Chi è Francesco Paolo Figliuolo

Il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 è un generale dell'Esercito, e nell'ultimo anno ha già avuto importanti incarichi nella gestione della pandemia

(TONINO DI MARCO /DBA/ANSA)
(TONINO DI MARCO /DBA/ANSA)

Il primo marzo il governo ha nominato il generale Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 al posto di Domenico Arcuri, che ricopriva l’incarico dall’inizio della pandemia.

Figliuolo è nato a Potenza, in Basilicata, l’11 luglio 1961 ed è Comandante Logistico dell’Esercito dal 2018. Prendendo il posto di Arcuri, Figliuolo avrà responsabilità «sull’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica», e in particolare sull’organizzazione della campagna vaccinale, gestita in parte dal commissario e in parte dalle regioni. In quanto Comandante Logistico dell’Esercito, Figliuolo ha già avuto importanti incarichi nella gestione della pandemia da coronavirus nell’ultimo anno.

All’inizio della pandemia il Comando Logistico era stato infatti incaricato «dell’identificazione e gestione delle risorse umane e materiali da mettere in campo nel contrasto alla pandemia». Figliuolo si era occupato del rientro degli italiani che si trovavano a Wuhan, in Cina – che furono ospitati in un centro militare a sud di Roma riadattato per permettere loro di stare in quarantena – e della fornitura di mascherine e guanti.

Aveva gestito l’operazione “IGEA”, per realizzare 200 punti drive through in tutta Italia, in cui era possibile fare il tampone per il coronavirus all’interno della propria auto. Aveva inoltre contribuito all’allestimento di due centri dedicati ai pazienti contagiati dal coronavirus, quello di Roma nel policlinico militare del Celio, e quello dell’ospedale militare di Milano.

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Prima di essere Comandante Logistico dell’Esercito era stato Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Comandante del contingente italiano in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF, e Comandante delle forze NATO in Kosovo tra il settembre 2014 e l’agosto 2015. Era stato impegnato nei Balcani già nel 1999, nell’ambito dell’organizzazione logistica del Comando NATO-SFOR a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, e agli inizi degli anni 2000 come Comandante della Task Force “Istrice” a Goraždevac, in Kosovo.

Nella sua carriera è stato insignito di numerose onorificenze, tra cui quella di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e la NATO Meritorious Service Medal.

Tra il 1999 e il 2000 aveva svolto le sue prime esperienze di comando presso il Gruppo Artiglieria “AOSTA” a Saluzzo (Cuneo), per poi divenirne Comandante, nella sede di Fossano. Era stato Comandante del I Reggimento di artiglieria da montagna di Fossano negli anni 2004-2005, e dal settembre 2009 all’ottobre 2010 era stato Vice Comandante della Brigata “Taurinense”, di cui poi era diventato Comandante, carica mantenuta fino al 2011. Figliuolo ha inoltre tre lauree: in Scienze Politiche presso l’Università di Salerno, in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino e in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Trieste.

Nelle ultime settimane si era parlato molto di una possibile sostituzione di Arcuri, fin da quando il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva criticato implicitamente l’organizzazione della campagna di vaccinazione, in particolare i famosi padiglioni con le primule, voluti proprio da Arcuri.

Diversi partiti della nuova maggioranza, e in particolare Lega e Italia Viva, avevano chiesto esplicitamente la rimozione di Arcuri, la cui gestione della struttura commissariale era stata molto criticata in varie circostanze. Le accuse nei suoi confronti si erano intensificate lo scorso autunno quando gli era stata affidata anche la responsabilità sulla gestione dei vaccini, oltre a quella sul resto della risposta sanitaria alla pandemia.

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