oscar del 2002, con Russell Crowe che interpreta il matematico John Nash, scienziato geniale affetto da schizofrenia paranoide. Il film racconta anche il modo singolare in cui a Nash venne in mente “la teoria dei giochi”, proprio quella per la quale poi gli fu assegnato il Nobel per l’economia.

Le ali della libertà

È il film al primo posto della classifica di IMDb, basata sui voti degli utenti, dei migliori film di sempre. Ci sono Morgan Freeman e Tim Robbins e l’ottima esemplificazione di come si possa attraversare un fiume di merda e uscirne profumato e pulito.

American Beauty

Fu il primo film dell’allora trentenne Sam Mendes, premiato con cinque Oscar, compreso quello come miglior film. L’attore protagonista era Kevin Spacey, un uomo di mezza età che ha un’infatuazione per una giovane amica della figlia, interpretata da Mena Suvari. È famosissima la scena del bagno nei petali di rosa. L’idea alla base del film venne allo sceneggiatore Alan Ball dopo che venne a conoscenza della storia di Amy Fisher, una giovane donna diventata famosa sui tabloid americani all’inizio degli anni Novanta con il soprannome di “Lolita di Long Island”.

American History X

Film del 1998 diventato di culto negli anni, con Edward Norton che interpreta il neonazista Derek Vinyard, che viene arrestato per aver ucciso due neri e che durante la sua detenzione – caratterizzata da alcuni eventi traumatici – abbandona le sue idee neonaziste.

Apollo 13

Diretto da Ron Howard qualche anno prima di A beautiful mind, parla della missione del programma Apollo decollata l’11 aprile 1970. Sarebbe dovuta essere la terza missione a sbarcare sulla Luna dopo quelle di Apollo 11 e Apollo 12, ma, come fece sapere a Houston, ebbe un problema. Tra l’altro, la famosa frase del film è diversa da quella davvero pronunciata dall’astronauta Jack Swigert.

Arancia meccanica

Uscì nel 1971, diretto da Stanley Kubrick, tratto dal romanzo di Anthony Burgess e interpretato da Malcolm McDowell (nonostante qualcuno, compresi i Beatles, voleva che il ruolo andasse a Mick Jagger). È ambientato a Londra in un futuro imprecisato e racconta la storia del leader di una banda di delinquenti violenti che viene imprigionato e sottoposto a una terribile cura per provare a renderlo docile. Ha fatto la storia del cinema, e non solo del cinema.

L’avvocato del diavolo

Film del 1997 con Keanu Reeves e Al Pacino. Parla di un giovane avvocato che non ha mai perso una causa, e ha fatto assolvere i peggiori criminali: per questo viene ingaggiato da un importante avvocato newyorkese, che si scopre essere il diavolo.

Baby Driver

È del 2017, scritto e diretto da Edgar Wright, e ha tanti inseguimenti in auto, una storia d’amore e una trama costruita intorno a una colonna sonora.

Blade Runner

Uscì nel 1982 e negli anni, e nelle diverse versioni che ne sono uscite, è diventato un classico apprezzatissimo e citatissimo, un film studiato (non solo da chi fa cinema) e che ha influenzato in modo rilevante un pezzo di cinema e di cultura popolare. È di Ridley Scott, con Harrison Ford, ed è basato sul romanzo Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick. Su Netflix c’è anche Blade Runner 2049, il seguito.

Brian di Nazareth

Uno dei più famosi e amati film dei Monty Python, il celebre gruppo di comici britannici degli anni Settanta. Racconta la storia di un giovane ebreo nato nella Palestina occupata dai Romani lo stesso giorno di Gesù, e che viene scambiato per il messia.

Chiamami col tuo nome

Il quinto film di Luca Guadagnino, tratto da un omonimo romanzo scritto nel 2008 dallo statunitense André Aciman. Il libro era ambientato in Liguria nel 1988; il film a Crema nel 1983. Racconta la storia d’amore tra Elio – un ragazzo di 17 anni, in Italia con il padre e la madre – e Oliver, che ha 24 anni ed è un assistente americano del padre di Elio, che è un archeologo. Elio e Oliver sono interpretati da Timothée Chalamet e Armie Hammer.

Chicago

Film del 2002 tratto da un famosissimo musical. È ambientato negli anni Venti (del Novecento) e fu premiato con 6 Oscar compreso quello per il miglior film. Diretto da Rob Marshall e con, tra gli altri, Renée Zellweger, Catherine Zeta Jones, Richard Gere, Queen Latifah e John C. Reilly.

Colazione da Tiffany

Uno dei film più noti e citati della storia del cinema. Tratto dal romanzo omonimo scritto da Truman Capote, diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn (si dice che Capote avrebbe preferito Marilyn Monroe) e George Peppard. Il film inizia con una scena diventata celebre, e che dà il nome al film: si vede Holly, la protagonista, mangiare un croissant davanti a Tiffany, la più famosa gioielleria di New York, un luogo che per lei rappresenta la pace e la serenità.

Dirty Dancing

Siamo tutti d’accordo che non sia un capolavoro, ma bisogna ammettere che fu un film riuscitissimo e incredibilmente centrato, che ha saputo, in vari modi, restarci appiccicato. Uscì nel 1987 ma è ambientato nel 1963. Parla della famiglia Houseman (padre, madre e due figlie) che va in vacanza in un villaggio turistico dei monti Catskill, nello stato di New York. Baby, la protagonista, ha 17 anni, vuole studiare economia e entrare a far parte dei Peace Corps, sa portare da sola un cocomero e si mette a ballare con Johnny Castle, che insegna ballo agli ospiti del villaggio turistico. C’è chi ne ha parlato come di un «capolavoro femminista sovversivo».

Drive

Diretto dal danese Nicolas Winding Refn, tratto da un omonimo romanzo di James Sallis e interpretato da Ryan Gosling e Carey Mulligan. Gosling è un uomo che di giorno fa lo stuntman e di notte l’autista per le rapine. Si innamora della sua vicina di casa, ma le cose sono complicate.

Forrest Gump

Quanti altri film ci sono di cui così tante persone possono raccontare così bene la trama, ricordandone distintamente diversi momenti? È merito di tanti fattori, e due di questi sono senza dubbio l’ottima interpretazione di Tom Hanks e la regia di Robert Zemeckis, entrambi premiati con l’Oscar, così come l’intero film.  «Non avete mai visto qualcuno come Forrest Gump in un film prima d’ora, e per quanto mi riguarda non avevo mai visto un film come Forrest Gump», scrisse il famoso critico americano Roger Ebert.

Frida

Film del 2002 sulla pittrice messicana, e più di recente icona del femminismo, morta nel 1952. Kahlo è interpretata da Salma Hayek; Alfred Molina è invece Diego Rivera. Poi, o prima, potete guardarne i quadrii ritrattile insolite fotografie e gli oggetti personali.

Il Gladiatore

Vent’anni fa andò molto bene e si portò a casa cinque Oscar (compreso quello per il miglior film). Il protagonista è Russell Crowe, che interpreta «Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio» e che vuole la sua vendetta, «in questa vita o nell’altra».

La grande scommessa

Di Adam McKay, con Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling e Steve Carell. Racconta la vera storia di alcuni investitori che, negli anni prima del 2008, si accorsero della crisi finanziaria che stava per arrivare e decisero di “scommettere” contro il sistema per arricchirsi proprio grazie alla loro intuizione. È un film strano – per spiegare complicati concetti di finanza c’è l’attrice Margot Robbie che parla di mutui subprime in una vasca da bagno – ma originale e chiaro nell’esposizione.

Le Iene

Il primo film di Quentin Tarantino, con un budget iniziale di 30mila dollari (ma che poi fu alzato grazie all’interessamento di Harvey Keitel). All’inizio in Italia lo distribuirono con il titolo Cani da rapina; poi, per fortuna, divenne Le iene.

Interstellar

Il famoso film di Christopher Nolan con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine, su viaggi spaziali in cerca di un pianeta che possa ospitare l’umanità. Per chi avesse – ancora oggi – qualche domanda, qui c’è qualche risposta.

Jurassic Park

Uscì nel 1993 ed è uno di quei film di cui è davvero inutile stare a ricordare di cosa parla. È ancora oggi considerato uno dei più grandi successi di Steven Spielberg e lasciò il segno: nel cinema, nella paleontologia e nei ricordi di molti spettatori.

Kill Bill: Volume 1  e Kill Bill: Volume 2

Anche separati, sarebbero stati entrambi in questo elenco. Ma sono insieme perché nel complicato dibattito sul fatto che si tratti di due film o di un film in due parti, abbiamo scelto di considerarli come un unico film (lo dice Quentin Tarantino, e chi siamo noi per andare contro a Quentin Tarantino?). I due volumi uscirono nel 2003 e nel 2004, ognuno diviso in cinque capitoli: se pensate siano violenti, pensate giusto. Ma, come ha detto Tarantino: «Certo, Kill Bill è un film violento. Ma è un film di Tarantino. Non è che uno va a un concerto dei Metallica e chiede a quegli stronzi di abbassare il volume».

Il lato positivo

Il film con cui Jennifer Lawrence vinse l’Oscar come miglior attrice. Uscì nel 2012, un po’ dramma e un po’ commedia, diretto da David O. Russell.

Lei

Scritto e diretto da Spike Jonze, con Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Olivia Wilde, Amy Adams e “la voce” di Scarlett Johansson (che nella versione italiana è stata doppiata da Micaela Ramazzotti). Il film è ambientato in una Los Angeles di un futuro non troppo lontano e racconta la storia di Theodore Twombly, un malinconico e solitario scrittore che un giorno acquista un sistema operativo (una specie di Siri) dotato di coscienza e capace di elaborare emozioni realistiche, di cui (o meglio, della cui voce) presto si innamora.

Mad Max: Fury Road

Uno dei dieci film del decennio appena concluso, secondo la redazione del Post (e tantissime altre persone). «Perché ha preso una trilogia buona ma non memorabile portandola a tutt’altro livello, perché è un film d’azione quasi tamarro e di certo almeno un po’ folle, scarnissimo nel contesto e nella trama e ricercatissimo nella tecnica e nel ritmo, perché è bello che tra i film del decennio ce ne sia uno con una chitarra sputafuoco».

Maria Antonietta

Il terzo film di Sofia Coppola che racconta, in modo certamente originale, la vita di corte di Maria Antonietta, moglie del re francese Luigi XVI. La protagonista è Kirsten Dunst.

Mudbound

È un film di Netflix (diverso da tutti i precedenti che sono film su Netflix) del 2017: è ambientato in Mississippi negli anni Quaranta e parla di due famiglie, una di neri e una di bianchi; dei loro rapporti, della fatica di lavorare la terra, dell’America di quegli anni e della Seconda guerra mondiale, in cui finiscono un bianco e un nero di quelle due famiglie. È notevolissima la fotografia di Rachel Morrison, la prima donna a essere mai stata nominata all’Oscar in questa categoria.

Notting Hill

Una commedia romantica come si deve, con Julia Roberts e Hugh Grant. Lei è un’attrice famosissima che entra per caso nella libreria di lui, single scapigliato. Si innamorano, si allontanano, ma poi siccome è una commedia romantica tutto finisce molto bene. A un certo punto, durante una cena, chiedono al personaggio di Roberts quanto l’hanno pagata per il suo ultimo film. Lei risponde “15 milioni di dollari”. Pare corrisponda a quanto Roberts fu effettivamente pagata per Notting Hill.

I predatori dell’arca perduta

Primo dei film con protagonista l’archeologo Indiana Jones, interpretato da Harrison Ford. È del 1981 e ci sono i nazisti che vogliono impossessarsi della cosiddetta Arca dell’Alleanza, contenente frammenti delle tavole dei dieci comandamenti che Dio avrebbe dettato a Mosè.

Il Padrino

Del 1972, primo della trilogia, diretto da Francis Ford Coppola; con Al Pacino e con Marlon Brando, cioè don Vito Corleone.

Il Padrino Parte II

Del 1974, sempre diretto da Francis Ford Coppola; sempre con Al Pacino e con Robert De Niro, cioè don Vito Corleone da giovane. Fu il primo sequel a vincere l’Oscar per il miglior film, dopo che già l’aveva vinto il precedente.

Il petroliere

Diretto da Paul Thomas Anderson, interpretato da Daniel Day-Lewis e liberamente tratto dal romanzo Petrolio! di Upton Sinclair. Curiosità: una delle sue scene più famose ebbe in un certo senso delle ripercussioni su un altro film, Non è un paese per vecchi.

Pulp Fiction

Il secondo film di Tarantino, uscito poco più di 25 anni fa, ma nella testa di Tarantino nato diversi anni prima. Nel 1992 due intervistatori francesi gli chiesero infatti, mentre presentava Le iene, se avesse già progetti per il futuro. Lui rispose di sì, che stava già scrivendo la sceneggiatura del suo secondo film, Pulp Fiction. Gli intervistatori capirono male – Pope (Papa) al posto di Pulp – e gli chiesero stupiti se stesse scrivendo un film religioso. Tarantino spiegò di no, e che si trattava di un film antologico su alcuni criminali. Spiegò che le storie erano tre, che erano ispirate ai capisaldi del genere crime, che alcuni personaggi comparivano in tutte le storie e che quindi «un tizio che è la star della prima storia può morire in due secondi nella terza». Tarantino spiegò di aver scritto una storia su tre e aggiunse: «È una di quelle storie che non so se riuscirò a scrivere finché non avrò scritto l’ultima pagina». Notoriamente, poi, dentro Pulp Fiction a un certo punto si racconta in breve qualcosa della trama di Kill Bill, che Tarantino girerà solo molti anni dopo.

Quei bravi ragazzi

Gran film di Martin Scorsese, tratto da un buon romanzo di Nicholas Pileggi, basato sulla storia vera di Henry Hill. Ha tutte le cose che servono per un grande film: una storia che appassiona, dei grandissimi attori, delle frasi memorabili, un’ottima colonna sonora, alcune scene complicatissime e di grande effetto. Insomma: una storia appassionante, girata e recitata come poche altre, con momenti divertenti e drammatici, e con tanti spunti a cui pensare una volta finito il film.

Roma

Il film di Netflix che si pensava potesse diventare il primo film di Netflix e il primo film non in inglese a vincere l’Oscar, e invece no: Netflix deve ancora vincere un Oscar per il miglior film e il primo film non in inglese a vincere l’Oscar più importante è stato Parasite. È comunque un film certamente interessante, oltre che particolare: è infatti girato in bianco e nero, con molti attori non professionisti. Parla di una famiglia messicana degli anni Settanta che vive a Colonia Roma, un quartiere di Città del Messico, e lo fa attraverso il punto di vista di Cleo, la domestica e tata della famiglia.

Salvate il soldato Ryan

Altro film di Spielberg (che ci vinse l’Oscar per la miglior regia) e altro film interpretato da Tom Hanks (ma quell’anno l’Oscar per il miglior attore lo vinse Roberto Benigni). È ambientato durante la Seconda guerra mondiale ed è particolarmente ricordato per le scene che mostrano lo sbarco a Omaha Beach. Il film non vinse nemmeno l’Oscar per il miglior film, che andòShakespeare in Love.

Scarface

Un grande classico, e uno dei migliori film di sempre nella categoria “ascesa e declino di un gangster”: per la storia (scritta da Oliver Stone, che si dice si dedicò con particolare dedizione all’approfondimento della materia), per la regia di Brian De Palma, per l’interpretazione di Al Pacino e Michelle Pfeiffer e per le musiche di Giorgio Moroder. Forse-non-tutti-sanno-che è un remake di Scarface – Lo sfregiato, che uscì nel 1932 ed era chiaramente ispirato alle vicende di Al Capone.

Se mi lasci ti cancello

Uscì nel 2004, diretto da Michel Gondry, che ne scrisse la sceneggiatura (premiata con un Oscar) insieme a Charlie Kaufman. I protagonisti sono Jim Carrey e Kate Winslet e il film racconta la storia di un uomo che è da poco stato lasciato dalla sua ragazza e decide di cancellare i ricordi che ha di lei con una procedura medica a cui è possibile sottoporsi nel mondo del film. Persi i ricordi della sua ex, tuttavia, il personaggio interpretato da Carrey la incontra di nuovo, dopo che anche lei aveva deciso di cancellare i ricordi della sua passata relazione. Problema: le cose nel film succedono con un ordine diverso. Il titolo inglese è molto bello: The eternal sunshine of the spotless mind, che è una frase tratta da Eloisa to Abelard di Alexander Pope.

Il Signore degli Anelli: Le due torri

Il secondo sequel a vincere l’Oscar per il miglior film – il primo se lo ricordano i più attenti lettori di questa lista – ma il primo a vincere senza che avesse vinto il film di cui è seguito (in questo caso La Compagnia dell’Anello). È ambientato nella Terra di Mezzo e mostra una delle migliori scene di battaglia della storia del cinema.

Lo squalo

Il terzo film di Spielberg, che uscì nel 1975 ed ebbe diversi seguiti, nessuno al suo livello. Racconta la storia di un poliziotto di una località turistica balneare, interpretato da Roy Scheider, e della sua caccia a un grande squalo bianco. Nelle sue ricerche, il poliziotto è accompagnato da un pescatore professionista, Robert Shaw, e da un oceanografo, Richard Dreyfuss. Ma non è per la trama che il film è passato alla storia.

The Departed

Il film con cui Scorsese vinse il suo primo Oscar, dopo essere stato candidato per Toro scatenato, L’ultima tentazione di Cristo, Quei bravi ragazzi, Gangs of New York e The Aviator. Ci recitano Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson e Mark Wahlberg. È ambientato a Boston e parla di polizia e di mafia irlandese, ognuna delle due con un insospettabile infiltrato nell’altra. È il film di Scorsese che ha incassato di più.

The Irishman

Scorsese non ha vinto l’Oscar nemmeno per questo, che nonostante avesse 10 nomination non ha ricevuto nemmeno un premio. È recente, e come sempre servirà un po’ di prospettiva per capire se saprà farsi ricordare e apprezzare anche nel tempo oppure no. Intanto, è comunque un gran film gangster di tre ore e mezza di Scorsese, con Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci e Harvey Keitel, su una gran storia.

The Witch

Uno degli horror più apprezzati degli ultimi anni, diretto da Robert Eggers e con protagonista Anya Taylor-Joy, al suo primo importante ruolo cinematografico. È ambientato in New England nel Diciassettesimo secolo e parla di una famiglia che viene allontanata da una delle prime comunità di puritani che si stabilirono nell’America del nord, e delle strane cose che succedono a questa famiglia.

The social network

Uno dei film che facevano compagnia a Mad Max: Fury Road tra i film del decennio appena finito, secondo la redazione del Post. È del 2010, di David Fincher, e parlò in modo per nulla banale della storia di come era nato (The) Facebook, proprio negli anni in cui stava diventando la novità più importante del millennio.

Via col vento

Il film più attempato della lista. E si vede, vedendolo. Ma è comunque un enorme pezzo della storia del cinema, e il film che più di ogni altro arrivò a rappresentare l’apice di un certo modo di fare, e guardare, i film. È ambientato in Georgia, uno stato del Sud, ai tempi della Guerra di secessione americana e racconta la movimentata e melodrammatica storia di Rossella O’Hara.

The Wolf of Wall Street

Altro film tra i migliori dieci degli ultimi dieci anni, secondo Il Post. Motivo? Citandoci, «perché malgrado l’apprezzamento non sia stato per niente unanime, è un film che è stato “diverso”, che ha voluto parlare di cose cattive senza i buoni, di cui si è parlato tantissimo, e che ha raccontato un pezzo di storia contemporanea, perché DiCaprio in questo film è difficile da dimenticare».

Whiplash

Il film del 2014 di Damien Chazelle, con Miles Teller e J.K. Simmons. Fu girato in 19 giorni, prima di diventare un film era stato un cortometraggio, ha una gran scena mentore-allievo e secondo i batteristi jazz è un po’ esagerato e un po’ incompleto, ma descrive bene cosa provano i giovani musicisti.