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  • Venerdì 19 ottobre 2012

È esplosa una bomba a Beirut

Otto morti e 78 feriti davanti alla sede del partito falangista libanese, cristiano e critico con il presidente siriano Assad

Lebanese firefighters extinguish burning cars at the scene of an explosion in the mostly Christian neighborhood of Achrafiyeh, Beirut, Lebanon, Friday Oct. 19, 2012. Lebanon’s state-run news agency says a massive blast in east Beirut was caused by a car bomb and that there are casualties. An Associated Press reporter at the scene saw bloodied people being helped into ambulances and heavy damage to what appeared to be residential buildings. (AP Photo/Hussein Malla)

Lebanese firefighters extinguish burning cars at the scene of an explosion in the mostly Christian neighborhood of Achrafiyeh, Beirut, Lebanon, Friday Oct. 19, 2012. Lebanon’s state-run news agency says a massive blast in east Beirut was caused by a car bomb and that there are casualties. An Associated Press reporter at the scene saw bloodied people being helped into ambulances and heavy damage to what appeared to be residential buildings. (AP Photo/Hussein Malla)

Almeno 8 persone sono morte e 78 sono rimaste ferite a causa dell’esplosione di una bomba in una strada centrale di Beirut, in Libano. L’attentato è avvenuto nel quartiere di Ashafriyeh, abitato prevalentemente da cristiani, davanti a un ufficio del partito falangista libanese. Molte macchine hanno preso fuoco e la facciata di un negozio a più piani è stata gravemente danneggiata. Un’ambulanza è arrivata sul posto per trasportare i feriti in ospedale e i poliziotti hanno circondato la zona. Una delle persone uccise è Wissam Al-Hassan, capo dei servizi di sicurezza del Libano e membro di un movimento politico anti-siriano.

L’attentato è avvenuto in un momento di particolare tensione tra le diverse fazioni del paese: cristiani, sunniti e sciiti. La situazione in Libano è stata infatti inasprita dal conflitto in Siria tra sunniti e alawiti, la minoranza a cui appartiene il presidente Bashar al-Assad: insieme ai soldati siriani infatti hanno combattuto anche forze di Hezbollah, un’organizzazione militante islamica affiliata a Siria e Iran, inclusa tra le organizzazioni terroristiche da Stati Uniti, Olanda, Regno Unito, Australia, Canada e Israele. Il partito falangista libanese, possibile bersaglio dell’attentato, è particolarmente critico verso il presidente siriano Bashar al-Assad.

(Foto: AP Photo/Hussein Malla)

Perché si spara a Beirut