Alla fine “Internet” si scriverà con la lettera minuscola

Almeno secondo l'autorevole guida stilistica di Associated Press, ma ovviamente ci sono pareri contrari

di Abby Ohlheiser – The Washington Post

(JOSE LUIS ROCA/AFP/Getty Images)
(JOSE LUIS ROCA/AFP/Getty Images)

Quest’estate “Internet” diventerà “internet”, almeno secondo l’Associated Press Stylebook, una guida stilistica sull’uso della lingua inglese molto apprezzata, rivolta innanzitutto ai dipendenti di Associated Press, una delle più grandi agenzie di stampa internazionali, ma usata come bibbia dai giornalisti e i professionisti della comunicazione di mezzo mondo. La modifica è stata annunciata lo scorso fine settimana in occasione dell’incontro annuale della American Copy Editors Society (ACES, l’associazione no-profit che riunisce i revisori di testi americani), e ha immediatamente fatto nascere un dibattito: scrivere “Internet” con la “i” minuscola è giusto o sbagliato? C’è chi sostiene che sia un riconoscimento tardivo del fatto che il termine “Internet” circoli ormai da troppo tempo per essere ancora scritto con l’iniziale maiuscola. Per altre persone invece è semplicemente una scelta sbagliata: il termine Internet per come lo conosciamo si riferisce in modo specifico a una grande rete formata da network più piccoli e quindi dovrebbe essere scritto con la “i” maiuscola, per distinguerlo dalle vecchie forme di “internet”, intese come network di computer collegati tra loro.

Le reazioni all’annuncio non sono state molto moderate, almeno su Internet. «Che peccato», ha titolato Seth Maxon su Slateil New Republic, invece, ha dichiarato: «finalmente». Anche le riposte al tweet con cui l’account ufficiale della guida stilistica di AP ha annunciato l’imminente modifica hanno rivelato opinioni contrastanti: «Provate a cambiare l’iniziale di Internet da maiuscola a minuscola e vi aspetta un mare di guai», ha scritto un follower arrabbiato, mentre un’altra utente ha risposto: «Allora i sogni si realizzano».

Bill Walsh, il copy editor che supervisiona la guida stilistica del Washington Post, ha detto che si dovrebbe continuare a scrivere Internet con la lettera maiuscola, e che al Washington Post sarà così: «Potremmo cambiare idea più avanti», ha scritto, «ma per ora il Washington Post manterrà la “i” maiuscola per Internet». «Il termine avrebbe potuto essere introdotto nel linguaggio come un nome comune, come nel caso di “elettricità”: ma non è successo», ha detto Walsh. «È stato introdotto come nome proprio per definire il network: non è semplicemente una nuova parola per descriverlo. Dal mio punto di vista, almeno per ora, ignorare questo fatto solo perché le persone usano meno il tasto per la maiuscola sulla tastiera è una scelta superficiale». Secondo i sostenitori di “internet” con la minuscola, però, non ha più importanza: “Internet” e il “Web” «sono diventati termini generici», ha scritto l’editor di AP Thomas Kent in un’email alla scuola di giornalismo americana Poynter. La guida stilistica di AP prescriverà l’uso della minuscola anche per “Web”. Queste modifiche, che «riflettono una tendenza sempre maggiore a scrivere entrambe le parole con l’iniziale minuscola», saranno applicate dal primo giugno.

Il Washington Post ha mantenuto una posizione più conservatrice rispetto ad AP anche in altri casi di modifiche a termini tecnici. Associated Press, per esempio, abbandonò il trattino in “email” nel 2011, introducendo un cambiamento che altre pubblicazioni online come Mashable consideravano necessario da tempo; il Washington Post però ha adottato la modifica solo diversi anni dopo, nel dicembre del 2015. Al Post, invece, si continua a scrivere “Internet” con la lettera maiuscola.

A prescindere da quale sia la posizione sull’argomento, è innegabile che oggi “Internet” si scriva con la lettera maiuscola sempre meno. La linguista Susan Herring ha fatto una ricerca per Wired alla fine dell’anno scorso, constatando l’ascesa dell’uso della versione con la “i” minuscola:

«Tra il 2000 e il 2012 il termine “Internet” aveva il doppio delle ricorrenze rispetto a “internet”, secondo l’Oxford English Corpus (un enorme database che raccoglie materiale di ogni genere, dagli articoli accademici alle sezioni dei commenti su Internet). Dal 2012, però, il margine di vantaggio di “Internet” rispetto alla versione con la “i” minuscola è stato minimo, ed entro la fine del 2015 quel margine potrebbe scomparire del tutto».

«La versione con la “i” minuscola finirà con il prendere il sopravvento alla fine», ha detto Herring, «per il vecchio principio secondo cui la lingua cambia». Il punto fondamentale è capire quando succederà: il termine “Internet” è sopravvissuto per molto più tempo di quanto i suoi oppositori avrebbero voluto. La stessa edizione americana di Wired fu una delle prime grandi pubblicazioni ad abolire l’uso del termine “Internet” a favore di “internet” nel 2004, salvo poi reintrodurre − almeno temporaneamente − la versione con l’iniziale maiuscola quando il gruppo editoriale Conde Nast comprò la rivista.

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