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  • Mercoledì 3 luglio 2013

L’aereo di Morales fatto atterrare in Austria

Si sospettava ci fosse a bordo Snowden, Francia e Portogallo hanno negato l'autorizzazione a passare il loro spazio aereo (ma niente Snowden)

In this June 15, 2012 photo, wearing a traditional poncho, Bolivia's President Evo Morales gestures during a ceremony at the government palace in La Paz, Bolivia. Morales said on Friday, Nov. 9, 2012 that his personal wealth has increased by $100,000 dollars due to ponchos given to him as gifts from mayors and supporters during his public appearances. (AP Photo/Juan Karita)
In this June 15, 2012 photo, wearing a traditional poncho, Bolivia's President Evo Morales gestures during a ceremony at the government palace in La Paz, Bolivia. Morales said on Friday, Nov. 9, 2012 that his personal wealth has increased by $100,000 dollars due to ponchos given to him as gifts from mayors and supporters during his public appearances. (AP Photo/Juan Karita)

La sera di martedì 2 luglio un aereo diretto in Bolivia con a bordo il presidente boliviano, Evo Morales, è stato deviato e fatto atterrare in Austria, per il sospetto che Edward Snowden, la fonte delle inchieste su PRISM, si trovasse a bordo. L’aereo era partito diverse ore prima dall’aeroporto internazionale Šeremet’evo di Mosca, nella cui zona di transito – che è zona franca – si trova Snowden dallo scorso 23 giugno. Il sospetto che Snowden fosse a bordo ha spinto le autorità di Francia e Portogallo a rifiutare di concedere il permesso di sorvolare il proprio territorio all’aereo di Morales, costringendolo a fare tappa a Vienna. L’aereo è ripartito da Vienna alle 12 circa.

Una volta atterrato l’aereo, e dopo avere fatto diversi controlli, il portavoce del ministro degli Esteri austriaco ha detto che Snowden non si trovava a bordo. La vicenda ha fatto molto arrabbiare le autorità boliviane: Ruben Saavedra, il ministro della Difesa della Bolivia, ha detto che quello che è successo è un «atto ostile da parte del dipartimento di Stato degli Stati Uniti, che hanno “usato” diversi governi europei» per raggiungere il loro scopo. BBC scrive che le autorità francesi hanno detto di non poter confermare di avere negato l’accesso al proprio spazio aereo al volo di Morales, mentre le autorità portoghesi per il momento non hanno commentato la vicenda. Secondo Reuters ora la posizione di Francia e Portogallo sarebbe cambiata, e i due paesi sarebbero disposti a permettere a Morales di sorvolare il loro spazio aereo, mentre i contrari sarebbero Italia e Spagna.

Stando a un comunicato pubblicato il 2 luglio sul sito di Wikileaks, domenica 30 giugno Snowden aveva fatto richiesta di asilo presso l’ufficio consolare russo dell’aeroporto; alla prima richiesta ne erano poi seguite altre a molti paesi, europei e non, tra cui figurava anche l’Italia (qui la lista completa e le risposte, ad oggi, dei vari governi coinvolti).

Dopo il passo indietro dell’Ecuador – causato probabilmente dalle forti pressioni degli Stati Uniti – e dopo il ritiro della domanda di asilo alla Russia, le poche destinazioni che sembrano possibili per Snowden sono Bolivia e Venezuela. Di una possibile fuga di Snowden dall’aeroporto di Mosca si era parlato anche nei giorni scorsi, in concomitanza con una conferenza sul gas a Mosca a cui hanno partecipato sia Morales che il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro. Lo stesso Maduro aveva detto che Snowden «merita la protezione del mondo».

foto: Il presidente della Bolivia, Evo Morales (AP Photo/Juan Karita)