Contro i vocabolari pulitini
Il dizionario deve continuare a fotografare la nostra lingua, anche nella sua parte schifosa, volgare, sconcia, riprovevole, maschilista, gretta, xenofoba, omofoba eccetera
Il dizionario deve continuare a fotografare la nostra lingua, anche nella sua parte schifosa, volgare, sconcia, riprovevole, maschilista, gretta, xenofoba, omofoba eccetera
Un nuovo studio sul loro apparato uditivo sostiene di aver risolto un vecchio dubbio degli archeologi
Perché come se ne parla e come lo si mostra determina anche il modo in cui le cose sono capite e contrastate
Di abitudine, cacofonia e banali obiezioni: è evidente che quella cosa verde è un campo da calcio e non un parco macchine, no? [Continua]
Un intervento dell'Accademia della Crusca di due settimane fa ha generato oggi eccitate reazioni, e faticosi tentativi di spiegare le complessità della lingua
Impariamo a scrivere "scendere" invece di "discendere", "arrivare" invece di "giungere", "andare" invece di "recarsi": la guida di Claudio Giunta
Una lingua che i loro programmatori non erano in grado di capire: non è una cosa preoccupante, ma pone molte questioni
Una parola non più usata che salta subito alla mente, è “zuzzurellone”. Anche se non significasse niente sarebbe comunque un bel suono [Continua]
I termini che un personaggio sceglie, il modo più o meno forbito in cui si esprime, i riferimenti culturali e il ritmo con cui parla sono tutti indizi necessari alla sua caratterizzazione. [Continua]
Una popolazione amazzonica di poche centinaia di persone sembra essere l'unica al mondo a non avere gli strumenti per contare
Insegnare la matematica non è facile, e non solo perché la matematica non è facile. Ma non credo che la colpa sia semplicemente del linguaggio.
Vincenzo Latronico sul globish, le lingue e la traduzione ai tempi del "mondo dell'arte" cosmopolita
Quando andavo all’università, il paradigma del linguaggio povero e pretenzioso degli architetti per me era l’uso del termine “alberature” per definire degli alberi. Mi è tornato in mente leggendo un articolo sul nuovo New Yorker. Architects, particularly the kind who win big international prizes, tend to dress in black and use words like “fenestration” when they [...]