Il dilemma del “Barbenheimer”

In vari paesi, tra cui Regno Unito e Stati Uniti, i due film più attesi dell'estate escono lo stesso giorno: il dubbio è quale vedere per primo

I film più attesi dell’estate del 2023 sono due. Uno è Barbie di Greta Gerwig,  film ispirato all’immaginario della famosissima bambola di Mattel che ha per protagonisti Margot Robbie nei panni di Barbie e Ryan Gosling in quelli di Ken. Il secondo è invece Oppenheimer di Christopher Nolan, film biografico incentrato sulla vita del fisico teorico statunitense Robert Oppenheimer (interpretato dall’attore irlandese Cillian Murphy) il cui lavoro fu decisivo per la realizzazione della prima bomba atomica.

In alcuni paesi, come in Italia, i due film escono quasi a un mese di distanza. In altri, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, entrambi escono lo stesso giorno, il 21 luglio: cosa che ha attirato attenzioni e commenti da parte di addetti ai lavori, preoccupati che i due film possano danneggiarsi a vicenda negli incassi. In generale c’è molta attesa su quale dei due andrà meglio. In ogni caso, da mesi online l’uscita dei due film è diventata un enorme evento, battezzato “Barbenheimer”, a cui sono state dedicate migliaia di battute, meme e addirittura magliette a tema. In queste settimane in molti stanno scrivendo sui social di voler vedere BarbieOppenheimer lo stesso giorno, quello di uscita, ma c’è un dilemma: quale guardare per primo?

Oppenheimer dura tre ore, Barbie due, quindi chi vorrà vederli in sala lo stesso giorno dovrà organizzarsi e dedicarci un intero pomeriggio, oppure dovrà incastrare un primo e un secondo spettacolo serale. Chi sostiene che l’ordine sia Oppenheimer e poi Barbie dice generalmente che è meglio far seguire alla sicura pesantezza del primo film – Nolan ha già detto che chi l’ha visto era talmente «devastato» che dopo «non riusciva a parlare» – la probabile spensieratezza del secondo. L’altra fazione ritiene più consigliabile procedere in crescendo, guardando prima il film più divertente e tenendo per ultimo quello più cupo e impegnativo.

Già a fine giugno la Nuclear Threat Initiative (NTI), organizzazione senza scopo di lucro statunitense fondata per studiare e prevenire attacchi e incidenti catastrofici condotti con armi nucleari, si è espressa su Twitter con un comunicato stampa scherzoso in cui diceva che l’ordine migliore per godersi entrambi i film è guardare prima Oppenheimer e poi Barbie. 

Negli ultimi mesi è nato un grande dibattito. Ha toccato tutti gli angoli della cultura – cinema, mondo accademico, media e meme – e ora anche la sicurezza globale. In qualità di leader nel movimento per costruire soluzioni sistemiche alle minacce nucleari e biologiche che mettono in pericolo l’umanità, ci sentiamo in dovere di aggiungere la nostra voce al coro. Non possiamo più tacere.

Dopo un’attenta analisi e considerazione, NTI ha concluso che l’unico ordine ragionevole di approcciarsi al “Barbenheimer” è guardare prima Oppenheimer, seguito da Barbie. È il caso di prevedere un intervallo significativo dopo Oppenheimer per consentire allo spettatore di riprendersi fisicamente ed emotivamente e purificare il proprio palato rovinato dalle radiazioni in vista della storia delicata e meno esplosiva che seguirà. Ciò consentirà inoltre allo spettatore di riflettere profondamente sui messaggi del film e sulle minacce esistenziali che le armi nucleari continuano a rappresentare per il nostro mondo. Solo allora Barbie può essere apprezzata nella sua pienezza fluorescente.

Riteniamo che l’ordine di visione opposto (o l’omissione dell’intervallo) renderà più difficile il godimento di entrambi i film per la maggior parte degli spettatori. Coloro che tentano questa impresa rischiano di rovinarsi la giornata o, peggio, di non essere in grado di assorbire i temi e le lezioni importanti indubbiamente presenti in ognuno di questi film. NTI si impegna a costruire un mondo più sicuro, per Barbie, Ken e tutti gli esseri viventi, che siano fatti di plastica o meno.

Sul tema si è espresso anche il celebre attore Tom Cruise, che negli ultimi anni si è speso moltissimo a favore dell’importanza di sostenere i cinema guardando i film in sala invece che in televisione o al computer, quando possibile:

Voglio vedere sia Barbie che Oppenheimer. Li vedrò durante il fine settimana di apertura. Vedrò prima Oppenheimer venerdì, e poi Barbie sabato.

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