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La nuova bambola di Barbie dedicata a LeBron James

Lo spot per gli Oscar che contiene una critica sulla mancata nomination di Greta Gerwig

Sapessi com’è strano
«Ricordavo molto vagamente Baggio, ci abitava il mio amico Daniele, compagno di liceo di mio fratello Guido, uno dei pochi figli di operai che da così lontano ogni giorno arrivavano in centro per fare il liceo classico al Manzoni»

Gli Oscar hanno ancora un problema con le donne?
L'esclusione di Greta Gerwig e Margot Robbie dalle nomination come miglior regista e miglior attrice per "Barbie" ha riaperto un ciclico dibattito sui pregiudizi dell'Academy

«Non può esserci Ken se non c’è Barbie»
L'esclusione dalle nomination dei premi Oscar di Greta Gerwig e Margot Robbie, regista e protagonista di Barbie, ha sorpreso molti e deluso Ryan Gosling, coprotagonista

I’m just Ken
«Avevo gli occhi umidi quando Barbie, tenendo per mano la sua anziana creatrice e potendo vedere, per mezzo di lei, squarci della vita reale, ovvero dell’imperfezione dolorosa e gioiosa nella quale tutti viviamo, decide di abbandonare il felice (e finto) status di bambola»

L’uomo dei giochi in scatola
«Oggi sembra strano pensarlo ma furono molto importanti per l'immaginario culturale delle generazioni di ragazzi e ragazze che ci giocarono: il Monòpoli contribuì a formare la nostra idea della città, il Risiko! quella della guerra, la Barbie (e Ken) quella della donna e dell'uomo, come dimostra il successo mondiale del film di Greta Gerwig. Qualche anno fa ho scoperto che un unico filo univa tutto quanto, e portava direttamente al centro di Milano, in una casa, guarda caso, in via dei Giardini, dove abitava un certo Emilio Ceretti, l’uomo di cui nessuno oggi ricorda il nome che importò in Italia i giochi in scatola e la bambola più importanti del Novecento»

I film che vedono tutti sono sempre più rari
“Barbie” e “Oppenheimer” sono state eccezioni in un’epoca di frammentazione del pubblico in cui produzioni imponenti possono passare del tutto inosservate

Perché “Barbie” è stato vietato in alcuni paesi
L'ultimo è l'Algeria, con la ragione che «promuove l'omosessualità», anche se è un tema che nel film non viene mai trattato

Quarant’anni di Greta Gerwig
Dopo l'enorme successo di “Barbie” è all'apice della sua carriera da regista, ma prima è stata tante altre cose

Una seconda possibilità per le Indigo Girls
Dopo più di trent'anni dal successo di “Closer to fine”, il duo rock folk è diventato mainstream grazie alla colonna sonora di “Barbie”

La rivincita del rosa
Nei suoi millenni di storia ha attraversato funzioni e significati diversi, ma la sua associazione alla femminilità è un'invenzione recente, che è stata prima sovvertita e poi rivendicata

Vedremo molti altri film brandizzati come “Barbie”
Sfruttare le proprietà intellettuali al cinema è sempre più attraente per le grandi aziende: soltanto Mattel ne ha in programma a decine

E quindi cosa si dice di “Barbie”?
Dopo un giorno ha incassato più di 2 milioni di euro solo in Italia e anche la critica l’ha accolto piuttosto bene, lodandone comicità e cast

Le Filippine permetteranno la proiezione del film “Barbie”, ma hanno chiesto che venga nascosta la contestata mappa che sembra riconoscere le rivendicazioni cinesi sul Mar Cinese Meridionale

Il dilemma del “Barbenheimer”
In vari paesi, tra cui Regno Unito e Stati Uniti, i due film più attesi dell'estate escono lo stesso giorno: il dubbio è quale vedere per primo

Il Vietnam ha vietato la proiezione del film “Barbie” a causa della presenza di una mappa che riconosce le rivendicazioni cinesi sul Mar Cinese Meridionale

L’imponente campagna promozionale per il film di Barbie
È in corso da più di un anno, con numerosissime iniziative e un numero incalcolabile di gadget

Il nuovo trailer dell’atteso film di Greta Gerwig su Barbie

Com’è riuscita Barbie a resistere fino a oggi
Da oltre mezzo secolo è la bambola più famosa e anche la più criticata, e l'evoluzione del modo in cui è stata promossa l'ha portata fino al cinema
